Calcio
SSC Bari, ecco Romairone: «Parola d'ordine compattezza. Vivarini? Scelte diverse». DeLa: «Budget invariato»
Il nuovo direttore sportivo: «Per l'allenatore abbiamo puntato su un profilo che conoscesse la categoria». Il presidente: «Non ci sarà direttore generale»
Bari - sabato 22 agosto 2020
12.43
«Sono orgoglioso di essere qui. Ho trovato la voglia di tornare nei luoghi che competono a questa realtà, la scelta è stata non riduttiva ma di rimbalzo. Da quando ho smesso di giocare ho cercato situazioni dove poter fare risultati, e qui ho trovato persone pronte a tutto, ho percepito grande forza; da oggi in avanti questa nuova avventura prenderà grande slancio. Mi aspetto di lavorare bene, conosco il calore di questa tifoseria. Dobbiamo dare segnali forti per invogliare società e tifoseria a seguirci ovunque. Questa avventura nasce in queste ore, ci deve essere un'accelerata. Il lavoro fatto negli anni passati è un'ottima base, ora deve essere chiaro che si deve creare una mentalità forte, una compattezza fuori dal campo». Giancarlo Romanirone, nuovo direttore sportivo della SSC Bari, sceglie queste parole per presentarsi alla piazza biancorossa.
Romairone arriva a Bari con l'endorsement del presidente Luigi De Laurentiis: «Sono state settimane in cui abbiamo provato a metabolizzare la sconfitta - dice il numero uno del club biancorosso. Dopo pochi giorni mi sono sentito pronto insieme alla squadra per ripartire; sarà un anno ancora più ambizioso. Ringrazio i tifosi che ci sono stati vicini; il nostro è stato un silenzio di concentrazione, per lavorare in quelle aree importanti per ripartire in maniera forte. Investiremo anche quest'anno quello che è stato investito l'anno scorso. Ringrazio i tifosi che "stressavano" la società, è un segno di attaccamento. Ringrazio Matteo Scala, che ci lascia dopo due anni di lavoro; resterà in famiglia con noi. Ha dedicato giorni e notti di lavoro, insieme a lui siamo arrivati a un passo dal paradiso che ci eravamo prefissati. Oggi arriva un grande professionista come Romairone; ci siamo sentiti per un nuovo programma, ambizioso. Arriva dall'alto, nel Bari porterà la sua esperienza e rispecchia i valori umani del nostro percorso. Stiamo lavorando per poter presentare altri protagonisti della stagione, dai calciatori ad altre figure. Non posso dare nessun annuncio ufficiale. Non arriverà il direttore generale, ci sono io in prima persona e al momento abbiamo le persone necessarie per questo progetto. Siamo dedicati dalla mattina alla sera al Bari, lo abbiamo dimostrato in questi due anni. È stata una scelta che ha avuto bisogno di settimane, ci siamo presi il tempo per comprendere davvero dopo la dura sconfitta. La vicinanza dei tifosi ha riacceso la voglia, e abbiamo valutato con attenzione ciò che era meglio per presentarci bene a un altro anno difficile. Il programma resta invariato, nonostante la crisi di ricavi, faremo un campionato ai primi posti; gli investimenti restano identici».
Da Romairone arriva anche la prima notizia ufficiale della nuova stagione: Vivarini non sarà più il tecnico del Bari. «Ho incontrato Vivarini, ho cercato di capire la sua idea e non ho avuto preconcetti - dice il neo diesse. Ho trovato una persona preparata, ma ho pensato che ci sia bisogno di una svolta. Dopo valutazioni attente, credo che si debba andare in direzioni diverse. In queste ore stiamo attuando i passaggi burocratici. È necessario dare una spinta, per questo sono state fatte scelte diverse. Mi piace assumermi questa responsabilità, la chiarezza è alla base del rapporto».
Al suo posto ci sarà Auteri, in attesa di ufficializzazione: «Credo che questo campionato abbia bisogno di conoscenza delle caratteristiche e delle difficoltà; la ricerca deve essere fatta su questa base - spiega Romairone. Si devono trovare persone che si calino nella parte e che capiscano le potenzialità di società e città. C'è un'idea di cui si parla da giorni; per mentalità e per voglia di emergere crediamo che possa essere la scelta giusta. La rosa sarà di battaglia, forza, mentalità ma anche gioco. La traccia è cercare di formare una squadra centrata sulla categoria e sul miglioramento mentale per affrontare le difficoltà. Con il presidente ci siamo trovati subito; ho accettato con entusiasmo perché voglio ritornare dove ho visto tante belle cose».
