Calcio
SSC Bari, avanti con Cornacchini e Scala. De Laurentiis: «Per la Serie C investiremo tanto»
L'investitura del presidente per il mister: «Dimostrerà di avere le "palle quadrate". Prossimo obiettivo? Settore giovanile»
Bari - giovedì 16 maggio 2019
13.20
«Sono contento di confermare Cornacchini e Scala, con tutto lo staff tecnico. Questa riconferma avviene dopo una bella promozione. Il mister ha iniziato con noi in corsa, si è trovato a Roma con i primi giocatori a gestire una squadra che doveva giocare immediatamente; ci sono state grandi difficoltà. Cornacchini è stato bravo ad accumulare un gran numero di vittorie e non era scontato. Alla fine di quest'anno abbiamo deciso di confermarlo anche per l'aspetto umano. Ha tenuto tutti insieme con saggezza». Sceglie queste parole il presidente della SSC Bari Luigi De Laurentiis per annunciare il rinnovo del contratto con l'allenatore Giovanni Cornacchini e il club manager Matteo Scala, che guideranno il Bari anche in Serie C.
«Non voglio parlare di cifre, abbiamo deciso di investire molto per l'anno prossimo - l'annuncio di De Laurentiis. Vogliamo essere protagonisti, ma pur investendo parecchio non c'è garanzia di promozione. Altre squadre sono rimaste più di un anno in C. Insieme a Scala e Cornacchini esamineremo la rosa e affronteremo il mercato. La vogliamo fare da protagonisti. Il progetto lo dobbiamo definire, la nostra ambizione è la Serie B. Questo Bari cambierà, quanto non so dirlo con precisione».
«Ringrazio il presidente per la fiducia - dice Cornacchini. La stagione sarà complicata come lo è stata questa. C'è stato un lavoro importante dei miei collaboratori che mi sono stati vicini nelle difficoltà. Partiamo con entusiasmo, le critiche sono all'ordine del giorno ma stimolanti. Sono convinto che si possa fare un grande campionato». Ringraziamenti a cui si aggiunge anche Scala, che continua: «Qui vorrebbero venire tutti a lavorare, per me è motivo di orgoglio e mi riempie di responsabilità. Spero di non deludere la fiducia. Una società nuova, giovane, snella ed efficace ha portato risultati logistici e sportivi. Questo è merito di tutti ed è motivo di orgoglio».
Una scelta, quella di Cornacchini, che forse non ha convinto fino in fondo la tifoseria, mai del tutto innamorata del mister. «Partendo da zero sono andato ad ascoltare tutte le voci per comprendere la piazza - dice De Laurentiis. Poi bisogna mettere da parte questa lettura altrimenti si cerca di correggere problemi che invece devono essere risolti internamente. La nostra mission è migliorare l'aspetto tecnico-sportivo della squadra. Non si vede l'ora di criticare, questo è umano. Ben venga che si creino i dibattiti. Il mister dovrà dimostrare di avere le "palle quadrate" nel prossimo campionato. A Cornacchini e Scala abbiamo chiesto il massimo impegno». «La società è forte anche perché non va dietro al pensiero della gente - continua Cornacchini. Al bel gioco ci si può arrivare con la qualità dei calciatori. Era fondamentale il risultato quest'anno; per giocare meglio ci vuole del tempo. Partendo prima probabilmente si giocherà meglio. Vado avanti per la mia strada, sono serio e ho idee ben precise. La critica mi esalta, mi dà la possibilità di reagire in maniera giusta. Alla società non ho chiesto niente perché qui si sa come fare calcio».
Sul problema degli arbitraggi che ha contraddistinto tutta la stagione e soprattutto l'esordio in poule scudetto contro il Picerno, Scala dice: «Il Bari non è stato trattato come avrebbe meritato per storia e blasone. La società non ha voluto fare polemiche sui torti subiti, non vogliamo dare alibi. Abbiamo lavorato duramente, siamo arrivati alla fine e dopo 34 partite puoi anche essere più forte dei torti. Nella poule scudetto, invece, gli errori possono pesare. Il nostro obiettivo è vincere e dimostrare a tutti di essere più forti. Domenica l'abbiamo dimostrato, le favole raccontate sono state ampiamente smascherate». «Ci siamo lamentati con Sibilia, che si è impegnato ad assicurarsi della qualità degli arbitri - prosegue il presidente. Nell'ultima partita siamo stati penalizzati, brucia ed è palese. Non è stato abbastanza sottolineato dai giornali, ma noi ne abbiamo sempre parlato con i diretti interessati».
