Calcio
Pescara-Bari 2-2, Grosso: «Trasformiamo amarezza in rabbia e coraggio»
Il tecnico biancorosso a fine gara: «Peccato aver perso due punti che avremmo meritato. Guardiamo di settimana in settimana»
Bari - sabato 14 aprile 2018
17.53
Pareggio beffa per il Bari a Pescara. I biancorossi si fanno raggiungere al 94' dalla rete di Pettinari, che fa 2-2 per gli abruzzesi poco prima rimasti in dieci. Un boccone amaro da ingoiare per Fabio Grosso, che nel post partita ai microfoni di Sky prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Sono contento della prestazione che i miei hanno offerto su un campo difficile contro un avversario in salute - dice il mister. Nel primo tempo siamo stati padroni del campo; poi nella ripresa abbiamo subito il 2-1 per una nostra ingenuità, replicata in occasione del pari. Nel mezzo abbiamo creato tante occasioni che però non siamo riusciti a sfruttare. Peccato aver perso due punti che avremmo meritato. Adesso guardiamo avanti e proviamo a trasformare l'amarezza in rabbia e coraggio per la partita contro il Novara».
Al fischio finale un parapiglia ha visto protagonisti i giocatori delle due squadre e anche Grosso, che era andato a parlamentare con l'arbitro e a chiedere chiarimenti su alcuni episodi: «Non mi piace parlare degli arbitri - spiega il mister biancorosso; potevamo portare a casa questi tre punti e quindi dobbiamo prendere spunto dagli errori che abbiamo commesso. Dico solo che l'arbitro avrebbe potuto gestire meglio il finale, ma sugli episodi non mi soffermo».
Per il Bari resta, però, un'altra occasione persa, alla luce dei concomitanti pareggi di Parma, Palermo e Frosinone. Grosso non fa drammi e continua a riproporre il suo mantra del "partita dopo partita": «Noi - spiega - siamo stati bravi ad arrivare con un buon bottino in classifica a questo punto del campionato. Oggi sarebbero stati tre punti fondamentali, perché il nostro obiettivo rimane fare bene di settimana in settimana. Puntiamo a raggiungere chi ci sta davanti, con un occhio sempre vigile su chi sta dietro perché non vogliamo essere rimontati».
La partita di oggi è stata preceduta da alcuni episodi di vandalismo. Dei tifosi pescaresi hanno imbrattato con ingiurie e offese la casa di Fabio Grosso, originario proprio di Pescara: «Il grande peccato - conclude il tecnico del Bari parlando del vile episodio - è che il nome della città sia stato accostato al gesto di pochi imbecilli. D'estate torno sempre in qui, dove ho sempre vissuto. Non commento per evitare di dare voce a chi non la merita e ha sporcato il nome di Pescara».
Al fischio finale un parapiglia ha visto protagonisti i giocatori delle due squadre e anche Grosso, che era andato a parlamentare con l'arbitro e a chiedere chiarimenti su alcuni episodi: «Non mi piace parlare degli arbitri - spiega il mister biancorosso; potevamo portare a casa questi tre punti e quindi dobbiamo prendere spunto dagli errori che abbiamo commesso. Dico solo che l'arbitro avrebbe potuto gestire meglio il finale, ma sugli episodi non mi soffermo».
Per il Bari resta, però, un'altra occasione persa, alla luce dei concomitanti pareggi di Parma, Palermo e Frosinone. Grosso non fa drammi e continua a riproporre il suo mantra del "partita dopo partita": «Noi - spiega - siamo stati bravi ad arrivare con un buon bottino in classifica a questo punto del campionato. Oggi sarebbero stati tre punti fondamentali, perché il nostro obiettivo rimane fare bene di settimana in settimana. Puntiamo a raggiungere chi ci sta davanti, con un occhio sempre vigile su chi sta dietro perché non vogliamo essere rimontati».
La partita di oggi è stata preceduta da alcuni episodi di vandalismo. Dei tifosi pescaresi hanno imbrattato con ingiurie e offese la casa di Fabio Grosso, originario proprio di Pescara: «Il grande peccato - conclude il tecnico del Bari parlando del vile episodio - è che il nome della città sia stato accostato al gesto di pochi imbecilli. D'estate torno sempre in qui, dove ho sempre vissuto. Non commento per evitare di dare voce a chi non la merita e ha sporcato il nome di Pescara».