Calcio
SSC Bari, inizia l’Auteri bis: «Gruppo ha ritrovato positività». DeLa: «La B non ce l’ha tolta nessuno»
Il tecnico: «Tutti abbiamo commesso errori in questa stagione, dobbiamo provarci». Il presidente: «Sarà una guerra. Risponderò delle mie responsabilità»
Bari - venerdì 23 aprile 2021
13.31
«La società è sempre presente, ci tenevo a metterci la faccia. Ringrazio Carrera e il suo staff per l'impegno dimostrato fino all'ultima partita. Il calcio è fatto di numeri, che hanno imposto una scelta non facile. Siamo determinati ad arrivare al migliore risultato, questo ci ha portato a voltare pagina». Le parole sono di Luigi De Laurentiis, intervenuto nella conferenza stampa alla viglia di Turris-Bari, partita che farà da sfondo al ritorno di Gaetano Auteri sulla panchina dei biancorossi dopo l'allontanamento di Massimo Carrera e il richiamo del precedente allenatore.
De Laurentiis aggiunge: «Auteri è tornato con voglia di vincere, sa di avere a disposizione una grande squadra. Gli auguro di prepararsi a fare una guerra. Siamo pronti a combattere fino alla fine, nessuno ci ha levato la serie B. Ho fatto questo discorso a mister e calciatori: siamo una squadra importante, chi ci affronta ha paura. Dobbiamo essere lucidi e impostati con un gioco semplice, ai playoff saranno finali all'ultimo sangue. Lotteremo fino alla fine, poi tireremo le somme e risponderò delle mie responsabilità. Rappresentiamo una piazza importantissima, una fede; siamo qui con voglia, determinazione e investimenti».
Il mister racconta i primi giorni del suo periodo "bis" sulla panchina della SSC Bari: «Ho trovato una squadra "pessimista", ma è normale – spiega Auteri. Dopo qualche allenamento è tornata la positività, siamo tornati a fare quello che sapevamo. Ho trovato disponibilità in una squadra che ha qualità. I moduli dipendono dai giocatori che hai a disposizione e da quelli che stanno meglio; giocheremo cercando di fare la partita, con idee creare e non concedere. Probabilmente ripartiremo dal 3-4-3, anche se Antenucci non può stare da solo a fare l'attaccante centrale. Lui, però, è forte, motivato e integro. Io sono responsabile del lavoro, i giocatori devono dare il meglio».
Per ripartire c'è bisogno di capire cosa non è andato nella prima avventura: «Nei miei ultimi sette giorni ci sono state partite indescrivibili come a Teramo, difficilmente si ripeteranno situazioni del genere – l'auspicio di Auteri. In questo lavoro ci sia abitua a delle cose che non si reputano giuste. Nella mia carriera è il quinto richiamo in panchina, forse questo ha un valore statistico e magari qualcuno ha perso il confronto. Comunque questo appartiene al passato. Sono felicissimo di tornare per centrare un traguardo ambito. Nessuno di noi pensa che sarà facile, ma non abbiamo voglia di mollare. La squadra ha grandi qualità tecniche e morali, in tornei da dentro o fuori è importante un po' di buona sorte: sono positivo perché questa è una squadra forte, fatta da uomini perbene e grandi professionisti. Problemi gravi non ce ne sono, abbiamo messo a fuoco alcuni concetti e avremo un'altra faccia».
Insomma, nessuno strappo con lo spogliatoio, a sentire Auteri: «Nel calcio non sempre si possono dire le vere verità. Non sempre ho avuto buoni rapporti con le mie squadre, ma non è stato questo il caso. Se trovo un giocatore indolente posso anche andare allo scontro, ma qui ho sempre avuto un buon rapporto. Questo gruppo lo avevo lasciato affiatato e compatto e l'ho ritrovato con qualche dispersione. Qualcuno aveva lasciato andare il senso di appartenenza; io ho dato una scossa e ho trovato subito terreno fertile. La partecipazione è stata totale, i giocatori non sono stupidi, conoscono la verità e sanno che potremo fare un percorso importante. Abbiamo voglia di tornare a essere la squadra di prima, abbiamo tante armi in vista dei playoff».
Dai passi falsi, quindi, si può solo imparare. Ancora Auteri: «In questa stagione tutti abbiamo commesso qualche errore: di valutazione, di lentezza nella costruzione del gruppo, di impazienza dell'ambiente, di frenesia. La Ternana ha fatto un percorso incredibile, che ha messo pressione all'ambiente. Chi lavora è soggetto a qualche errore, chi sta dietro la scrivania sbaglia meno facilmente. I presupposti ci sono per continuare, ma io non ho mai voluto fare i matrimoni a tutti i costi. Noi ci siamo, abbiamo voglia di arrivare fino in fondo e onorare la maglia».
In vista della gara di domenica a Torre del Greco, il mister analizza: «A due giornate dalla fine le partite sono determinanti per tutti. La Turris è quasi salva, giocano in casa; sarà una partita agonistica, tosta, ma regolare. Si potranno giocare più partite nella partita, non basterà solo essere forti dal punto di vista agonistico, ci vorranno anche altre cose. Conquistare il terzo posto o diventare la migliore quarta: non ci sono molte possibilità, ma abbiamo il dovere di provarci».
