Calcio
SSC Bari, Aramu: «Riportiamo entusiasmo al San Nicola. Trattativa? Trovata subito la quadra»
L’attaccante: «Adesso possiamo permetterci pochi passi falsi. Con Marino stiamo lavorando bene»
Bari - mercoledì 18 ottobre 2023
13.21
Vita nuova in casa SSC Bari. Sabato al San Nicola arriverà il Modena, per tenere a battesimo la prima formazione biancorossa allenata da Pasquale Marino, subentrato all'esonerato Michele Mignani.
Ne ha parlato Mattia Aramu, attaccante dei galletti intervenuto nella conferenza stampa di metà settimana: «Abbiamo cambiato allenatore, da adesso in avanti ci possiamo permettere pochi passi falsi. Iniziamo a fare qualche vittoria per migliorare la classifica. I riflettori addosso? Sono piacevoli. In una piazza del genere è giusto dimostrare il proprio valore; io e tanti altri vogliamo fare solo il bene del Bari per portarlo in alto».
Su Marino e su quello che ha portato nel gruppo biancorosso, Aramu aggiunge: «Il mister ha allenato grandi campioni nel mio ruolo, sa perfettamente far venire fuori le caratteristiche proprie di quella posizione. Io mi sono messo a disposizione del mister come ho sempre fatto, spero di ripagare la fiducia sul campo. Abbiamo lavorato molto sulla testa e sull'intensità; non c'è cura migliore di portare a casa il risultato per sbloccarti mentalmente. Il mister ci sta facendo lavorare bene, dobbiamo mettere solo in pratica quello che stiamo facendo in allenamento. Siamo pronti. Spero di riproporre in partita ciò che stiamo facendo in allenamento. Ce la stiamo mettendo tutta per capire come il mister gestisce la fase offensiva; ci stiamo trovando bene, ma è ovvio che in partita ci sono dinamiche tutte diverse, dovremo essere bravi a volgerle a nostro favore fino al 90'».
Sulla trattativa che lo ha portato al Bari nelle ultime ore del calciomercato estivo, l'attaccante smentisce la versione (proposta anche dal diesse Polito) che parlava di complicazioni: «È stata una trattativa non semplice», spiega Aramu, il quale precisa che «Si è fatto tutto all'ultimo, quando mi è arrivata la chiamata del direttore. Insieme al mio procuratore non ci abbiamo pensato un attimo ad accettare il Bari. Ho letto che non si riusciva a trovare la quadra, ma niente di vero: appena mi è arrivata la proposta del Bari c'è stata subito voglia di venire qui. È una piazza incredibile, mi piacciono queste sfide. La trattativa è stata all'ultimo, ma quando si è concretizzata è stato tutto più rapido; ci abbiamo messo poco a sistemare i dettagli», conclude Aramu.
Guardando al recente passato, e parlando della sua posizione in campo, Aramu analizza: «Le partite non sono andare come volevamo, quindi è ovvio che ognuno di noi poteva fare di più. Quello che è stato lo abbiamo archiviato, ora ci sono tante altre partite e spero di dare il mio contributo. Sulla posizione in campo sono sempre stato uno che ricerca gli spazi liberi, cerco sempre di trovarmi dove posso esprimermi meglio. Il ruolo è solo un posizionamento, il campo ha dinamiche sue e devi essere bravo a trovare la posizione che ti permetta di far male agli avversari».
Ancora sulla sua evoluzione tattica in carriera, Aramu racconta: «Ho fatto il trequartista, l'esterno e la seconda punta, e mi sono trovato bene dappertutto. A Venezia giocavamo con un modulo un po' "strano", io giocavo con un attaccante più un ala. Molti non capivano quel modulo, ma noi eravamo entrati nel meccanismo e lo sapevamo applicare a memoria. A Genova ho fatto l'esterno a destra nel 4-3-3 di Gilardino, ma poi sta a te trovare la posizione. Ogni partita è a sé, il giocatore in campo deve trovare la posizione in campo per far male agli avversari».
Sabato sarà un banco di prova decisivo, per riaccendere la fiammella della passione in uno stadio San Nicola deluso e arrabbiato dopo le ultime, insufficienti, prestazioni casalinghe. «Abbiamo bisogno della vittoria in casa, l'entusiasmo della città è importante per noi - la carica di Aramu. I tifosi ci sostengono, giocare in casa è un vantaggio; dobbiamo trasformare il San Nicola nel nostro fortino. I punti in casa ti fanno lottare per le prime posizioni. Portare 50mila spettatori è un grande aiuto; quando l'anno scorso siamo venuti qui a giocare col Genoa non è stato facile trovare il coraggio di venire a fare la partita in uno stadio del genere. Dobbiamo essere bravi a riportare l'entusiasmo dell'anno scorso, ripagandolo con prestazioni importanti».
Aramu specialista dei calci piazzati, una prerogativa che sarebbe molto utile al Bari nel suo campionato: «Mi alleno molto con le punizioni, è una delle mie caratteristiche - conferma Aramu. Preferisco allenarmi nelle cose in cui posso fare di più, spero di riuscire il prima possibile a fare un goal importante su punizione».
Guardando indietro alla sua carriera, l'attaccante biancorosso racconta: «A Venezia ho fatto tre anni molto positivi, poi a Genova fino all'infortunio di febbraio ho giocato tutte le partite. L'infortunio ha compromesso la stagione, anche se abbiamo vinto il campionato ed è andato tutto bene. Le cambio di modulo col Genoa non sono riuscito più a trovar spazio; era un 3-5-2 che non esaltava le mie caratteristiche. Tranne quell'intoppo dell'infortunio, però, il percorso è sempre stato lineare, ho sempre trovato il modo giusto di stare in campo. Quest'anno è una bella sfida, una grande responsabilità; sono felicissimo di far parte di una città come Bari per cercare di portarla in alto. Darò il massimo, spero di riuscirci con i numeri ma l'atteggiamento sarà fondamentale per tutti. Dando il massimo, i risultati si ottengono».
