Calcio
Pisa-Bari 1-2, Bellomo: «Dimostrato di essere forti». Vergassola: «Tre punti importanti su campo complicato»
Il centrocampista: «Spesso raggiungiamo il risultato al 90, è il segnale di una squadra forte. Serie A? Sarebbe la ciliegina»
Bari - domenica 23 aprile 2023
18.58
Il Bari vola trovando un risultato preziosissimo ancora una volta nei minuti finali. I galletti battono 1-2 il Pisa in rimonta, con il rigore di Antenucci al 90', consolidano il terzo posto playoff e provano a mettere pressione al Genoa secondo.
Nicola Bellomo, protagonista tra i galletti, analizza la partita partendo dal dato delle 10 vittorie esterne stagionali, come il Bari di Antonio Conte. «Fa piacere aver eguagliato il record di 10 vittorie del Bari di Conte. Nell'anno di Conte siamo andati in A, io ero ragazzino ed ero con loro. Ci sono tante similitudini, speriamo sia la volta buona. Il mister mi aveva chiesto di essere una mezzala "finta", di fare l'esterno. Ci siamo complicati la gara, ma partita dopo partita abbiamo dimostrato che siamo forti. È capitato anche in altre partite di raggiungere il risultato al 90', sono segnali di un gruppo forte: godiamoci questa vittoria, magari mettiamo pressione a chi sta su. Siamo una squadra matura, esperta, capiamo meglio i momenti. Sappiamo quando attaccare e difendere, anche sotto 1-0 non abbiamo perso la testa; abbiamo meritato la vittoria. Raggiunta la salvezza abbiamo iniziato a puntare a qualcosa di importante; cerchiamo di arrivare al secondo posto, se no consolidiamo il terzo posto con la mentalità giusta. Io la sto vivendo al massimo; è bello. Io sono di Bari vecchia, è tutta un'altra atmosfera: la serie A sarebbe la ciliegina sulla torta».
Mister Simone Vergassola, vice di Mignani, commenta così la sfida dell'Arena Garibaldi: «Contentissimi, al di là del record eguagliato. Oggi a Pisa abbiamo portato a casa tre punti importantissimi su un campo complicato. Sotto di un goal, anche se in vantaggio numerico, abbiamo avuto la mentalità giusta».
Ancora Vergassola: «Un gran risultato, il mister è stato bravo a cambiare alcune situazioni. Quando sei lì e devi scardinare la squadra avversaria provi a cambiare. Il mister ha avuto l'intuizione del 4-3-3, i ragazzi sono stati bravi a interpretarla. Bellomo doveva interpretare il ruolo di mezzala-esterno, l'ha fatto nella maniera giusta. Ha dato tre palle interessantissime; Morachioli, invece, lo abbiamo sfruttato nella sua zona di comfort. Era alla sua prima da titolare, non sapevamo fino a che punto potesse determinare come da subentrato. È stato bravo, come tanti altri si è fatto trovare pronto. Bellomo ed Esposito sono stati bravissimi, quelli che sono entrati hanno fatto bene; Botta ha avuto la personalità di volere la palla, Ricci è entrato con intensità, Zuzek è una garanzia. C'è possibilità per tutti, è giusto lavorare bene per mettere in difficoltà l'allenatore. Anche con l'uomo in più non è mai facile recuperare le partite, il Pisa ha qualità e fisicità; ribaltarla è stata una piccola impresa. Fisicamente noi stiamo bene, il lavoro che facciamo è più che giusto. Bisogna crederci sempre, fino alla fine; mai mollare, rimanere con la testa libera, senza buttarsi giù. Le partite si possono sempre ribaltare, bravi i ragazzi. Antenucci ha battuto il rigore al 90' oggi e anche a Cagliari, una qualità che ci teniamo stretti».
E ora testa al Cittadella, invischiato nella lotta per non retrocedere: «Sono le partite più complicate, loro sono laggiù e noi lassù - dice Vergassola. Hanno tre squalificati, tutti danno per scontato che il Bari vinca ma loro sono una squadra scorbutica, sanno lottare. Noi dobbiamo ricaricare le batterie e lavorare seriamente in settimana, sapendo che andremo ad affrontare una squadra ostica con un obiettivo. Concentrati, sempre sul pezzo. Oggi dovevamo vincere per forza, arrivare lassù è molto difficile però vogliamo arrivare all'ultima giornata a Genova vedendo a che punto siamo. Se ce l'avessero detto all'inizio dell'anno avremmo tutti firmato e controfirmato; dobbiamo essere contenti, ma vogliosi di fare il massimo possibile».
