Calcio
SSC Bari, Frattali: «Ad Avellino penalizzati dall’arbitraggio. Abbiamo dimostrato carattere»
Il portiere biancorosso: «Inutile recriminare, bene il punto su un campo difficile. La mia parata più bella? Quella su Bombagi»
Bari - martedì 7 dicembre 2021
16.21
Anche ieri, nella sfida pareggiata 1-1 dal bari ad Avellino, è stato decisivo con un paio di parate super. È un momento di forma strepitosa per Pierluigi Frattali, portiere biancorosso che ha messo le mani sull'ottimo momento dei galletti, capolista della serie C girone C.
«Il portiere è un ruolo delicato, a volte i giudizi vengono modificati dai risultati, dalle parate belle o dagli errori. Il mio obiettivo è essere continuo, le parate a questi livelli le fanno tutti. Lavoro per commettere meno errori possibili, essere concentrato e aiutare la squadra dando tranquillità al reparto», ha detto Frattali in conferenza stampa.
Ad aiutarlo, secondo lui, anche una tenuta difensiva molto solida: «Quest'anno difendiamo bene, il mister lavora molto sulla fase difensiva e ho difensori fortissimi. Così è più facile per me fare bene, soprattutto se hai dei compagni che sbagliano difficilmente le scelte», ha spiegato il numero 1 biancorosso.
Tornando sulla partita di Avellino, il portiere l'ha analizzata così: «C'è rammarico perché fino a 5' dalla fine la stavamo portando a casa. Abbiamo ribattuto colpo su colpo alla loro aggressività, sono orgoglioso. Non mi piace parlare degli arbitri, ma nel caso del nostro rigore la valutazione dell'arbitro è soggettiva, mentre sul goal loro è oggettivo che ci fosse il fuorigioco. Con il Var il rigore sarebbe stato assegnato e il goal sarebbe stato tolto. Se c'è chi deve recriminare siamo noi: Dossena dopo 10" fa un fallo quasi da rosso diretto, ha fatto un intervento da wrestling su Mazzotta ed è stato solo ammonito, alla mezzora andava espulso. Protestare per il goal in fuorigioco non avrebbe avuto senso, avremmo solo rischiato dei cartellini perché il guardalinee non ha avuto dubbi. Mi ha sorpreso però il fatto che mi sia accorto io dalla porta del fuorigioco e non l'assistente che era perfettamente in linea; non c'era decisione più semplice da prendere. La nostra società è forte, si farà rispettare nelle sedi più opportune. Comunque tenere una squadra forte come l'Avellino a 9 punti è sintomo di carattere. Nonostante le qualità della rosa, quest'anno ci siamo calati a livello mentale nella categoria; questo ci fa ben sperare per il futuro».
Ancora sulla sfida del Partenio: «Quando l'avversario è ferito bisogna "ucciderlo", molte volte ci è mancata questa cosa ma ci stiamo lavorando. Però non era semplice, contro una squadra aggressiva; anche lo 0-1 sarebbe stato oro, ci sta abbassarsi un po' nell'ultimo quarto d'ora. Avremmo potuto fare lo 0-2 in contropiede, ma ci sta. Dispiace perché con un po' più di attenzione nostra e del guardalinee avremmo potuto portarla a casa. È comunque un buon punto. Loro possono essere convinti di meritare la vittoria, ma nel calcio contano i risultati e le parole se le porta il vento. Chi vince esulta, chi perde spiega: noi dobbiamo fare in modo di esultare e non spiegare le sconfitte. Siamo stati molto bravi a non prendere goal nei primi 15' e poi a passare noi in vantaggio. Se fossero passati loro in vantaggio, su 90' se ne sarebbero giocati al massimo 20'. Nelle difficoltà reggiamo bene l'urto e ci esaltiamo; abbiamo qualità morali, penso che non ci saranno difficoltà».
Frattali leader in campo e nello spogliatoio, anche se la forza del Bari è il collettivo: «Quest'anno abbiamo un gruppo in cui non c'è bisogno di dare consigli, è tutta gente esperta che sa dove vuole arrivare - l'analisi di Frattali. Siamo un gruppo responsabile e coeso, ognuno è leader di se stesso. Di Cesare è sempre con noi, è il nostro punto di riferimento anche quando non gioca. Speriamo di averlo al più presto con noi».
