Calcio
Spettacolo tra Genoa e Bari: 4-3 dei grifoni a Marassi. Playoff: galletti contro Sudtirol o Reggina
Il campionato si chiude con i fuochi d’artificio: reti di Sabelli, Esposito, Gudmundsson, Benedetti, Ekuban, Cheddira e Criscito
Bari - venerdì 19 maggio 2023
22.43
La stagione regolare di Genoa e Bari, due assolute protagoniste del campionati di serie B '22/'23, termina con un pareggio spettacolare. A Marassi si chiude sul 4-3 per i grifoni una partita tipica della fine del campionato, tra due squadre che se la giocano con la spensieratezza di chi non ha nulla da mettere in palio. Primo tempo scoppiettante, con il vantaggio rossoblù firmato dall'ex Sabelli, prima del pareggio di Esposito su punizione e del nuovo vantaggio genoano con Gudmundsson. Nella ripresa altri quattro goal di deliziosa fattura: Benedetti va a segno da fuori, poi la gemma di Ekuban e il piattone a giro di Cheddira. Al 94', quando sembra tutto finito, la firma decisiva è il rigore di Criscito, entrato da pochi secondi, appena in tempo per fissare il risultato finale.
Il Bari, con 65 punti, chiude la regoular season al terzo posto in classifica, e adesso dovrà giocarsi l'ultimo biglietto per la serie A nel "frullatore" dei playoff. I galletti giocheranno da assoluti favoriti nel lotto degli spareggi: il 28 maggio (in trasferta) e il 2 giugno (al San Nicola), i biancorossi di Mignani incontreranno per la semifinale la vincente del quarto in gara unica tra Sudtirol (sesto) e Reggina (settima), capace dell'impresa di qualificarsi ai playoff con una penalizzazione di cinque punti. Al quarto posto chiude il Parma, mentre l'altro quarto sarà tra Cagliari (quinto) e Venezia (ottavo).
Mignani sceglie il suo consueto 4-3-1-2, ma con ampie concessioni al turn over in vista dei playoff. In porta tocca Frattali sostituire Caprile, alle spalle della difesa a quattro composta da Dorval, Zuzek, Vicari e Ricci. A centrocampo Benali agisce da play, con Mallamo e Benedetti ai suoi lati; in attacco spazio a Esposito alle spalle di capitan Antenucci e Scheidler, a cui il tecnico concede una chance da titolare.
Mister Alberto Gilardino risponde con il 4-3-3: Martinez in porta, Hefti, Dragusin, Vogliacco e l'ex Sabelli in difesa, Strootman e Jagiello ai lati di capitan Badelj in mediana, con il freschissimo ex Salcedo e Gudmundsson a sostegno di Coda.
In avvio è subito Genoa scatenato: Gudmundsson prima fa ammonire Mallamo, poi (8') riceve da Coda, si gira su Ricci e incrocia un destro rasoterra che si perde di pochissimo fuori. Al 10' ci prova Coda, che arriva al limite e scaglia un destro potente su cui fa muro Zuzek gettandosi a corpo morto. Al 12' la mira del grifone va a segno, e a realizzare il goal del vantaggio è proprio l'ex Stefano Sabelli, che riceve la sponda di Coda e dal limite lascia partire un potente destro sul primo palo che ghiaccia Frattali. L'assolo del Genoa continua al 17' con la discesa di Sabelli, cross in mezzo per Coda che viene anticipato da Vicari a un passo dalla porta.
La risposta del Bari arriva un po' all'improvviso, ma è fulminante e porta al pareggio biancorosso: al 20' Esposito calcia una punizione (conquistata da Mallamo) dai 20 metri, tocco con le tre dita e palla che scavalca la barriera per scendere all'improvviso e trafiggere l'incolpevole Martinez. È comunque sempre il Genoa che mena le danze, con un pressing asfissiante e tanta vivacità in avanti; Salcedo al 26' non trova la porta di testa su azione d'angolo. Il Bari al 32' si fa rivedere, con un'azione avvolgente avviata da Antenucci, apertura a sinistra per Ricci che mette in mezzo dove c'è Esposito, ma il suo piattone destro sorvola la traversa.
