Calcio
Quelle torce accese nel vecchio tempio del calcio un segnale di speranza per il futuro
Ieri, 15 gennaio, gli ultras della Curva Nord hanno celebrato a modo loro i 117 anni del Bari
Bari - giovedì 16 gennaio 2025
12.28
FC Bari, AS Bari, SSC Bari. Non importa la denominazione, importano i colori, una storia lunga 117 anni, l'amore di una provincia intera per una maglia troppo spesso vilipesa negli ultimi anni.
Bari ed i baresi hanno festeggiato i 117 anni della storia della squadra del loro cuore. 117 anni fatti in buona parte di delusioni ed amarezze sportive, ma anche di successi che, a rivederli oggi, fanno battere il cuore forte forte.
Gli ultras della Curva Nord (qui il link) hanno celebrato questa ricorrenza questa volta con una torciata all'interno del vecchio tempio dello sport barese, il "Della Vittoria", illuminato a giorno per simboleggiare una fiamma che mai si spegne nel cuore di chi ama quei due colori, speranza per un futuro societario più nitido che porti a programmazione ed ambizioni rinnovate.
Bari ama la sua Bari (o il suo Bari, fate voi) e lo fa incondizionatamente, qualche volta borbottando come fanno le mogli che amano i loro mariti e darebbero tutto per loro, anche quando le deludono. Vivere quella passione prescinde da chi è al timone del club, era così un tempo, è così oggi. Si tramanda l'attaccamento alla propria città ed alla propria terra, di generazione in generazione, perché tutto ciò è simbolo di identità, una identità che ha a che fare col cuore, col sentire interiore e non necessariamente con una manifestazione esteriore, che ne è solo la conseguenza ultima.
Essere tifosi del Bari è professione di fede, coscienza che le delusioni potranno di gran lunga superare le soddisfazioni, ma è anche consapevolezza che non si tifa una squadra ma una terra ed un popolo. Diversissimo dal tifare semplicemente una squadra.
Evviva i baresi veraci ed il Bari calcio ed auguri a quanti la sanno amare e custodiscono l'eredità tramandata da Floriano Ludwig.
Bari ed i baresi hanno festeggiato i 117 anni della storia della squadra del loro cuore. 117 anni fatti in buona parte di delusioni ed amarezze sportive, ma anche di successi che, a rivederli oggi, fanno battere il cuore forte forte.
Gli ultras della Curva Nord (qui il link) hanno celebrato questa ricorrenza questa volta con una torciata all'interno del vecchio tempio dello sport barese, il "Della Vittoria", illuminato a giorno per simboleggiare una fiamma che mai si spegne nel cuore di chi ama quei due colori, speranza per un futuro societario più nitido che porti a programmazione ed ambizioni rinnovate.
Bari ama la sua Bari (o il suo Bari, fate voi) e lo fa incondizionatamente, qualche volta borbottando come fanno le mogli che amano i loro mariti e darebbero tutto per loro, anche quando le deludono. Vivere quella passione prescinde da chi è al timone del club, era così un tempo, è così oggi. Si tramanda l'attaccamento alla propria città ed alla propria terra, di generazione in generazione, perché tutto ciò è simbolo di identità, una identità che ha a che fare col cuore, col sentire interiore e non necessariamente con una manifestazione esteriore, che ne è solo la conseguenza ultima.
Essere tifosi del Bari è professione di fede, coscienza che le delusioni potranno di gran lunga superare le soddisfazioni, ma è anche consapevolezza che non si tifa una squadra ma una terra ed un popolo. Diversissimo dal tifare semplicemente una squadra.
Evviva i baresi veraci ed il Bari calcio ed auguri a quanti la sanno amare e custodiscono l'eredità tramandata da Floriano Ludwig.