Calcio
SSC Bari, Aurelio De Laurentiis: «Prima del 2028 non cedo». Decaro: «Subito passaggio di proprietà»
Il patron: «Senza di noi la società fallirà». Il sindaco: «Sembra l’imitazione di se stesso. Basta umiliazioni»
Bari - mercoledì 22 maggio 2024
21.18
Ancora bufera sulla SSC Bari, alla vigilia del ritorno playout che deciderà se i biancorossi riusciranno a salvarsi per il rotto della cuffia, o se cederanno alla Ternana e torneranno in serie C.
Ad alimentare di nuovo la polemica è stato il patron Aurelio De Laurentiis, che intervenendo in Senato ha parlato oggi pomeriggio proprio del destino del club biancorosso. «Al City Group - ha detto ADL parlando della multiproprietà - è stato concesso addirittura di stare nello stesso campionato; a noi è stato detto che non è possibile. Cosa farà quella società calcistica dopo che la famiglia De Laurentiis si sarà stancata e ne sarà uscita nel 2028, perché prima non se ne parla, se non viene modificata la legge. Probabilmente, sarà destinata a rimanere dov'è o a fallire, a meno che ci siano dei gruppi, stranieri o italiani, che possano intervenire poderosamente».
Parole che sono diventate virali sui social tra i tifosi biancorossi, tant'è che sulla vicenda è intervenuto il sindaco Antonio Decaro, che stavolta tuona contro la proprietà della SSC Bari: «Talvolta le parole di Aurelio De Laurentiis sono così fuori tempo e fuori luogo che ci si chiede se a parlare sia lui o il suo imitatore Max Giusti - commenta così il sindaco. Alla vigilia di una partita che chiamare delicata è un eufemismo, ragiona (anzi, sragiona) evocando scenari futuri come il fallimento del Bari calcio o la condanna a rimanere in un campionato minore fino al 2028. Abbiamo chiesto, in passato, le scuse di Aurelio De Laurentiis. Questa volta non basteranno. Ci aspettiamo che la Filmauro provveda immediatamente, qualunque sia l'esito della partita di domani, a intavolare serie trattative per non rimandare un passaggio di proprietà che sembra ormai l'unica via d'uscita da una situazione diventata ingestibile, sotto tutti i punti di vista. Quanto a noi tifosi baresi, preferiamo fallire di nuovo che essere costantemente umiliati da un proprietario che ha dimostrato di non amare questa squadra e questa città. Forza Bari, sempre».
Ad alimentare di nuovo la polemica è stato il patron Aurelio De Laurentiis, che intervenendo in Senato ha parlato oggi pomeriggio proprio del destino del club biancorosso. «Al City Group - ha detto ADL parlando della multiproprietà - è stato concesso addirittura di stare nello stesso campionato; a noi è stato detto che non è possibile. Cosa farà quella società calcistica dopo che la famiglia De Laurentiis si sarà stancata e ne sarà uscita nel 2028, perché prima non se ne parla, se non viene modificata la legge. Probabilmente, sarà destinata a rimanere dov'è o a fallire, a meno che ci siano dei gruppi, stranieri o italiani, che possano intervenire poderosamente».
Parole che sono diventate virali sui social tra i tifosi biancorossi, tant'è che sulla vicenda è intervenuto il sindaco Antonio Decaro, che stavolta tuona contro la proprietà della SSC Bari: «Talvolta le parole di Aurelio De Laurentiis sono così fuori tempo e fuori luogo che ci si chiede se a parlare sia lui o il suo imitatore Max Giusti - commenta così il sindaco. Alla vigilia di una partita che chiamare delicata è un eufemismo, ragiona (anzi, sragiona) evocando scenari futuri come il fallimento del Bari calcio o la condanna a rimanere in un campionato minore fino al 2028. Abbiamo chiesto, in passato, le scuse di Aurelio De Laurentiis. Questa volta non basteranno. Ci aspettiamo che la Filmauro provveda immediatamente, qualunque sia l'esito della partita di domani, a intavolare serie trattative per non rimandare un passaggio di proprietà che sembra ormai l'unica via d'uscita da una situazione diventata ingestibile, sotto tutti i punti di vista. Quanto a noi tifosi baresi, preferiamo fallire di nuovo che essere costantemente umiliati da un proprietario che ha dimostrato di non amare questa squadra e questa città. Forza Bari, sempre».