daniele paponi
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Calcio

SSC Bari, Paponi: «Qui sto bene, è la mia rinascita. Voglio portare la squadra in B»

L’attaccante biancorosso: «Siamo tutti titolari, lavoriamo per sfruttare le occasioni. Ad Avellino andremo per vincere»

Due goal consecutivi in altrettante partite da titolare, che diventano tre con quello realizzato a Messina. Daniele Paponi ha fatto "irruzione" al centro dell'attacco biancorosso, e dopo una stagione molto complicata al Padova ha ritrovato la via della rete per proporsi come un valore aggiunto nella rosa a disposizione di mister Michele Mignani.

«L'anno strato è stato quello passato - spiega Paponi nella conferenza stampa di metà settimana. A Piacenza due anni fa ero capocannoniere del girone, e l'anno prima ancora a Castellammare ho vinto il campionato da top scorer della squadra. Quei cinque mesi del Covid in cui sono stato fermo, alla mia età e con i problemi muscolari di cui ho sempre sofferto, non mi hanno aiutato. L'anno scorso non mi sono mai allenato con continuità, non sono riuscito a entrare nei meccanismi della squadra. A Bari adesso sto bene, spero che sia la mia rinascita e che riesca a raggiungere l'obiettivo finale: riportare la squadra, insieme ai miei compagni, alla serie B».

Paponi-Antenucci, una coppia goal che fa sognare i tifosi biancorossi. Entrambi a segno sia contro la Fidelis Andria che contro il Latina: «Io e Antenucci stiamo facendo bene, ma anche prima si è fatto bene - prosegue Paponi. Tutti sono importantissimi, dobbiamo continuare così. Abbiamo bisogno di tutti, è giusto che chi sta bene giochi. In attacco siamo tutti forti; l'attaccante vive dei momenti in cui tutto gli riesce, poi ci saranno i momenti in cui non riusciranno neanche le cose semplici. Nella squadra forte c'è chi risolve la partita quando il compagno non è al meglio. Siamo tutti di supporto e siamo tutti titolari; dobbiamo solo lavorare per raggiungere l'obiettivo. Non importa chi fa goal, conta solo vincere e rimanere sul pezzo».

Tre vittorie consecutive che hanno dato al Bari il +6 sul Monopoli secondo, ma adesso inizia un dicembre caldissimo: Avellino, Taranto e Palermo saranno le tre "big" del campionato che metteranno alla prova le ambizioni di galletti. «Le squadre che ci stanno sotto, Monopoli, Palermo, Catanzaro e Avellino, non molleranno fino alla fine - la convinzione di Paponi. Hanno avuto dei momenti no, ma sono lì. Questi sei punti e queste vittorie ci danno consapevolezza, ma abbiamo ancora margini di miglioramento. Ora c'è l'Avellino: proveremo a vincere perché solo così puoi fare qualcosa di importante. Bisogna vivere il momento, giochiamo per vincere qualsiasi partita ci capiti. Da oggi prepariamo la partita; la prepariamo con la consapevolezza di affrontare un avversario forte, in un'atmosfera bellissima. Dobbiamo divertirci, possiamo prenderla con un po' più di leggerezza degli altri, ma questo non ci deve togliere ma ci deve dare. Uno scontro diretto non si può non affrontare nel modo giusto. Sono costruiti per vincere, come noi; non credo che la si possa prendere sottogamba, faremo di tutto per portare a casa il risultato».

Tecnica, esperienza, fiuto del goal e pazienza: Daniele Paponi è un leader, e parla come un leader. «Un giocatore deve allenarsi al massimo per fare una prestazione in partita al massimo - il mantra dell'attaccante biancorosso. È giusto che ci sia il contatto fisico per prepararsi alla domenica. Il vero segreto di questo gruppo è che si allena sempre a 2mila all'ora. Ci troviamo bene, stiamo bene insieme. Chi sta in panchina non è mai contento, come non lo ero io, ma questo non vuol dire non rispettare il gruppo. Se non ti alleni bene non puoi cogliere l'occasione. Devi essere sempre sul pezzo, in campo e nella vita. Chi non si allena bene e molla non fa per noi».

Per chiudere, Paponi si concede una battuta: «Portare la squadra a cena? Ho già pagato a Messina, dopo il primo goal; adesso vediamo. Magari la paghiamo insieme io e Mirco, lui ha fatto più goal di me».
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