Obiettivo numero uno per il prossimo futuro già fissato: «Il primo impegno sono le giovanili, un percorso da costruire positivamente per rendere il territorio eccellenza - spiega DeLa. Ippedico sarà capofila di questo progetto con le giovanili, via via andremo a costruire le altre categoria. Il calcio femminile mi sta a cuore, mi piace coccolare le tifose donne. È un'area importante, valutiamo. Insieme all'avvocato Menichini stiamo pensando a quali risorse umane inserire. Noi vogliamo essere conservativi, ognuno deve lavorare per quattro, me compreso. Vogliamo tenere bassi i costi per investire nei calciatori».
Un anno con numeri importanti quello appena trascorso. In Serie C sarà la stagione del consolidamento? «Siamo felici di quanto il Bari sia stato supportato da tanti tifosi - il mantra del presidente. Ripartire dalla D non è stato facile per una piazza del genere, il bilancio è positivo. La piazza ha risposto bene, tanti sponsor locali ci hanno seguiti. Hanno capito tutti che questo è un brand importante, Bari ha 1 milione 100mila tifosi sparsi in tutta Italia, che ha attratto anche sponsor nazionali. In futuro mi aspetto solo di crescere e che cresca anche la partecipazione. L'anno prossimo in C saranno presenti squadre importanti, e questo ci darà ancora più visibilità. Sarà una C più. Un'altra motivazione per costruire una grande squadra. Non sarebbe stato possibile costruire questo Bari così in fretta senza un'esperienza di 15 anni nel calcio. Questa esperienza verrà applicata all'anno prossimo».
Questione stadio, ritiro estivo e mercato: la situazione è in divenire. «Stadio? C'è la delibera, aspettiamo il bando - spiega DeLa. Come il Bari si sta costruendo anche lo stadio avrà degli interventi. Ritiro? Stiamo parlando col Trentino, che è attivamente interessato a ospitare il Bari. Brienza? Siamo in attesa, sarebbe un grande ambasciatore per il futuro». «Intorno al 10 luglio partiremo con le visite mediche - continua Scala. Il mercato sarà in evoluzione. Abbiamo la possibilità di valutare e pianificare. Siamo in fase di valutazione della rosa, partiremo con un gruppo e fino al 31 agosto lavoreremo per migliorare la squadra. Il cambio delle regole ci agevola, questo svincolo ci consente di essere più tranquilli nelle valutazioni. Abbiamo bisogno di gente che venga qui considerando Bari come il Real Madrid. La differenza cercheremo di farla sugli uomini».
«Non voglio parlare di cifre, abbiamo deciso di investire molto per l'anno prossimo - l'annuncio di De Laurentiis. Vogliamo essere protagonisti, ma pur investendo parecchio non c'è garanzia di promozione. Altre squadre sono rimaste più di un anno in C. Insieme a Scala e Cornacchini esamineremo la rosa e affronteremo il mercato. La vogliamo fare da protagonisti. Il progetto lo dobbiamo definire, la nostra ambizione è la Serie B. Questo Bari cambierà, quanto non so dirlo con precisione».
«Ringrazio il presidente per la fiducia - dice Cornacchini. La stagione sarà complicata come lo è stata questa. C'è stato un lavoro importante dei miei collaboratori che mi sono stati vicini nelle difficoltà. Partiamo con entusiasmo, le critiche sono all'ordine del giorno ma stimolanti. Sono convinto che si possa fare un grande campionato». Ringraziamenti a cui si aggiunge anche Scala, che continua: «Qui vorrebbero venire tutti a lavorare, per me è motivo di orgoglio e mi riempie di responsabilità. Spero di non deludere la fiducia. Una società nuova, giovane, snella ed efficace ha portato risultati logistici e sportivi. Questo è merito di tutti ed è motivo di orgoglio».
