Calcio
Reggiana-Bari 0-0, Longo: «Non siamo squadra che può dettare legge»
Il mister: «Fuori luogo pensare di fare 30 partite come quella contro lo Spezia. Mercato? Valuteremo Novakovich»
Bari - domenica 12 gennaio 2025
18.00
Il Bari inizia il suo 2025 con un pareggio senza reti sul terreno della Reggiana. A commentare lo 0-0 della seconda giornata di ritorno è mister Moreno Longo, che nel post gara ha analizzato così la prestazione, il momento e gli scenari futuri del suo Bari.
«Partita approcciata bene, nel primo tempo eravamo aggressivi e mantenevamo il possesso. Riuscivamo a sfruttare le superiorità che sapevamo potevano esservi. Nella ripresa siamo rientrati co meno intensità e dinamismo, ci siamo più preoccupati delle contromisure al nuovo schema dell'avversario che a mantenere il ritmo del primo tempo. Per i primi 20' gli abbiamo dato la possibilità di metterci pressione, finché con l'ingresso dei subentranti non abbiamo deciso di cercare la superiorità. Negli ultimi minuti abbiamo avuto la possibilità di vincerla, ma potevamo essere più precisi come nelle occasioni di Lasagna, Sibilli e Manzari. Sappiamo le caratteristiche della squadra, che è questa. Sappiamo che può essere rinforzata, per avere caratteristiche differenti come la qualità nell'uno contro uno, per riportare giocatori come Falletti e Sibilli a essere determinanti. Sibilli si sta dannando l'anima per tornare a essere quello che è stato; dobbiamo lavorare per migliorare quello che abbiamo, e se possiamo cercare qualcosa che alzi il livello. Abbiamo fatto una partita diversa da quella con lo Spezia, ma ogni partita ha una storia a sé. Non è nelle nostre corde pensare di venire qui e dominare o fare un sol boccone della Reggiana, che ha giocatori di livello come Portanova, un giocatore di A prestato alla B. Non gettiamo fumo negli occhi, noi siamo una squadra che deve lottare su ogni campo per ogni punto; non siamo squadra che può venire a dettare legge. Non era scontato che il Bari fosse qui, aspettarsi trenta partite come contro lo Spezia è fuori luogo. In quello che ci manca possiamo intervenire con il lavoro o con il mercato, su cui io non posso però intervenite; i ragazzi assicuro che stanno lavorando in settimana. Novakovich? Un problema al collaterale, ma bisogna aspettare gli esami. Non credo che sarà lungo, ma potrebbe saltare qualche partita; Favilli rientra in squadra nella prossima settimana, ma sul mercato faremo anche valutazioni sull'attacco. Per fare mercato, quando uscirà un giocatore ne entrerà un altro; il direttore è stato chiaro, non serve che ribadisca le sue parole».
Ahmad Benali, invece, commenta con queste parole: «Abbiamo fatto meglio 11 contro 11 che 11 contro 10. Abbiamo fatto fatica nella prima parte del secondo tempo, siamo stati poco lucidi; un peccato non averla vinta. Ci sono giocatori che stanno bene e chi sta meno bene in certi periodi del campionato. Dorval è un punto di riferimento per noi, cerca sempre di incidere e vuole la palla; chi è entrato dalla panchina lo ha fatto bene, creando occasioni. Tutti si allenano bene e giocano bene, c'è poco da dire. Sul goal di Portanova il fallo era netto, ho ancora i segni sul piede. Un ambiente molto strano questo, gioco in Italia da molti anni ma mai ho visto cose come quelle di oggi. Io e Viali alla fine del primo tempo non ci siamo capiti, sono andato a dargli la mano ma lui era teso e voleva sfogarsi. Ogni partita ha una richiesta diversa; quella di oggi non era scontata, loro venivano da un momento positivo. La squadra gioca con la stessa identità da cinque mesi, abbiamo creato un'identità forte che a volte riusciamo a mettere in mostra, a volte no. La mia sensazione di adesso è che abbiamo fatto meglio in parità che in superiorità numerica; a volte le squadre reagiscono in modo diverso e non riesci a metterti bene in campo. La prima parte di secondo tempo non è stata all'altezza, il mister analizzerà e cercheremo di migliorarci».