La partita diventa quella classica di fine stagione, tra squadre che se la giocano senza assilli. In questo contesto, la qualità del Genoa emerge: al 34' Coda recupera palla dopo un'azione confusa in area biancorossa, palla in mezzo per Gudmundsson che si gira e lascia partire un mancino potente e preciso che s'infila sotto la traversa per battere ancora Frattali. L'islandese ci riprova al 38' con un destro a giro da fuori, ma Frattali fa buona guardia e mette in corner. La pressione genoana non si arresta anche in chiusura di tempo, quando i grifoni si fanno pericolosi con Hefti e Coda, ma la difesa del Bari se la cava in qualche modo. La partita praticamente non si gioca a centrocampo, con le due squadre che si infilano negli spazi e verticalizzano rapidamente: al 42' Scheidler sfrutta il velo di Dorval ma viene stoppato da Martinez, sulla ripartenza Coda non trova l'imbucata giusta per Salcedo. Lo stesso attaccante italo-colombiano al 45' tenta la conclusione acrobatica su cross di Hefti, senza però trovare l'impatto pieno con il pallone.
A inizio ripresa Mignani procede subito con un cambio, lasciando negli spogliatoi Mallamo per far posto a Molina. Il canovaccio della partita rimane lo stesso anche nelle prime fasi del secondo tempo, in cui il Genoa prova a incrementare il vantaggio; Gudmundsson tenta il destro, Frattali fa buona guardia. Al 53', su azione d'angolo, Dragusin fa la sponda ancora per Gudmundsson, ma Frattali e Ricci chiudono ancora in corner. Il Bari fa più fatica a ripartire, anche con l'inserimento di un fluidificante come Molina; di fatto, i galletti battono un colpo solo al 58' con la punizione di Ricci che va a schiantarsi sulla barriera.
A metà ripresa anche Gilardino opera i primi cambi, per dar spazio un po' a tutti. Dentro Puscas (altro ex) ed Ekuban, fuori Salcedo e Coda. Mignani risponde mandando nella mischia Botta e Cheddira al posto di Antenucci e Dorval, per un Bari con l'assetto più sbilanciato alla caccia del pareggio. A trarre immediato vantaggio dalla variazione tattica è il Bari, che al 68' trova il super goal del pareggio: pallone lavorato da Molina per Botta, l'argentino appoggia su Benedetti che si libera di Jagiello e lascia partire un destro di gran potenza e precisione che si infila all'angolo alto alla destra di Martinez.
La serata ha ormai poco da dire come contenuti tattici, e allora spazio ancora alle grandi giocate individuali. Al 75' Ekuban riceve da Sabelli e al limite dell'area lascia partire un sinistro di rara bellezza e precisione che va a morire all'incrocio dei pali, con Frattali immobile. Dopo cinque goal di meravigliosa fattura, il finale è buono per vedere qualche altro cambio: nel Bari torna in campo dopo l'infortunio Maiello, che rileva Benali (dentro anche Matino per Vicari), mentre nel grifone esce l'acciaccato Sabelli per far posto a Frendrup. Il Bari torna a bussare al minuto 84' con la conclusione mancina di Ricci da posizione defilata (alta); sul capovolgimento di fronte Puscas fa fuori Zuzek e Maiello ma tara male il mirino col sinistro.
La serata dei goal da antologia, in una partita dal sapore di amichevole, vede un lampo di gloria anche per Cheddira al minuto 87': Esposito recupera su Vogliamo e verticalizza per l'italo-marocchino, che dal limite apre il piattone a giro e fredda Martinez per il 3-3 che fa 17 in campionato e mette un timbro di garanzia su una sfida assai divertente al Ferraris. Nel finale Gilardino concede un po' di spazio al terzo portiere Agostino (per Martinez) e al senatore Criscito, che sostituisce Gudmundsson.
