Calcio
Potenza-Bari 1-4, Simeri: «Tre mesi di purgatorio. Oggi una liberazione»
L'attaccante biancorosso, autore del terzo goal: «Lavoro ogni giorno per tornare al 100 percento»
Bari - mercoledì 11 novembre 2020
23.17
È tornato al goal dopo oltre tre mesi di assenza per infortunio e ricadute. Simone Simeri, con l'ultima rete della serata, è uno dei grandi protagonisti della vittoria 1-4 del Bari sul terreno del Potenza: «L'anno scorso qui c'è stato il mio primo goal con Vivarini e da lì è iniziata la mia stagione, oggi è successo lo stesso dopo tre mesi di astinenza. Giorno dopo giorno ho lavorato per tornare a con i miei compagni. Non sono ancora al 100 percento, ma lavoro per arrivarci il prima possibile», ha detto Simeri.
Simeri ricorda che quella di stasera è stata «La mia prima partita dopo l'infortunio, domenica non me la sentivo di entrare in campo. Con il mister ci siamo messi d'accordo per entrare oggi. Oltre agli infortuni c'è anche il Covid: bisogna stare attenti, non è stato un periodo allegro al di là dell'infortunio. Oggi è stata una liberazione».
Spiegando l'azione del goal, con l'ottimo triangolo realizzato insieme a Marras, Simeri conclude: «Quell'azione la proviamo e riproviamo, il mister vuole sempre che il centravanti dopo l'uscita attacchi l'area. Al di là della vittoria, volevo il goal a tutti i costi dopo tre mesi di purgatorio; non vedevo l'ora di tornare in paradiso con la squadra».
Simeri ricorda che quella di stasera è stata «La mia prima partita dopo l'infortunio, domenica non me la sentivo di entrare in campo. Con il mister ci siamo messi d'accordo per entrare oggi. Oltre agli infortuni c'è anche il Covid: bisogna stare attenti, non è stato un periodo allegro al di là dell'infortunio. Oggi è stata una liberazione».
Spiegando l'azione del goal, con l'ottimo triangolo realizzato insieme a Marras, Simeri conclude: «Quell'azione la proviamo e riproviamo, il mister vuole sempre che il centravanti dopo l'uscita attacchi l'area. Al di là della vittoria, volevo il goal a tutti i costi dopo tre mesi di purgatorio; non vedevo l'ora di tornare in paradiso con la squadra».