Ne ha parlato Mattia Aramu, attaccante dei galletti intervenuto nella conferenza stampa di metà settimana: «Abbiamo cambiato allenatore, da adesso in avanti ci possiamo permettere pochi passi falsi. Iniziamo a fare qualche vittoria per migliorare la classifica. I riflettori addosso? Sono piacevoli. In una piazza del genere è giusto dimostrare il proprio valore; io e tanti altri vogliamo fare solo il bene del Bari per portarlo in alto».
Su Marino e su quello che ha portato nel gruppo biancorosso, Aramu aggiunge: «Il mister ha allenato grandi campioni nel mio ruolo, sa perfettamente far venire fuori le caratteristiche proprie di quella posizione. Io mi sono messo a disposizione del mister come ho sempre fatto, spero di ripagare la fiducia sul campo. Abbiamo lavorato molto sulla testa e sull'intensità; non c'è cura migliore di portare a casa il risultato per sbloccarti mentalmente. Il mister ci sta facendo lavorare bene, dobbiamo mettere solo in pratica quello che stiamo facendo in allenamento. Siamo pronti. Spero di riproporre in partita ciò che stiamo facendo in allenamento. Ce la stiamo mettendo tutta per capire come il mister gestisce la fase offensiva; ci stiamo trovando bene, ma è ovvio che in partita ci sono dinamiche tutte diverse, dovremo essere bravi a volgerle a nostro favore fino al 90'».
Sulla trattativa che lo ha portato al Bari nelle ultime ore del calciomercato estivo, l'attaccante smentisce la versione (proposta anche dal diesse Polito) che parlava di complicazioni: «È stata una trattativa non semplice», spiega Aramu, il quale precisa che «Si è fatto tutto all'ultimo, quando mi è arrivata la chiamata del direttore. Insieme al mio procuratore non ci abbiamo pensato un attimo ad accettare il Bari. Ho letto che non si riusciva a trovare la quadra, ma niente di vero: appena mi è arrivata la proposta del Bari c'è stata subito voglia di venire qui. È una piazza incredibile, mi piacciono queste sfide. La trattativa è stata all'ultimo, ma quando si è concretizzata è stato tutto più rapido; ci abbiamo messo poco a sistemare i dettagli», conclude Aramu.
Guardando al recente passato, e parlando della sua posizione in campo, Aramu analizza: «Le partite non sono andare come volevamo, quindi è ovvio che ognuno di noi poteva fare di più. Quello che è stato lo abbiamo archiviato, ora ci sono tante altre partite e spero di dare il mio contributo. Sulla posizione in campo sono sempre stato uno che ricerca gli spazi liberi, cerco sempre di trovarmi dove posso esprimermi meglio. Il ruolo è solo un posizionamento, il campo ha dinamiche sue e devi essere bravo a trovare la posizione che ti permetta di far male agli avversari».
Ancora sulla sua evoluzione tattica in carriera, Aramu racconta: «Ho fatto il trequartista, l'esterno e la seconda punta, e mi sono trovato bene dappertutto. A Venezia giocavamo con un modulo un po' "strano", io giocavo con un attaccante più un ala. Molti non capivano quel modulo, ma noi eravamo entrati nel meccanismo e lo sapevamo applicare a memoria. A Genova ho fatto l'esterno a destra nel 4-3-3 di Gilardino, ma poi sta a te trovare la posizione. Ogni partita è a sé, il giocatore in campo deve trovare la posizione in campo per far male agli avversari».
Sabato sarà un banco di prova decisivo, per riaccendere la fiammella della passione in uno stadio San Nicola deluso e arrabbiato dopo le ultime, insufficienti, prestazioni casalinghe. «Abbiamo bisogno della vittoria in casa, l'entusiasmo della città è importante per noi - la carica di Aramu. I tifosi ci sostengono, giocare in casa è un vantaggio; dobbiamo trasformare il San Nicola nel nostro fortino. I punti in casa ti fanno lottare per le prime posizioni. Portare 50mila spettatori è un grande aiuto; quando l'anno scorso siamo venuti qui a giocare col Genoa non è stato facile trovare il coraggio di venire a fare la partita in uno stadio del genere. Dobbiamo essere bravi a riportare l'entusiasmo dell'anno scorso, ripagandolo con prestazioni importanti».
Aramu specialista dei calci piazzati, una prerogativa che sarebbe molto utile al Bari nel suo campionato: «Mi alleno molto con le punizioni, è una delle mie caratteristiche - conferma Aramu. Preferisco allenarmi nelle cose in cui posso fare di più, spero di riuscire il prima possibile a fare un goal importante su punizione».
Guardando indietro alla sua carriera, l'attaccante biancorosso racconta: «A Venezia ho fatto tre anni molto positivi, poi a Genova fino all'infortunio di febbraio ho giocato tutte le partite. L'infortunio ha compromesso la stagione, anche se abbiamo vinto il campionato ed è andato tutto bene. Le cambio di modulo col Genoa non sono riuscito più a trovar spazio; era un 3-5-2 che non esaltava le mie caratteristiche. Tranne quell'intoppo dell'infortunio, però, il percorso è sempre stato lineare, ho sempre trovato il modo giusto di stare in campo. Quest'anno è una bella sfida, una grande responsabilità; sono felicissimo di far parte di una città come Bari per cercare di portarla in alto. Darò il massimo, spero di riuscirci con i numeri ma l'atteggiamento sarà fondamentale per tutti. Dando il massimo, i risultati si ottengono».