Sembra finita qui, ma c'è ancora tempo e spazio per un ultimo sussulto: al 94' Maiello trattiene ingenuamente Badelj in area, per il signor Rutella è rigore. Criscito si presenta dal dischetto e col mancino spiazza Frattali per il 4-3 definitivo.
Marcatori: 12'pt Sabelli (G), Esposito (B), 34'pt Gudmundsson (G), 23'st Benedetti (B), 30'st Ekuban (G), 41'st Cheddira (B), 50'st rig. Criscito (G)
Genoa (4-3-1-2): Martinez (47'st Agostino), Sabelli (33'st Frendrup), Dragusin, Strootman, Coda (20'st Ekuban), Gudmundsson (47st Criscito), Vogliacco, Salcedo (20'st Puscas), Jagiello, Hefti, Badelj (c)
A disp.: Semper, Aramu, Sturaro, Ilsanker, Yalcin, Boci, Tourè
All. A. Gilardino
Bari (4-3-3): Frattali, Dorval (21'st Cheddira), Zuzek, Vicari (36'st Matino), Ricci, Mallamo (1'st Molina), Benali (32'st Maiello), Benedetti, Esposito, Antenucci (c) (21'st Cheddira), Scheidler
A disp.: Caprile, Sarri, Di Cesare, Morachioli, Mazzotta, Bosisio, Bellomo
All. M. Mignani
Arbitro: Sig. Daniele Rutella (Enna); assistenti: Sig. Christian Rossi (La Spezia) e Sig. Dario Garzelli (Livorno). Quarto Ufficiale: Sig. Claudio Petrella (Viterbo). VAR: Antonio Di Martino (Teramo), AVAR: Francesco Meraviglia (Pistoia)
Ammoniti: Mallamo (B), Scheidler (B), Strootman (G), Botta (B), Cheddira (B)
Angoli: 7-2
Rec.: 2'pt; 5'st
Note: prima del via osservato un minuto di raccoglimento per onorare la memoria delle vittime dell'alluvione occorsa nella Regione Emilia-Romagna.
Stadio 'Luigi Ferraris', Genova; nuvoloso, 18°C, terreno in buone condizioni; circa 33.000 (603 tifosi ospiti)
Il Bari, con 65 punti, chiude la regoular season al terzo posto in classifica, e adesso dovrà giocarsi l'ultimo biglietto per la serie A nel "frullatore" dei playoff. I galletti giocheranno da assoluti favoriti nel lotto degli spareggi: il 28 maggio (in trasferta) e il 2 giugno (al San Nicola), i biancorossi di Mignani incontreranno per la semifinale la vincente del quarto in gara unica tra Sudtirol (sesto) e Reggina (settima), capace dell'impresa di qualificarsi ai playoff con una penalizzazione di cinque punti. Al quarto posto chiude il Parma, mentre l'altro quarto sarà tra Cagliari (quinto) e Venezia (ottavo).
Le scelte
Mignani sceglie il suo consueto 4-3-1-2, ma con ampie concessioni al turn over in vista dei playoff. In porta tocca Frattali sostituire Caprile, alle spalle della difesa a quattro composta da Dorval, Zuzek, Vicari e Ricci. A centrocampo Benali agisce da play, con Mallamo e Benedetti ai suoi lati; in attacco spazio a Esposito alle spalle di capitan Antenucci e Scheidler, a cui il tecnico concede una chance da titolare.
Mister Alberto Gilardino risponde con il 4-3-3: Martinez in porta, Hefti, Dragusin, Vogliacco e l'ex Sabelli in difesa, Strootman e Jagiello ai lati di capitan Badelj in mediana, con il freschissimo ex Salcedo e Gudmundsson a sostegno di Coda.
