Calcio
SSC Bari, Celiento: «Finalmente sto bene. Questo gruppo “rischia” di fare qualcosa d’importante»
Il difensore biancorosso: «L’anno scorso mi sentivo impotente, ora mi auguro di stare bene. Profilo basso, concentrazione alta»
Bari - mercoledì 17 novembre 2021
14.57
«Domenica sono tornato dal 1', dopo aver recuperato a inizio stagione dall'infortunio. L'anno scorso ho sofferto abbastanza, ma sono riuscito a recuperare. Per un paio di settimane ho avuto un fastidio che non mi ha fatto essere al 100%, e in questo gruppo gioca chi è al massimo. Ho avuto la mia chance, penso di averla sfruttata». Sorriso a 32 denti per Daniele Celiento, difensore della SSC Bari che domenica contro la Vibonese è finalmente tornato fra i titolari, dopo un lunghissimo infortunio e tante difficoltà.
«Ho recuperato dopo aver sofferto tantissimo; mi sono sentito impotente - racconta Celiento». Archiviata la passata stagione, ho iniziato un percorso con fisioterapisti e dottori, nonché con mister e staff che hanno saputo ascoltare le mie sensazioni. Ho superato questo infortunio, mi sento libero. Sono quasi al 100%, non posso chiedere altro. Mi auguro di stare bene e di essere a disposizione del mister per metterlo sempre in difficoltà.
Un Bari che, in cima alla classifica, guarda le altre dall'alto in basso. Ma Celiento ci va cauto: «È presto per dire chi temere o no. Siamo concentrati solo su di noi, lavoriamo col mister per migliorare e coltivare il nostro potenziale. Non credo a un calo psicologico; gli errori si possono commettere, soprattutto per un gruppo nuovo. C'è sacrificio, si può solo migliorare. Ci troviamo bene, "rischiamo" di fare qualcosa di importante per la piazza».
Il difensore biancorosso ribadisce che questo «È un gruppo importante, chi entra in campo può fare la differenza. Questa è una squadra nuova, errori in partita ci possono state, sono questioni di percorso che vanno migliorate col tempo. Il gruppo è affiatato, tutti si sacrificano. Siamo sulla strada giusta. Il primo posto ce lo stiamo godendo con la giusta mentalità; la classifica ci dice che siamo a +4 non si può non considerarlo, però siamo sempre concentrati sulla partita della domenica. Profilo basso, concentrazione alta».
Contro la Vibonese vittoria "sporca", sofferta, ma assai importante: «L'aspetto principale domenica erano i 3 punti. Dal campo ho avuto la sensazione che la partita fosse sotto controllo, ma noi abbiamo avuto un calo, loro hanno preso coraggio e hanno avuto un paio di occasioni; il calcio può cambiare da un momento all'altro. Ma se prendi i 3 punti in una partita dove hai commesso errori hai comunque la serenità giusta data dai risultati per migliorare».
L'anno scorso, prima dell'infortunio, Celiento era stato fra i migliori di quel Bari finito lontanissimo dal vertice della classifica. L'obiettivo è vincere con la squadra, e magari anche togliersi qualche soddisfazione individuale: «Quando si gioca l'aspetto personale passa in secondo piano. La squadra sta facendo bene, in settimana analizziamo tutto e questo sta dando i suoi frutti. Qui chiunque può fare la differenza: tutti siamo importanti, nessuno è indispensabile. Ho caratteristiche diverse dagli altri, tutti in difesa ci amalgamiamo bene in un reparto completo. Io sono sempre stato un difensore centrale, ma con gli anni sono riuscito anche a fare altri ruoli tra cui il terzino. Dove ha bisogno il mister lì mi faccio trovare. Goal? Al di là delle gioie personali voglio iniziare a vincere. E le cose le stiamo facendo nel modo giusto».
Lodi, poi, arrivano anche per mister Mignani: «Cerco di capire quello che il mister chiede a me e alla squadra, e cerco di metterlo in atto. Il mister è lucido e diretto nello spiegare i suoi concetti, ci risulta semplice capire ciò che vuole», racconta Celiento.