Rispetto alla sua ultima esperienza a Bari, mister Auteri avrà due carte in più da giocare: «Mercurio è un 2003, ha qualità importanti ma non bisogna dargli tante responsabilità. Mi ha sorpreso positivamente. Cianci l'ho allenato questa settimana, ma lo conoscevo. Da lui ho avuto conferme: negli ultimi 3 o 4 anni ha espresso le sue tantissime qualità al massimo al 50%, ha bisogno di essere allenato bene ma su lui conto tanto», conclude il tecnico.
De Laurentiis aggiunge: «Auteri è tornato con voglia di vincere, sa di avere a disposizione una grande squadra. Gli auguro di prepararsi a fare una guerra. Siamo pronti a combattere fino alla fine, nessuno ci ha levato la serie B. Ho fatto questo discorso a mister e calciatori: siamo una squadra importante, chi ci affronta ha paura. Dobbiamo essere lucidi e impostati con un gioco semplice, ai playoff saranno finali all'ultimo sangue. Lotteremo fino alla fine, poi tireremo le somme e risponderò delle mie responsabilità. Rappresentiamo una piazza importantissima, una fede; siamo qui con voglia, determinazione e investimenti».
Il mister racconta i primi giorni del suo periodo "bis" sulla panchina della SSC Bari: «Ho trovato una squadra "pessimista", ma è normale – spiega Auteri. Dopo qualche allenamento è tornata la positività, siamo tornati a fare quello che sapevamo. Ho trovato disponibilità in una squadra che ha qualità. I moduli dipendono dai giocatori che hai a disposizione e da quelli che stanno meglio; giocheremo cercando di fare la partita, con idee creare e non concedere. Probabilmente ripartiremo dal 3-4-3, anche se Antenucci non può stare da solo a fare l'attaccante centrale. Lui, però, è forte, motivato e integro. Io sono responsabile del lavoro, i giocatori devono dare il meglio».
Per ripartire c'è bisogno di capire cosa non è andato nella prima avventura: «Nei miei ultimi sette giorni ci sono state partite indescrivibili come a Teramo, difficilmente si ripeteranno situazioni del genere – l'auspicio di Auteri. In questo lavoro ci sia abitua a delle cose che non si reputano giuste. Nella mia carriera è il quinto richiamo in panchina, forse questo ha un valore statistico e magari qualcuno ha perso il confronto. Comunque questo appartiene al passato. Sono felicissimo di tornare per centrare un traguardo ambito. Nessuno di noi pensa che sarà facile, ma non abbiamo voglia di mollare. La squadra ha grandi qualità tecniche e morali, in tornei da dentro o fuori è importante un po' di buona sorte: sono positivo perché questa è una squadra forte, fatta da uomini perbene e grandi professionisti. Problemi gravi non ce ne sono, abbiamo messo a fuoco alcuni concetti e avremo un'altra faccia».
Insomma, nessuno strappo con lo spogliatoio, a sentire Auteri: «Nel calcio non sempre si possono dire le vere verità. Non sempre ho avuto buoni rapporti con le mie squadre, ma non è stato questo il caso. Se trovo un giocatore indolente posso anche andare allo scontro, ma qui ho sempre avuto un buon rapporto. Questo gruppo lo avevo lasciato affiatato e compatto e l'ho ritrovato con qualche dispersione. Qualcuno aveva lasciato andare il senso di appartenenza; io ho dato una scossa e ho trovato subito terreno fertile. La partecipazione è stata totale, i giocatori non sono stupidi, conoscono la verità e sanno che potremo fare un percorso importante. Abbiamo voglia di tornare a essere la squadra di prima, abbiamo tante armi in vista dei playoff».
Dai passi falsi, quindi, si può solo imparare. Ancora Auteri: «In questa stagione tutti abbiamo commesso qualche errore: di valutazione, di lentezza nella costruzione del gruppo, di impazienza dell'ambiente, di frenesia. La Ternana ha fatto un percorso incredibile, che ha messo pressione all'ambiente. Chi lavora è soggetto a qualche errore, chi sta dietro la scrivania sbaglia meno facilmente. I presupposti ci sono per continuare, ma io non ho mai voluto fare i matrimoni a tutti i costi. Noi ci siamo, abbiamo voglia di arrivare fino in fondo e onorare la maglia».
In vista della gara di domenica a Torre del Greco, il mister analizza: «A due giornate dalla fine le partite sono determinanti per tutti. La Turris è quasi salva, giocano in casa; sarà una partita agonistica, tosta, ma regolare. Si potranno giocare più partite nella partita, non basterà solo essere forti dal punto di vista agonistico, ci vorranno anche altre cose. Conquistare il terzo posto o diventare la migliore quarta: non ci sono molte possibilità, ma abbiamo il dovere di provarci».
Rispetto alla sua ultima esperienza a Bari, mister Auteri avrà due carte in più da giocare: «Mercurio è un 2003, ha qualità importanti ma non bisogna dargli tante responsabilità. Mi ha sorpreso positivamente. Cianci l'ho allenato questa settimana, ma lo conoscevo. Da lui ho avuto conferme: negli ultimi 3 o 4 anni ha espresso le sue tantissime qualità al massimo al 50%, ha bisogno di essere allenato bene ma su lui conto tanto», conclude il tecnico.