«Partita approcciata bene, nel primo tempo eravamo aggressivi e mantenevamo il possesso. Riuscivamo a sfruttare le superiorità che sapevamo potevano esservi. Nella ripresa siamo rientrati co meno intensità e dinamismo, ci siamo più preoccupati delle contromisure al nuovo schema dell'avversario che a mantenere il ritmo del primo tempo. Per i primi 20' gli abbiamo dato la possibilità di metterci pressione, finché con l'ingresso dei subentranti non abbiamo deciso di cercare la superiorità. Negli ultimi minuti abbiamo avuto la possibilità di vincerla, ma potevamo essere più precisi come nelle occasioni di Lasagna, Sibilli e Manzari. Sappiamo le caratteristiche della squadra, che è questa. Sappiamo che può essere rinforzata, per avere caratteristiche differenti come la qualità nell'uno contro uno, per riportare giocatori come Falletti e Sibilli a essere determinanti. Sibilli si sta dannando l'anima per tornare a essere quello che è stato; dobbiamo lavorare per migliorare quello che abbiamo, e se possiamo cercare qualcosa che alzi il livello. Abbiamo fatto una partita diversa da quella con lo Spezia, ma ogni partita ha una storia a sé. Non è nelle nostre corde pensare di venire qui e dominare o fare un sol boccone della Reggiana, che ha giocatori di livello come Portanova, un giocatore di A prestato alla B. Non gettiamo fumo negli occhi, noi siamo una squadra che deve lottare su ogni campo per ogni punto; non siamo squadra che può venire a dettare legge. Non era scontato che il Bari fosse qui, aspettarsi trenta partite come contro lo Spezia è fuori luogo. In quello che ci manca possiamo intervenire con il lavoro o con il mercato, su cui io non posso però intervenite; i ragazzi assicuro che stanno lavorando in settimana. Novakovich? Un problema al collaterale, ma bisogna aspettare gli esami. Non credo che sarà lungo, ma potrebbe saltare qualche partita; Favilli rientra in squadra nella prossima settimana, ma sul mercato faremo anche valutazioni sull'attacco. Per fare mercato, quando uscirà un giocatore ne entrerà un altro; il direttore è stato chiaro, non serve che ribadisca le sue parole».
Ahmad Benali, invece, commenta con queste parole: «Abbiamo fatto meglio 11 contro 11 che 11 contro 10. Abbiamo fatto fatica nella prima parte del secondo tempo, siamo stati poco lucidi; un peccato non averla vinta. Ci sono giocatori che stanno bene e chi sta meno bene in certi periodi del campionato. Dorval è un punto di riferimento per noi, cerca sempre di incidere e vuole la palla; chi è entrato dalla panchina lo ha fatto bene, creando occasioni. Tutti si allenano bene e giocano bene, c'è poco da dire. Sul goal di Portanova il fallo era netto, ho ancora i segni sul piede. Un ambiente molto strano questo, gioco in Italia da molti anni ma mai ho visto cose come quelle di oggi. Io e Viali alla fine del primo tempo non ci siamo capiti, sono andato a dargli la mano ma lui era teso e voleva sfogarsi. Ogni partita ha una richiesta diversa; quella di oggi non era scontata, loro venivano da un momento positivo. La squadra gioca con la stessa identità da cinque mesi, abbiamo creato un'identità forte che a volte riusciamo a mettere in mostra, a volte no. La mia sensazione di adesso è che abbiamo fatto meglio in parità che in superiorità numerica; a volte le squadre reagiscono in modo diverso e non riesci a metterti bene in campo. La prima parte di secondo tempo non è stata all'altezza, il mister analizzerà e cercheremo di migliorarci».