Chiosa finale sulla prossima sfida, il derby di domenica in casa della Fidelis Ansria: «Giocando contro di noi si amplifica tutto. Ad Andria sarà un'altra partita tosta, come tutte in C. Sono in un buon momento, noi teniamo alta la concentrazione per arrivare "inferociti" alla partita», conclude Celiento.
«Ho recuperato dopo aver sofferto tantissimo; mi sono sentito impotente - racconta Celiento». Archiviata la passata stagione, ho iniziato un percorso con fisioterapisti e dottori, nonché con mister e staff che hanno saputo ascoltare le mie sensazioni. Ho superato questo infortunio, mi sento libero. Sono quasi al 100%, non posso chiedere altro. Mi auguro di stare bene e di essere a disposizione del mister per metterlo sempre in difficoltà.
Un Bari che, in cima alla classifica, guarda le altre dall'alto in basso. Ma Celiento ci va cauto: «È presto per dire chi temere o no. Siamo concentrati solo su di noi, lavoriamo col mister per migliorare e coltivare il nostro potenziale. Non credo a un calo psicologico; gli errori si possono commettere, soprattutto per un gruppo nuovo. C'è sacrificio, si può solo migliorare. Ci troviamo bene, "rischiamo" di fare qualcosa di importante per la piazza».
Il difensore biancorosso ribadisce che questo «È un gruppo importante, chi entra in campo può fare la differenza. Questa è una squadra nuova, errori in partita ci possono state, sono questioni di percorso che vanno migliorate col tempo. Il gruppo è affiatato, tutti si sacrificano. Siamo sulla strada giusta. Il primo posto ce lo stiamo godendo con la giusta mentalità; la classifica ci dice che siamo a +4 non si può non considerarlo, però siamo sempre concentrati sulla partita della domenica. Profilo basso, concentrazione alta».
Contro la Vibonese vittoria "sporca", sofferta, ma assai importante: «L'aspetto principale domenica erano i 3 punti. Dal campo ho avuto la sensazione che la partita fosse sotto controllo, ma noi abbiamo avuto un calo, loro hanno preso coraggio e hanno avuto un paio di occasioni; il calcio può cambiare da un momento all'altro. Ma se prendi i 3 punti in una partita dove hai commesso errori hai comunque la serenità giusta data dai risultati per migliorare».
L'anno scorso, prima dell'infortunio, Celiento era stato fra i migliori di quel Bari finito lontanissimo dal vertice della classifica. L'obiettivo è vincere con la squadra, e magari anche togliersi qualche soddisfazione individuale: «Quando si gioca l'aspetto personale passa in secondo piano. La squadra sta facendo bene, in settimana analizziamo tutto e questo sta dando i suoi frutti. Qui chiunque può fare la differenza: tutti siamo importanti, nessuno è indispensabile. Ho caratteristiche diverse dagli altri, tutti in difesa ci amalgamiamo bene in un reparto completo. Io sono sempre stato un difensore centrale, ma con gli anni sono riuscito anche a fare altri ruoli tra cui il terzino. Dove ha bisogno il mister lì mi faccio trovare. Goal? Al di là delle gioie personali voglio iniziare a vincere. E le cose le stiamo facendo nel modo giusto».
Lodi, poi, arrivano anche per mister Mignani: «Cerco di capire quello che il mister chiede a me e alla squadra, e cerco di metterlo in atto. Il mister è lucido e diretto nello spiegare i suoi concetti, ci risulta semplice capire ciò che vuole», racconta Celiento.
Chiosa finale sulla prossima sfida, il derby di domenica in casa della Fidelis Ansria: «Giocando contro di noi si amplifica tutto. Ad Andria sarà un'altra partita tosta, come tutte in C. Sono in un buon momento, noi teniamo alta la concentrazione per arrivare "inferociti" alla partita», conclude Celiento.