Calcio
SSC Bari, De Laurentiis: «In caso di serie A saremo costretti a vendere»
Il presidente biancorosso: «Qui moltiplicatori economici che rendono interessante la piazza»
Bari - giovedì 3 novembre 2022
18.40
Torna a parlare Luigi De Laurentiis, e stavolta lo fa al blog dell'avvocato Luca Favini, che ha ospitato il presidente della SSC Bari per un webinar sul suo canale YouTube. Dopo aver ripercorso le tappe che nel luglio 2018 portarono il sindaco Decaro ad affidare il titolo sportivo ai De Laurentiis, il presidente spiega: «Bari ha grande bacino d'utenza, una fanbase importante, un attaccamento alla squadra non indifferente. Una squadra con all'attivo una storia importante, un bel passato e dei moltiplicatori economici che rendevano interessante la piazza. Siamo saluti sul carro in corsa, abbiamo dovuto mettere in piedi una start up nell'arco di un mese e mezzo».
Sulla questione multiproprietà, invece, DeLa ribadisce la linea della famiglia: «Purtroppo non si può fare molto. Se il Bari dovesse arrivare in serie A dovrei immediatamente vendere la squadra. Ne eravamo coscienti, siamo partiti dalla missione di ricostruire un franchise sportivo, dalla D siamo arrivati alla B in quattro anni: abbiamo ricostruito band awareness, brand Equity, strutture, stadio. Tutte aree che valorizzano la proprietà. Nel momento in cui dovessimo arrivare in serie A, spero nel frattempo di aver trovato l'interesse di un gruppo giusto per consegnare questa squadra in serie A. È un'operazione imprenditoriale, che ha dei suoi rischi: ricostruito il franchise, bisogna saperlo anche vendere. Questo è il lavoro dell'imprenditore».
Sulla questione multiproprietà, invece, DeLa ribadisce la linea della famiglia: «Purtroppo non si può fare molto. Se il Bari dovesse arrivare in serie A dovrei immediatamente vendere la squadra. Ne eravamo coscienti, siamo partiti dalla missione di ricostruire un franchise sportivo, dalla D siamo arrivati alla B in quattro anni: abbiamo ricostruito band awareness, brand Equity, strutture, stadio. Tutte aree che valorizzano la proprietà. Nel momento in cui dovessimo arrivare in serie A, spero nel frattempo di aver trovato l'interesse di un gruppo giusto per consegnare questa squadra in serie A. È un'operazione imprenditoriale, che ha dei suoi rischi: ricostruito il franchise, bisogna saperlo anche vendere. Questo è il lavoro dell'imprenditore».