Vergassola conclude: «Mignani? Per lui era complicata, eravamo vicini a casa e c'erano i suoi amici e parenti. Una partita difficile contro D'Angelo, hanno giocato insieme e ha fatto grandi cose a Pisa. Non era facile, è stato molto lucido come lo è sempre. Alla fine era parecchio stanco».
Nicola Bellomo, protagonista tra i galletti, analizza la partita partendo dal dato delle 10 vittorie esterne stagionali, come il Bari di Antonio Conte. «Fa piacere aver eguagliato il record di 10 vittorie del Bari di Conte. Nell'anno di Conte siamo andati in A, io ero ragazzino ed ero con loro. Ci sono tante similitudini, speriamo sia la volta buona. Il mister mi aveva chiesto di essere una mezzala "finta", di fare l'esterno. Ci siamo complicati la gara, ma partita dopo partita abbiamo dimostrato che siamo forti. È capitato anche in altre partite di raggiungere il risultato al 90', sono segnali di un gruppo forte: godiamoci questa vittoria, magari mettiamo pressione a chi sta su. Siamo una squadra matura, esperta, capiamo meglio i momenti. Sappiamo quando attaccare e difendere, anche sotto 1-0 non abbiamo perso la testa; abbiamo meritato la vittoria. Raggiunta la salvezza abbiamo iniziato a puntare a qualcosa di importante; cerchiamo di arrivare al secondo posto, se no consolidiamo il terzo posto con la mentalità giusta. Io la sto vivendo al massimo; è bello. Io sono di Bari vecchia, è tutta un'altra atmosfera: la serie A sarebbe la ciliegina sulla torta».
Mister Simone Vergassola, vice di Mignani, commenta così la sfida dell'Arena Garibaldi: «Contentissimi, al di là del record eguagliato. Oggi a Pisa abbiamo portato a casa tre punti importantissimi su un campo complicato. Sotto di un goal, anche se in vantaggio numerico, abbiamo avuto la mentalità giusta».
Ancora Vergassola: «Un gran risultato, il mister è stato bravo a cambiare alcune situazioni. Quando sei lì e devi scardinare la squadra avversaria provi a cambiare. Il mister ha avuto l'intuizione del 4-3-3, i ragazzi sono stati bravi a interpretarla. Bellomo doveva interpretare il ruolo di mezzala-esterno, l'ha fatto nella maniera giusta. Ha dato tre palle interessantissime; Morachioli, invece, lo abbiamo sfruttato nella sua zona di comfort. Era alla sua prima da titolare, non sapevamo fino a che punto potesse determinare come da subentrato. È stato bravo, come tanti altri si è fatto trovare pronto. Bellomo ed Esposito sono stati bravissimi, quelli che sono entrati hanno fatto bene; Botta ha avuto la personalità di volere la palla, Ricci è entrato con intensità, Zuzek è una garanzia. C'è possibilità per tutti, è giusto lavorare bene per mettere in difficoltà l'allenatore. Anche con l'uomo in più non è mai facile recuperare le partite, il Pisa ha qualità e fisicità; ribaltarla è stata una piccola impresa. Fisicamente noi stiamo bene, il lavoro che facciamo è più che giusto. Bisogna crederci sempre, fino alla fine; mai mollare, rimanere con la testa libera, senza buttarsi giù. Le partite si possono sempre ribaltare, bravi i ragazzi. Antenucci ha battuto il rigore al 90' oggi e anche a Cagliari, una qualità che ci teniamo stretti».
E ora testa al Cittadella, invischiato nella lotta per non retrocedere: «Sono le partite più complicate, loro sono laggiù e noi lassù - dice Vergassola. Hanno tre squalificati, tutti danno per scontato che il Bari vinca ma loro sono una squadra scorbutica, sanno lottare. Noi dobbiamo ricaricare le batterie e lavorare seriamente in settimana, sapendo che andremo ad affrontare una squadra ostica con un obiettivo. Concentrati, sempre sul pezzo. Oggi dovevamo vincere per forza, arrivare lassù è molto difficile però vogliamo arrivare all'ultima giornata a Genova vedendo a che punto siamo. Se ce l'avessero detto all'inizio dell'anno avremmo tutti firmato e controfirmato; dobbiamo essere contenti, ma vogliosi di fare il massimo possibile».
Vergassola conclude: «Mignani? Per lui era complicata, eravamo vicini a casa e c'erano i suoi amici e parenti. Una partita difficile contro D'Angelo, hanno giocato insieme e ha fatto grandi cose a Pisa. Non era facile, è stato molto lucido come lo è sempre. Alla fine era parecchio stanco».