Goal dell'ex
In avvio è subito Genoa scatenato: Gudmundsson prima fa ammonire Mallamo, poi (8') riceve da Coda, si gira su Ricci e incrocia un destro rasoterra che si perde di pochissimo fuori. Al 10' ci prova Coda, che arriva al limite e scaglia un destro potente su cui fa muro Zuzek gettandosi a corpo morto. Al 12' la mira del grifone va a segno, e a realizzare il goal del vantaggio è proprio l'ex Stefano Sabelli, che riceve la sponda di Coda e dal limite lascia partire un potente destro sul primo palo che ghiaccia Frattali. L'assolo del Genoa continua al 17' con la discesa di Sabelli, cross in mezzo per Coda che viene anticipato da Vicari a un passo dalla porta.
Delizia Esposito
La risposta del Bari arriva un po' all'improvviso, ma è fulminante e porta al pareggio biancorosso: al 20' Esposito calcia una punizione (conquistata da Mallamo) dai 20 metri, tocco con le tre dita e palla che scavalca la barriera per scendere all'improvviso e trafiggere l'incolpevole Martinez. È comunque sempre il Genoa che mena le danze, con un pressing asfissiante e tanta vivacità in avanti; Salcedo al 26' non trova la porta di testa su azione d'angolo. Il Bari al 32' si fa rivedere, con un'azione avvolgente avviata da Antenucci, apertura a sinistra per Ricci che mette in mezzo dove c'è Esposito, ma il suo piattone destro sorvola la traversa.
Ancora Genoa
La partita diventa quella classica di fine stagione, tra squadre che se la giocano senza assilli. In questo contesto, la qualità del Genoa emerge: al 34' Coda recupera palla dopo un'azione confusa in area biancorossa, palla in mezzo per Gudmundsson che si gira e lascia partire un mancino potente e preciso che s'infila sotto la traversa per battere ancora Frattali. L'islandese ci riprova al 38' con un destro a giro da fuori, ma Frattali fa buona guardia e mette in corner. La pressione genoana non si arresta anche in chiusura di tempo, quando i grifoni si fanno pericolosi con Hefti e Coda, ma la difesa del Bari se la cava in qualche modo. La partita praticamente non si gioca a centrocampo, con le due squadre che si infilano negli spazi e verticalizzano rapidamente: al 42' Scheidler sfrutta il velo di Dorval ma viene stoppato da Martinez, sulla ripartenza Coda non trova l'imbucata giusta per Salcedo. Lo stesso attaccante italo-colombiano al 45' tenta la conclusione acrobatica su cross di Hefti, senza però trovare l'impatto pieno con il pallone.
La carta Molina
A inizio ripresa Mignani procede subito con un cambio, lasciando negli spogliatoi Mallamo per far posto a Molina. Il canovaccio della partita rimane lo stesso anche nelle prime fasi del secondo tempo, in cui il Genoa prova a incrementare il vantaggio; Gudmundsson tenta il destro, Frattali fa buona guardia. Al 53', su azione d'angolo, Dragusin fa la sponda ancora per Gudmundsson, ma Frattali e Ricci chiudono ancora in corner. Il Bari fa più fatica a ripartire, anche con l'inserimento di un fluidificante come Molina; di fatto, i galletti battono un colpo solo al 58' con la punizione di Ricci che va a schiantarsi sulla barriera.
Prodezza Benedetti
A metà ripresa anche Gilardino opera i primi cambi, per dar spazio un po' a tutti. Dentro Puscas (altro ex) ed Ekuban, fuori Salcedo e Coda. Mignani risponde mandando nella mischia Botta e Cheddira al posto di Antenucci e Dorval, per un Bari con l'assetto più sbilanciato alla caccia del pareggio. A trarre immediato vantaggio dalla variazione tattica è il Bari, che al 68' trova il super goal del pareggio: pallone lavorato da Molina per Botta, l'argentino appoggia su Benedetti che si libera di Jagiello e lascia partire un destro di gran potenza e precisione che si infila all'angolo alto alla destra di Martinez.