Una scelta, quella di Cornacchini, che forse non ha convinto fino in fondo la tifoseria, mai del tutto innamorata del mister. «Partendo da zero sono andato ad ascoltare tutte le voci per comprendere la piazza - dice De Laurentiis. Poi bisogna mettere da parte questa lettura altrimenti si cerca di correggere problemi che invece devono essere risolti internamente. La nostra mission è migliorare l'aspetto tecnico-sportivo della squadra. Non si vede l'ora di criticare, questo è umano. Ben venga che si creino i dibattiti. Il mister dovrà dimostrare di avere le "palle quadrate" nel prossimo campionato. A Cornacchini e Scala abbiamo chiesto il massimo impegno». «La società è forte anche perché non va dietro al pensiero della gente - continua Cornacchini. Al bel gioco ci si può arrivare con la qualità dei calciatori. Era fondamentale il risultato quest'anno; per giocare meglio ci vuole del tempo. Partendo prima probabilmente si giocherà meglio. Vado avanti per la mia strada, sono serio e ho idee ben precise. La critica mi esalta, mi dà la possibilità di reagire in maniera giusta. Alla società non ho chiesto niente perché qui si sa come fare calcio».
Sul problema degli arbitraggi che ha contraddistinto tutta la stagione e soprattutto l'esordio in poule scudetto contro il Picerno, Scala dice: «Il Bari non è stato trattato come avrebbe meritato per storia e blasone. La società non ha voluto fare polemiche sui torti subiti, non vogliamo dare alibi. Abbiamo lavorato duramente, siamo arrivati alla fine e dopo 34 partite puoi anche essere più forte dei torti. Nella poule scudetto, invece, gli errori possono pesare. Il nostro obiettivo è vincere e dimostrare a tutti di essere più forti. Domenica l'abbiamo dimostrato, le favole raccontate sono state ampiamente smascherate». «Ci siamo lamentati con Sibilia, che si è impegnato ad assicurarsi della qualità degli arbitri - prosegue il presidente. Nell'ultima partita siamo stati penalizzati, brucia ed è palese. Non è stato abbastanza sottolineato dai giornali, ma noi ne abbiamo sempre parlato con i diretti interessati».
Obiettivo numero uno per il prossimo futuro già fissato: «Il primo impegno sono le giovanili, un percorso da costruire positivamente per rendere il territorio eccellenza - spiega DeLa. Ippedico sarà capofila di questo progetto con le giovanili, via via andremo a costruire le altre categoria. Il calcio femminile mi sta a cuore, mi piace coccolare le tifose donne. È un'area importante, valutiamo. Insieme all'avvocato Menichini stiamo pensando a quali risorse umane inserire. Noi vogliamo essere conservativi, ognuno deve lavorare per quattro, me compreso. Vogliamo tenere bassi i costi per investire nei calciatori».
Un anno con numeri importanti quello appena trascorso. In Serie C sarà la stagione del consolidamento? «Siamo felici di quanto il Bari sia stato supportato da tanti tifosi - il mantra del presidente. Ripartire dalla D non è stato facile per una piazza del genere, il bilancio è positivo. La piazza ha risposto bene, tanti sponsor locali ci hanno seguiti. Hanno capito tutti che questo è un brand importante, Bari ha 1 milione 100mila tifosi sparsi in tutta Italia, che ha attratto anche sponsor nazionali. In futuro mi aspetto solo di crescere e che cresca anche la partecipazione. L'anno prossimo in C saranno presenti squadre importanti, e questo ci darà ancora più visibilità. Sarà una C più. Un'altra motivazione per costruire una grande squadra. Non sarebbe stato possibile costruire questo Bari così in fretta senza un'esperienza di 15 anni nel calcio. Questa esperienza verrà applicata all'anno prossimo».
Questione stadio, ritiro estivo e mercato: la situazione è in divenire. «Stadio? C'è la delibera, aspettiamo il bando - spiega DeLa. Come il Bari si sta costruendo anche lo stadio avrà degli interventi. Ritiro? Stiamo parlando col Trentino, che è attivamente interessato a ospitare il Bari. Brienza? Siamo in attesa, sarebbe un grande ambasciatore per il futuro». «Intorno al 10 luglio partiremo con le visite mediche - continua Scala. Il mercato sarà in evoluzione. Abbiamo la possibilità di valutare e pianificare. Siamo in fase di valutazione della rosa, partiremo con un gruppo e fino al 31 agosto lavoreremo per migliorare la squadra. Il cambio delle regole ci agevola, questo svincolo ci consente di essere più tranquilli nelle valutazioni. Abbiamo bisogno di gente che venga qui considerando Bari come il Real Madrid. La differenza cercheremo di farla sugli uomini».