Riguardando i suoi interventi alla ricerca del più bello e del più difficile, Frattali ha detto: «Le parate di ieri sono "normali", un portiere le deve fare. Se fossi riuscito a deviare del tutto il tiro di Kanoute finito in rete, allora quella sarebbe stata una grande parata. Mi è mancata un po' di fortuna, l'ho solo toccata con lo stinco. La parata più difficile di questi mesi? Quella su Bombagi. Anche quella su Carletti è stata bella, ma lì ho visto la palla partire».
Fin qui un cammino quasi perfetto dei biancorossi, che cercano continuità per raggiungere l'obiettivo della promozione: «Siamo primi, fin qui la stagione è positiva - il giudizio di Frattali. Avere 5 punti sulla seconda è un ottimo risultato, poteva andare peggio. Il percorso è ancora lungo, ma abbiamo messo le fondamenta. Ora dobbiamo essere il più continui possibile, dobbiamo evitare incidenti di percorso come Francavilla e Castellammare. Tecnicamente il direttore ha costruito una squadra forte, dobbiamo mantenere cattiveria agonistica. Penso che marzo sarà il mese fondamentale, ma il girone di ritorno sarà difficile perché abbiamo molte trasferte difficili e tante squadre si chiuderanno contro di noi. Ma se manteniamo l'atteggiamento delle ultime giornate non dobbiamo temere nessuno».
E ora sotto con Taranto e Palermo per chiudere il girone d'andata, prima di affrontare il Potenza nell'ultima del 2021: «Il derby sarà difficile, ci tengono entrambe le tifoserie. Noi giochiamo in casa, avremo una spinta in più. L'obiettivo sono in 3 punti: perché è un derby e perché sarebbe troppo importante andare a Palermo con almeno 5 punti di vantaggio. Anche il Palermo avrà un derby sentito, fare 3 punti potrebbe darci ancora un po' di vantaggio per giocare ancora meglio il nostro calcio. Il Palermo gioca di più a calcio rispetto all'Avellino, che mette solo molto furore agonistico. Ma prima abbiamo il derby, vogliamo vincerlo per i tifosi e per la classifica», ha concluso Frattali.
«Il portiere è un ruolo delicato, a volte i giudizi vengono modificati dai risultati, dalle parate belle o dagli errori. Il mio obiettivo è essere continuo, le parate a questi livelli le fanno tutti. Lavoro per commettere meno errori possibili, essere concentrato e aiutare la squadra dando tranquillità al reparto», ha detto Frattali in conferenza stampa.
Ad aiutarlo, secondo lui, anche una tenuta difensiva molto solida: «Quest'anno difendiamo bene, il mister lavora molto sulla fase difensiva e ho difensori fortissimi. Così è più facile per me fare bene, soprattutto se hai dei compagni che sbagliano difficilmente le scelte», ha spiegato il numero 1 biancorosso.
Tornando sulla partita di Avellino, il portiere l'ha analizzata così: «C'è rammarico perché fino a 5' dalla fine la stavamo portando a casa. Abbiamo ribattuto colpo su colpo alla loro aggressività, sono orgoglioso. Non mi piace parlare degli arbitri, ma nel caso del nostro rigore la valutazione dell'arbitro è soggettiva, mentre sul goal loro è oggettivo che ci fosse il fuorigioco. Con il Var il rigore sarebbe stato assegnato e il goal sarebbe stato tolto. Se c'è chi deve recriminare siamo noi: Dossena dopo 10" fa un fallo quasi da rosso diretto, ha fatto un intervento da wrestling su Mazzotta ed è stato solo ammonito, alla mezzora andava espulso. Protestare per il goal in fuorigioco non avrebbe avuto senso, avremmo solo rischiato dei cartellini perché il guardalinee non ha avuto dubbi. Mi ha sorpreso però il fatto che mi sia accorto io dalla porta del fuorigioco e non l'assistente che era perfettamente in linea; non c'era decisione più semplice da prendere. La nostra società è forte, si farà rispettare nelle sedi più opportune. Comunque tenere una squadra forte come l'Avellino a 9 punti è sintomo di carattere. Nonostante le qualità della rosa, quest'anno ci siamo calati a livello mentale nella categoria; questo ci fa ben sperare per il futuro».
