Calcio
Picerno-Bari 0-1, Mignani: «Cambi azzeccati? Colpo di fortuna». Simeri: «Siamo tutti titolari, conta vincere»
Il mister: «La sofferenza ci fa crescere, miglioriamo l’ultimo passaggio». L’attaccante: «Siamo forti e completi, partire dalla panchina può fare bene»
Bari - domenica 12 settembre 2021
23.11
«La vittoria ti rende felice, la sofferenza alla fine ci aiuta a crescere. Nel primo tempo abbiamo sbagliato l'ultimo passaggio, se avessimo fatto goal la partita sarebbe stata diversa. Dobbiamo imparare a non subire in ripartenza. Nella ripresa abbiamo fatto meglio».
Così Mister Michele Mignani, al termine della partita vinta 0-1 dal suo Bari contro il Picerno in trasferta sul campo sintetico del Viviani di Potenza. «La vittoria porta serenità, ma stiamo facendo passetto dopo passetto - analizza il tecnico. Chi è entrato si è reso utile e ha dato il suo contributo. I cambi hanno deciso il match? Un colpo di fortuna. La forza deve diventare il gruppo, Botta e D'Errico stavano calando e volevo gente più fresca. Ho fatto una scelta che ha pagato, ma tutti sanno che non esistono titolari e seconde scelte. Abbiamo bisogno di lavorare ancora».
In mixed zone l'allenatore dei galletti continua: «La forza del gruppo è troppo importante quando hai venti titolari. Devi coinvolgere tutti, farli sentire importanti; i risultati aiutano. I cambi sono cinque, ne abbiamo anticipato uno nel primo tempo e mi sono tenuto l'ultimo slot alla fine per cercare di portare a casa la vittoria».
Nel primo tempo l'infortunio occorso a Mazzotta, sostituto da Ricci sulla fascia sinistra: «Mazzotta ha avuto un fastidio al flessore che non ha saputi valutare. Abbiamo preferito non rischiarlo, speriamo non sia nulla di ché. Faremo delle indagini strumentali per capire l'entità del danno».
Sulle scelte tattiche e sui singoli, Mignani spiega: «Quando non riesci a giocare perché c'è densità in mezzo al campo Botta deve dare una mano nella costruzione. Quello che non abbiamo fatto bene è l'ultimo passaggio, che abbiamo sbagliato nel primo tempo e anche nella ripresa. Marras dà soluzioni diverse, per me è importante avere tutta questa qualità a disposizione. In testa avevo il dubbio fra Marras e Simeri. Ho scelto Marras perché Simeri è più simile a Cheddira, mentre lui svaria sul fronte offensivo e apre la difesa avversaria. Ci è mancato l'ultimo passaggio, ma anche nel primo tempo abbiamo avuto occasioni. Non ho mai certezze prima di iniziare la partita, poi le scelte a volte pagano e a volte no».
In conclusione, una riflessione sulla condizione fisica: «Nelle prime due partite siamo cresciuti nella ripresa. Abbiamo giocati due volte su questo campo sintetico, quella che abbiamo fatto in casa nel finale ci ha detto poco. Per il lavoro fatto siamo meno brillanti a inizio partita ma cresciamo nella ripresa; con i cinque cambi possiamo avere opzioni per sbloccare la partita».
Felice anche Simone Simeri, il match winner con un colpo di testa un minuto dopo il suo ingresso in campo: «Per un attaccante è la cosa più bella far goal al primo pallone - dice il bomber biancorosso. Oggi dovevamo vincere perché è importante dare continuità e trovare morale. Prima della partita il direttore mi ha detto che ero "incazzato", e gli ho risposto che sarei entrato e avrei fatto goal».
Simeri, decisivo dalla panchina, aggiunge: «Abbiamo una rosa completa, non ci sono titolari. Siamo un bel gruppo, ci sono giocatori importanti: c'è competizione ma non rivalità. C'è più qualità negli allenamenti, prima eravamo in 13 e oggi è cambiata l'intensità. In campo si vede. La rosa è abbastanza grande per vincere le partite in qualsiasi momento. Oggi era importante non prendere goal, poi abbiamo preso due pali e il portiere ha fatto il miracolo; alla fine siamo stati bravi a trovare il goal. La mia condizione sta crescendo, siamo stati vittima del Covid e saltare il ritiro è stato difficile. Lavoriamo per tornare al 100%. Antenucci e Paponi li conosco bene, con Cheddira abbiamo caratteristiche simili ma possiamo integrarci. Negli anni passati non avevamo una squadra così forte come quest'anno. Prima cercavo sempre di giocare titolare, poi crescendo capisci che anche partire dalla panchina è importante. Ci sono giocatori importanti che lavorano bene e non giocano. La cosa più importante è vincere il campionato».
