Calcio
Solo il gurdalinee ferma il miglior Bari del 2019. Una risposta di carattere
L'ennesima gestione di gara sfavorevole non impedisce ai biancorossi di dimostrare la propria superiorità contro la vincitrice del girone H
Bari - lunedì 13 maggio 2019
0.40
Nemmeno la poule scudetto riesce a sanare il rapporto conflittuale degli arbitri con il Bari. Finisce 0-0 contro il Picerno al San Nicola, nell'esordio dei biancorossi nel mini torneo che decreterà il campione d'Italia dei dilettanti, in una partita condizionata dal nubifragio abbattutosi sul capoluogo e da una conduzione di gara quantomeno rivedibile. Sulla prima condizione poco si può discutere, sulla seconda invece da dire ci sarebbe tanto.
Stavolta le colpe più che sulle spalle dell'arbitro Sole Maria Ferrieri Caputi ricadono sui suoi collaboratori. A finire dietro la lavagna è, infatti, l'assistente di linea, che ai biancorossi ha tolto due goal e un rigore per tre fuorigioco che definire fantasiosi sarebbe fargli un complimento. Tanto le reti di Di Cesare e Iadaresta quanto il penalty non concesso a Simeri, atterrato da Cesarano in area, apparivano sacrosanti.
Ma a cosa serve recriminare? A nulla si direbbe, almeno a giudicare l'andamento di una stagione in cui i biancorossi sono stati letteralmente tartassati dai fischietti. Sudditanza psicologica inversa, come l'ha definita Bolzoni, voglia di protagonismo delle terne. Le spiegazioni possono essere tante, ma tutte finirebbero nel campo di una dietrologia da cui è bene mantenersi a distanza di sicurezza. In fondo, come sono da Serie D le avversarie sono da Serie D anche le terne arbitrali. In questo caso il guardalinee, visto che Ferrieri è un fischietto internazionale.
Il dato da sottolineare è che, se da una parte mister e squadra hanno più volte richiamato l'attenzione sui torti subiti, la società forse per eccesso di signorilità non si è mai fatta sentire con la voce grossa su un problema che, per il percorso immaginato per il nuovo Bari, va sanata.
La "questione arbitrale", però, non distragga l'attenzione dalla prova offerta dalla squadra sul campo. Il miglior Bari del 2019, per intensità nel primo tempo e per trame di gioco nella ripresa, considerato anche il campo zuppo di pioggia e un atteggiamento forse troppo attendista di Cornacchini, che cambia solo a 15' dalla fine con Iadaresta, Piovanello e Neglia per Brienza, Langella e Floriano.
Il Bari ha una volta di più con carattere e mentalità vincente mostrato il suo valore, mettendo a segno un punto a suo favore su chi ipotizzava maggiori difficoltà nel gruppo H (quello del Picerno) rispetto al girone I. Una partita dominata in lungo e in largo, duelli individuali e di squadra vinti ampiamente ai punti; è mancato il goal per un pizzico di imprecisione e per una serie di decisioni rivedibili.
Recuperata verve e condizione, ora c'è da aggiustare una situazione che nel gruppo 3 della poule scudetto non si è messa benissimo. Prova senza appello domenica 19 maggio al Partenio di Avellino, per una sfida calda che negli ultimi anni si è consumata su palcoscenici ben più prestigiosi. Sarà quantomeno una gara dal grande fascino. Un aperitivo di quello che sarà l'anno prossimo, quando il Bari tornerà a misurarsi fra i pro, lasciandosi alle spalle la Serie D e tutte le sue lacune.