Il gioiello di Ekuban
La serata ha ormai poco da dire come contenuti tattici, e allora spazio ancora alle grandi giocate individuali. Al 75' Ekuban riceve da Sabelli e al limite dell'area lascia partire un sinistro di rara bellezza e precisione che va a morire all'incrocio dei pali, con Frattali immobile. Dopo cinque goal di meravigliosa fattura, il finale è buono per vedere qualche altro cambio: nel Bari torna in campo dopo l'infortunio Maiello, che rileva Benali (dentro anche Matino per Vicari), mentre nel grifone esce l'acciaccato Sabelli per far posto a Frendrup. Il Bari torna a bussare al minuto 84' con la conclusione mancina di Ricci da posizione defilata (alta); sul capovolgimento di fronte Puscas fa fuori Zuzek e Maiello ma tara male il mirino col sinistro.
Gloria per Cheddira
La serata dei goal da antologia, in una partita dal sapore di amichevole, vede un lampo di gloria anche per Cheddira al minuto 87': Esposito recupera su Vogliamo e verticalizza per l'italo-marocchino, che dal limite apre il piattone a giro e fredda Martinez per il 3-3 che fa 17 in campionato e mette un timbro di garanzia su una sfida assai divertente al Ferraris. Nel finale Gilardino concede un po' di spazio al terzo portiere Agostino (per Martinez) e al senatore Criscito, che sostituisce Gudmundsson.
Sigillo di Criscito
Sembra finita qui, ma c'è ancora tempo e spazio per un ultimo sussulto: al 94' Maiello trattiene ingenuamente Badelj in area, per il signor Rutella è rigore. Criscito si presenta dal dischetto e col mancino spiazza Frattali per il 4-3 definitivo.
38a g. Serie BKT: Genoa-Bari 4-3
Marcatori: 12'pt Sabelli (G), Esposito (B), 34'pt Gudmundsson (G), 23'st Benedetti (B), 30'st Ekuban (G), 41'st Cheddira (B), 50'st rig. Criscito (G)
Genoa (4-3-1-2): Martinez (47'st Agostino), Sabelli (33'st Frendrup), Dragusin, Strootman, Coda (20'st Ekuban), Gudmundsson (47st Criscito), Vogliacco, Salcedo (20'st Puscas), Jagiello, Hefti, Badelj (c)
A disp.: Semper, Aramu, Sturaro, Ilsanker, Yalcin, Boci, Tourè
All. A. Gilardino
Bari (4-3-3): Frattali, Dorval (21'st Cheddira), Zuzek, Vicari (36'st Matino), Ricci, Mallamo (1'st Molina), Benali (32'st Maiello), Benedetti, Esposito, Antenucci (c) (21'st Cheddira), Scheidler
A disp.: Caprile, Sarri, Di Cesare, Morachioli, Mazzotta, Bosisio, Bellomo
All. M. Mignani
Arbitro: Sig. Daniele Rutella (Enna); assistenti: Sig. Christian Rossi (La Spezia) e Sig. Dario Garzelli (Livorno). Quarto Ufficiale: Sig. Claudio Petrella (Viterbo). VAR: Antonio Di Martino (Teramo), AVAR: Francesco Meraviglia (Pistoia)
Ammoniti: Mallamo (B), Scheidler (B), Strootman (G), Botta (B), Cheddira (B)
Angoli: 7-2
Rec.: 2'pt; 5'st
Note: prima del via osservato un minuto di raccoglimento per onorare la memoria delle vittime dell'alluvione occorsa nella Regione Emilia-Romagna.
Stadio 'Luigi Ferraris', Genova; nuvoloso, 18°C, terreno in buone condizioni; circa 33.000 (603 tifosi ospiti)