Ora c'è da guardare all'immediato futuro, per migliorare una rosa già forte e renderla competitiva per il primo posto: «Daremo una linea tecnica netta, metteremo le persone nelle condizioni migliori. Capiremo le necessità e le richieste del nuovo allenatore. Ci sono valori e calciatori importanti, bisogna capire come ottimizzare le risorse. La società ha interesse a rinforzare una rosa di buon livello; arriveranno calciatori funzionali, l'importante sarà centrare le caratteristiche, far capire a tutti che avventura sta iniziando. Queste percezioni devono arrivare al tecnico e alla squadra; ho vissuto tutte le categorie e ho capito che l'unione fra società, squadra e città è fondamentale. I messaggi devono essere netti, questo sarà il mio primo dovere. Il rispetto del budget è importante, questa società è capace e mette a disposizione risorse. Poi vengono i valori umani e infine gli aspetti tecnici. Sono sempre le persone a fare la differenza».
Ostacolo in vista sarà il massimo di 22 calciatori obbligatorio per ogni rosa. Romairone propone la sua ricetta: «Devo tener conto del patrimonio di questa rosa, e capire con l'allenatore come puntellare. È importante la capacità di adattarsi, capire la mentalità che l'allenatore chiederà alla squadra. Bisogna sacrificarsi tanto; lo chiede la società e la città. La rosa a 22 è una difficoltà in più. L'importante sarà costruire una rosa di valore, in linea di massima è un numero sufficiente; bisognerà spostare qualcuno per prenderne altri. Faremo verifiche con l'allenatore e valuteremo la risposta dei calciatori».
Sulla sua metodologia di lavoro, Romairone aggiunge: «Mi piace stare a contatto con la squadra, bisogna diventare in fretta gruppo per ottenere risultati. Cerco di essere ovunque, mi piace conoscere, guardare le partite. Con Scala ho lavorato in passato al Carpi, il contatto è stato più semplice. Abbiamo parlato degli aspetti organizzativi; per gli aspetti tecnici contano di più le mie sensazioni. Bisogna svoltare e dare un'accelerata. Non bisogna disdegnare nulla, bisogna capire quali sono le risorse migliori per raggiungere il risultato. Non ho preclusioni; la cosa più importante è il risultato di squadra, e in questo senso sarà orientata la mia ricerca. La scelta del mister che faremo sarà sulle sue idee. Faremo delle scelte sulle richieste del nuovo allenatore, e anche i calciatori presenti dovranno adattarsi alle sue richieste».
Una chiosa finale del presidente Luigi De Laurentiis sulla campagna abbonamenti, sull'incognita degli stadi nell'epoca del Covid-19 e sul recupero del logo storico del Bari, il galletto stilizzato: «Non abbiamo idea di come possano riaprire gli stadi. Senza linee guida del ministero non sappiamo come muoverci. Staremo vicini alla tifoseria, troveremo le migliori soluzioni per riempire lo stadio. Galletto storico? Ci stiamo lavorando, vedremo cosa si potrà fare per il vecchio logo del Bari. La storicità del Bari va tutelata».
Romairone arriva a Bari con l'endorsement del presidente Luigi De Laurentiis: «Sono state settimane in cui abbiamo provato a metabolizzare la sconfitta - dice il numero uno del club biancorosso. Dopo pochi giorni mi sono sentito pronto insieme alla squadra per ripartire; sarà un anno ancora più ambizioso. Ringrazio i tifosi che ci sono stati vicini; il nostro è stato un silenzio di concentrazione, per lavorare in quelle aree importanti per ripartire in maniera forte. Investiremo anche quest'anno quello che è stato investito l'anno scorso. Ringrazio i tifosi che "stressavano" la società, è un segno di attaccamento. Ringrazio Matteo Scala, che ci lascia dopo due anni di lavoro; resterà in famiglia con noi. Ha dedicato giorni e notti di lavoro, insieme a lui siamo arrivati a un passo dal paradiso che ci eravamo prefissati. Oggi arriva un grande professionista come Romairone; ci siamo sentiti per un nuovo programma, ambizioso. Arriva dall'alto, nel Bari porterà la sua esperienza e rispecchia i valori umani del nostro percorso. Stiamo lavorando per poter presentare altri protagonisti della stagione, dai calciatori ad altre figure. Non posso dare nessun annuncio ufficiale. Non arriverà il direttore generale, ci sono io in prima persona e al momento abbiamo le persone necessarie per questo progetto. Siamo dedicati dalla mattina alla sera al Bari, lo abbiamo dimostrato in questi due anni. È stata una scelta che ha avuto bisogno di settimane, ci siamo presi il tempo per comprendere davvero dopo la dura sconfitta. La vicinanza dei tifosi ha riacceso la voglia, e abbiamo valutato con attenzione ciò che era meglio per presentarci bene a un altro anno difficile. Il programma resta invariato, nonostante la crisi di ricavi, faremo un campionato ai primi posti; gli investimenti restano identici».
