Calcio
SSC Bari, ecco Kallon: «Qui per rilanciarmi e arrivare più in alto possibile»
L'attaccante si presenta: «Amo fare assist, ma gli allenatori mi dicono di cercare il goal»
Bari - martedì 16 gennaio 2024
14.02
Appena arrivato e subito in campo. Yaya Kallon, attaccante della Sierra Leone che ha rimpolpato i ranghi del Bari nel mercato di gennaio, si è fatto già apprezzare per le sue qualità nella sfida vinta 3-1 dai galletti sulla Ternana al San Nicola.
Il giovane esterno si è presentato così in conferenza stampa «Segnare mi piace, ma fin dalla primavera del Genoa ho sempre cercato di aiutare anche i compagni con gli assist. Tutti i miei allenatori mi hanno detto di cercare anche il goal oltre all'assist, che però a me piace fare. Non si è ancora visto il mio dribbling nell'uno-contro uno, e non si sono visti i miei scatti. Era da tanto che non facevo una partita, spero che nelle prossime riesca con le mie qualità ad aiutare la squadra».
Kallon prosegue raccontando le primissime battute della sua avventura in biancorosso: «Quando sono arrivato c'era un gruppo di ragazzi pronti a fare risultato. Spero di aiutare con le mie qualità, di fare più punti possibile e vincere più partite possibile. Nessuna partita è facile, ma noi siamo pronti a fare più punti possibile nelle prossime tre-quattro partite. Bari mi ha dato un'opportunità, che cercherò di sfruttare al meglio. Voglio portare il Bari dove merita, e cercherò di mostrare ogni giorno che merito di stare a questi livelli, portando il Bari più in alto possibile. Folorunsho e Sogliano? Il direttore non mi ha spinto a venire qui, Michael - quando ha saputo che avevo parlato con Polito e che avevo accettato il Bari - mi ha detto che questa è una piazza bella. Però avevo già deciso di venire qui».
Ancora sulla scelta di venire a Bari, l'attaccante rivela: «Io e il mio procuratore siamo come figlio e padre, abbiamo deciso di venire qui per trovare ancora più motivazioni. Non volevo avere niente di sicuro dal punto di vista contrattuale, sono venuto qui per dimostrare e per portare il Bari più in alto possibile e avere più opportunità. Cerchiamo di stare sempre nelle piazze dove ci troviamo bene, per questo abbiamo deciso di venire qui. Mi sto trovando molto bene, i miei compagni mi hanno accolto benissimo. Ho pranzato anche oggi con gli altri quattro o cinque compagni, mi sono integrato molto bene».
Una vicenda personale molto complessa, quella di Kallon, anche se il calciatore preferisce non entrare nel dettaglio, almeno per il momento. «La mia storia è molto lunga da raccontare - dice. Ho avuto difficoltà a venire in Italia, sono scappato da una situazione molto difficile. Cerco di concentrarmi solo sul calcio, la mia storia la racconterò più tardi. Il mare? Mi fa un bellissimo effetto, c'è anche in Sierra Leone ed è bellissimo. In Italia sono stato in tante città, ma Genova mi piace molto; ci andavo spesso quando avevo il giorno libero a Verona. Mi piacciono le persone e il mare».
Sul ruolo e sull'effetto della piazza di Bari, il giovane attaccante racconta: «Nella mia migliore stagione, in primavera, facevo l'esterno ma l'allenatore mi lasciava libero di venire a prendere la palla, di puntare e di andare in profondità. Mi piace giocare libero, senza niente. Entrare la prima volta al San Nicola è stato molto positivo, tanti tifosi ci seguono. Vedevo la serie B l'anno scorso, e ho visto Bari-Genoa, quest'anno ho visto Samp-Bari. Questa città può aiutarmi a rilanciare, cerchiamo di arrivare insieme più in alto possibile».
E poi, in chiusura, Kallon rivela: «C'è stato un contatto con il Bari già in estate, ho dato la mia disponibilità però nel calcio le decisioni si prendono in due. Ho rifiutato altre squadre estere perché voglio rimanere in Italia. Il Brescia? Non mi ha fatto nessuna offerta».
Il giovane esterno si è presentato così in conferenza stampa «Segnare mi piace, ma fin dalla primavera del Genoa ho sempre cercato di aiutare anche i compagni con gli assist. Tutti i miei allenatori mi hanno detto di cercare anche il goal oltre all'assist, che però a me piace fare. Non si è ancora visto il mio dribbling nell'uno-contro uno, e non si sono visti i miei scatti. Era da tanto che non facevo una partita, spero che nelle prossime riesca con le mie qualità ad aiutare la squadra».
Kallon prosegue raccontando le primissime battute della sua avventura in biancorosso: «Quando sono arrivato c'era un gruppo di ragazzi pronti a fare risultato. Spero di aiutare con le mie qualità, di fare più punti possibile e vincere più partite possibile. Nessuna partita è facile, ma noi siamo pronti a fare più punti possibile nelle prossime tre-quattro partite. Bari mi ha dato un'opportunità, che cercherò di sfruttare al meglio. Voglio portare il Bari dove merita, e cercherò di mostrare ogni giorno che merito di stare a questi livelli, portando il Bari più in alto possibile. Folorunsho e Sogliano? Il direttore non mi ha spinto a venire qui, Michael - quando ha saputo che avevo parlato con Polito e che avevo accettato il Bari - mi ha detto che questa è una piazza bella. Però avevo già deciso di venire qui».
Ancora sulla scelta di venire a Bari, l'attaccante rivela: «Io e il mio procuratore siamo come figlio e padre, abbiamo deciso di venire qui per trovare ancora più motivazioni. Non volevo avere niente di sicuro dal punto di vista contrattuale, sono venuto qui per dimostrare e per portare il Bari più in alto possibile e avere più opportunità. Cerchiamo di stare sempre nelle piazze dove ci troviamo bene, per questo abbiamo deciso di venire qui. Mi sto trovando molto bene, i miei compagni mi hanno accolto benissimo. Ho pranzato anche oggi con gli altri quattro o cinque compagni, mi sono integrato molto bene».
Una vicenda personale molto complessa, quella di Kallon, anche se il calciatore preferisce non entrare nel dettaglio, almeno per il momento. «La mia storia è molto lunga da raccontare - dice. Ho avuto difficoltà a venire in Italia, sono scappato da una situazione molto difficile. Cerco di concentrarmi solo sul calcio, la mia storia la racconterò più tardi. Il mare? Mi fa un bellissimo effetto, c'è anche in Sierra Leone ed è bellissimo. In Italia sono stato in tante città, ma Genova mi piace molto; ci andavo spesso quando avevo il giorno libero a Verona. Mi piacciono le persone e il mare».
Sul ruolo e sull'effetto della piazza di Bari, il giovane attaccante racconta: «Nella mia migliore stagione, in primavera, facevo l'esterno ma l'allenatore mi lasciava libero di venire a prendere la palla, di puntare e di andare in profondità. Mi piace giocare libero, senza niente. Entrare la prima volta al San Nicola è stato molto positivo, tanti tifosi ci seguono. Vedevo la serie B l'anno scorso, e ho visto Bari-Genoa, quest'anno ho visto Samp-Bari. Questa città può aiutarmi a rilanciare, cerchiamo di arrivare insieme più in alto possibile».
E poi, in chiusura, Kallon rivela: «C'è stato un contatto con il Bari già in estate, ho dato la mia disponibilità però nel calcio le decisioni si prendono in due. Ho rifiutato altre squadre estere perché voglio rimanere in Italia. Il Brescia? Non mi ha fatto nessuna offerta».