Per lui è il terzo goal segnato al Viviani con la maglia del Bari: «Due anni fa con Vivarini qui feci goal, vincemmo e aprimmo un ciclo di 27 partite utili consecutive. Sappiamo qual è l'obiettivo, vogliamo raggiungerlo a fine stagione», conclude Simeri.
Così Mister Michele Mignani, al termine della partita vinta 0-1 dal suo Bari contro il Picerno in trasferta sul campo sintetico del Viviani di Potenza. «La vittoria porta serenità, ma stiamo facendo passetto dopo passetto - analizza il tecnico. Chi è entrato si è reso utile e ha dato il suo contributo. I cambi hanno deciso il match? Un colpo di fortuna. La forza deve diventare il gruppo, Botta e D'Errico stavano calando e volevo gente più fresca. Ho fatto una scelta che ha pagato, ma tutti sanno che non esistono titolari e seconde scelte. Abbiamo bisogno di lavorare ancora».
In mixed zone l'allenatore dei galletti continua: «La forza del gruppo è troppo importante quando hai venti titolari. Devi coinvolgere tutti, farli sentire importanti; i risultati aiutano. I cambi sono cinque, ne abbiamo anticipato uno nel primo tempo e mi sono tenuto l'ultimo slot alla fine per cercare di portare a casa la vittoria».
Nel primo tempo l'infortunio occorso a Mazzotta, sostituto da Ricci sulla fascia sinistra: «Mazzotta ha avuto un fastidio al flessore che non ha saputi valutare. Abbiamo preferito non rischiarlo, speriamo non sia nulla di ché. Faremo delle indagini strumentali per capire l'entità del danno».
Sulle scelte tattiche e sui singoli, Mignani spiega: «Quando non riesci a giocare perché c'è densità in mezzo al campo Botta deve dare una mano nella costruzione. Quello che non abbiamo fatto bene è l'ultimo passaggio, che abbiamo sbagliato nel primo tempo e anche nella ripresa. Marras dà soluzioni diverse, per me è importante avere tutta questa qualità a disposizione. In testa avevo il dubbio fra Marras e Simeri. Ho scelto Marras perché Simeri è più simile a Cheddira, mentre lui svaria sul fronte offensivo e apre la difesa avversaria. Ci è mancato l'ultimo passaggio, ma anche nel primo tempo abbiamo avuto occasioni. Non ho mai certezze prima di iniziare la partita, poi le scelte a volte pagano e a volte no».
In conclusione, una riflessione sulla condizione fisica: «Nelle prime due partite siamo cresciuti nella ripresa. Abbiamo giocati due volte su questo campo sintetico, quella che abbiamo fatto in casa nel finale ci ha detto poco. Per il lavoro fatto siamo meno brillanti a inizio partita ma cresciamo nella ripresa; con i cinque cambi possiamo avere opzioni per sbloccare la partita».
Felice anche Simone Simeri, il match winner con un colpo di testa un minuto dopo il suo ingresso in campo: «Per un attaccante è la cosa più bella far goal al primo pallone - dice il bomber biancorosso. Oggi dovevamo vincere perché è importante dare continuità e trovare morale. Prima della partita il direttore mi ha detto che ero "incazzato", e gli ho risposto che sarei entrato e avrei fatto goal».
Simeri, decisivo dalla panchina, aggiunge: «Abbiamo una rosa completa, non ci sono titolari. Siamo un bel gruppo, ci sono giocatori importanti: c'è competizione ma non rivalità. C'è più qualità negli allenamenti, prima eravamo in 13 e oggi è cambiata l'intensità. In campo si vede. La rosa è abbastanza grande per vincere le partite in qualsiasi momento. Oggi era importante non prendere goal, poi abbiamo preso due pali e il portiere ha fatto il miracolo; alla fine siamo stati bravi a trovare il goal. La mia condizione sta crescendo, siamo stati vittima del Covid e saltare il ritiro è stato difficile. Lavoriamo per tornare al 100%. Antenucci e Paponi li conosco bene, con Cheddira abbiamo caratteristiche simili ma possiamo integrarci. Negli anni passati non avevamo una squadra così forte come quest'anno. Prima cercavo sempre di giocare titolare, poi crescendo capisci che anche partire dalla panchina è importante. Ci sono giocatori importanti che lavorano bene e non giocano. La cosa più importante è vincere il campionato».
Per lui è il terzo goal segnato al Viviani con la maglia del Bari: «Due anni fa con Vivarini qui feci goal, vincemmo e aprimmo un ciclo di 27 partite utili consecutive. Sappiamo qual è l'obiettivo, vogliamo raggiungerlo a fine stagione», conclude Simeri.