Da Romairone arriva anche la prima notizia ufficiale della nuova stagione: Vivarini non sarà più il tecnico del Bari. «Ho incontrato Vivarini, ho cercato di capire la sua idea e non ho avuto preconcetti - dice il neo diesse. Ho trovato una persona preparata, ma ho pensato che ci sia bisogno di una svolta. Dopo valutazioni attente, credo che si debba andare in direzioni diverse. In queste ore stiamo attuando i passaggi burocratici. È necessario dare una spinta, per questo sono state fatte scelte diverse. Mi piace assumermi questa responsabilità, la chiarezza è alla base del rapporto».
Al suo posto ci sarà Auteri, in attesa di ufficializzazione: «Credo che questo campionato abbia bisogno di conoscenza delle caratteristiche e delle difficoltà; la ricerca deve essere fatta su questa base - spiega Romairone. Si devono trovare persone che si calino nella parte e che capiscano le potenzialità di società e città. C'è un'idea di cui si parla da giorni; per mentalità e per voglia di emergere crediamo che possa essere la scelta giusta. La rosa sarà di battaglia, forza, mentalità ma anche gioco. La traccia è cercare di formare una squadra centrata sulla categoria e sul miglioramento mentale per affrontare le difficoltà. Con il presidente ci siamo trovati subito; ho accettato con entusiasmo perché voglio ritornare dove ho visto tante belle cose».
Ora c'è da guardare all'immediato futuro, per migliorare una rosa già forte e renderla competitiva per il primo posto: «Daremo una linea tecnica netta, metteremo le persone nelle condizioni migliori. Capiremo le necessità e le richieste del nuovo allenatore. Ci sono valori e calciatori importanti, bisogna capire come ottimizzare le risorse. La società ha interesse a rinforzare una rosa di buon livello; arriveranno calciatori funzionali, l'importante sarà centrare le caratteristiche, far capire a tutti che avventura sta iniziando. Queste percezioni devono arrivare al tecnico e alla squadra; ho vissuto tutte le categorie e ho capito che l'unione fra società, squadra e città è fondamentale. I messaggi devono essere netti, questo sarà il mio primo dovere. Il rispetto del budget è importante, questa società è capace e mette a disposizione risorse. Poi vengono i valori umani e infine gli aspetti tecnici. Sono sempre le persone a fare la differenza».
Ostacolo in vista sarà il massimo di 22 calciatori obbligatorio per ogni rosa. Romairone propone la sua ricetta: «Devo tener conto del patrimonio di questa rosa, e capire con l'allenatore come puntellare. È importante la capacità di adattarsi, capire la mentalità che l'allenatore chiederà alla squadra. Bisogna sacrificarsi tanto; lo chiede la società e la città. La rosa a 22 è una difficoltà in più. L'importante sarà costruire una rosa di valore, in linea di massima è un numero sufficiente; bisognerà spostare qualcuno per prenderne altri. Faremo verifiche con l'allenatore e valuteremo la risposta dei calciatori».
Sulla sua metodologia di lavoro, Romairone aggiunge: «Mi piace stare a contatto con la squadra, bisogna diventare in fretta gruppo per ottenere risultati. Cerco di essere ovunque, mi piace conoscere, guardare le partite. Con Scala ho lavorato in passato al Carpi, il contatto è stato più semplice. Abbiamo parlato degli aspetti organizzativi; per gli aspetti tecnici contano di più le mie sensazioni. Bisogna svoltare e dare un'accelerata. Non bisogna disdegnare nulla, bisogna capire quali sono le risorse migliori per raggiungere il risultato. Non ho preclusioni; la cosa più importante è il risultato di squadra, e in questo senso sarà orientata la mia ricerca. La scelta del mister che faremo sarà sulle sue idee. Faremo delle scelte sulle richieste del nuovo allenatore, e anche i calciatori presenti dovranno adattarsi alle sue richieste».
Una chiosa finale del presidente Luigi De Laurentiis sulla campagna abbonamenti, sull'incognita degli stadi nell'epoca del Covid-19 e sul recupero del logo storico del Bari, il galletto stilizzato: «Non abbiamo idea di come possano riaprire gli stadi. Senza linee guida del ministero non sappiamo come muoverci. Staremo vicini alla tifoseria, troveremo le migliori soluzioni per riempire lo stadio. Galletto storico? Ci stiamo lavorando, vedremo cosa si potrà fare per il vecchio logo del Bari. La storicità del Bari va tutelata».