Ancora sulla sfida del Partenio: «Quando l'avversario è ferito bisogna "ucciderlo", molte volte ci è mancata questa cosa ma ci stiamo lavorando. Però non era semplice, contro una squadra aggressiva; anche lo 0-1 sarebbe stato oro, ci sta abbassarsi un po' nell'ultimo quarto d'ora. Avremmo potuto fare lo 0-2 in contropiede, ma ci sta. Dispiace perché con un po' più di attenzione nostra e del guardalinee avremmo potuto portarla a casa. È comunque un buon punto. Loro possono essere convinti di meritare la vittoria, ma nel calcio contano i risultati e le parole se le porta il vento. Chi vince esulta, chi perde spiega: noi dobbiamo fare in modo di esultare e non spiegare le sconfitte. Siamo stati molto bravi a non prendere goal nei primi 15' e poi a passare noi in vantaggio. Se fossero passati loro in vantaggio, su 90' se ne sarebbero giocati al massimo 20'. Nelle difficoltà reggiamo bene l'urto e ci esaltiamo; abbiamo qualità morali, penso che non ci saranno difficoltà».
Frattali leader in campo e nello spogliatoio, anche se la forza del Bari è il collettivo: «Quest'anno abbiamo un gruppo in cui non c'è bisogno di dare consigli, è tutta gente esperta che sa dove vuole arrivare - l'analisi di Frattali. Siamo un gruppo responsabile e coeso, ognuno è leader di se stesso. Di Cesare è sempre con noi, è il nostro punto di riferimento anche quando non gioca. Speriamo di averlo al più presto con noi».
Riguardando i suoi interventi alla ricerca del più bello e del più difficile, Frattali ha detto: «Le parate di ieri sono "normali", un portiere le deve fare. Se fossi riuscito a deviare del tutto il tiro di Kanoute finito in rete, allora quella sarebbe stata una grande parata. Mi è mancata un po' di fortuna, l'ho solo toccata con lo stinco. La parata più difficile di questi mesi? Quella su Bombagi. Anche quella su Carletti è stata bella, ma lì ho visto la palla partire».
Fin qui un cammino quasi perfetto dei biancorossi, che cercano continuità per raggiungere l'obiettivo della promozione: «Siamo primi, fin qui la stagione è positiva - il giudizio di Frattali. Avere 5 punti sulla seconda è un ottimo risultato, poteva andare peggio. Il percorso è ancora lungo, ma abbiamo messo le fondamenta. Ora dobbiamo essere il più continui possibile, dobbiamo evitare incidenti di percorso come Francavilla e Castellammare. Tecnicamente il direttore ha costruito una squadra forte, dobbiamo mantenere cattiveria agonistica. Penso che marzo sarà il mese fondamentale, ma il girone di ritorno sarà difficile perché abbiamo molte trasferte difficili e tante squadre si chiuderanno contro di noi. Ma se manteniamo l'atteggiamento delle ultime giornate non dobbiamo temere nessuno».
E ora sotto con Taranto e Palermo per chiudere il girone d'andata, prima di affrontare il Potenza nell'ultima del 2021: «Il derby sarà difficile, ci tengono entrambe le tifoserie. Noi giochiamo in casa, avremo una spinta in più. L'obiettivo sono in 3 punti: perché è un derby e perché sarebbe troppo importante andare a Palermo con almeno 5 punti di vantaggio. Anche il Palermo avrà un derby sentito, fare 3 punti potrebbe darci ancora un po' di vantaggio per giocare ancora meglio il nostro calcio. Il Palermo gioca di più a calcio rispetto all'Avellino, che mette solo molto furore agonistico. Ma prima abbiamo il derby, vogliamo vincerlo per i tifosi e per la classifica», ha concluso Frattali.