Calcio
SSC Bari, parla Paponi: «Qui per portare la mia esperienza. Voglio la B»
L’attaccante biancorosso: «Non importa chi fa goal, conta vincere. Da giovane mi è mancata professionalità»
Bari - martedì 12 ottobre 2021
15.11
Pochi minuti giocati, sempre da subentrante, ma già un goal realizzato. Daniele Paponi è arrivato a Bari nell'ultimo giorno di mercato per essere un'alternativa in più nell'attacco di mister Michele Mignani, e fino a ora ha sempre risposto presente. «Spero che al primo goal ne seguano altri. L'importante è che si vincano le partite per arrivare a un obiettivo comune», dice presentandosi in conferenza stampa.
Per lui tanta esperienza in C, dopo gli esordi a Parma: «È il mio quinto anno consecutivo in C, è un campionato difficile in cui ci vuole un gruppo coeso. Sono venuto a giocarmela con serenità; so che ci sono giocatori forti, il mio obiettivo è vincere. Sarebbe bello ripetere la stagione della Juve Stabia, soprattutto perché si è vinto il campionato. Una stagione bellissima, c'era il direttore Polito ed è stata indimenticabile».
Un calciatore che, avendo caratteristiche da bomber d'area di rigore diverse dagli altri compagni d'attacco, può dare molto ai biancorossi. Anche se Paponi punta su un'altra qualità: «Al Bari posso dare la mia esperienza. Al campo ancora mi diverto, ho entusiasmo nel giocare per vincere. Ci saranno momenti in cui uno starà meglio dell'altro, ma bisogna essere sempre sul pezzo perché oggi la partita te la fa vincere uno, domani un altro. Siamo tanti e bravi; la mia esperienza può far capire a tutti quanto è importante essere sempre sul pezzo. Per vincere dobbiamo essere tutti pronti. Quando ci sono giocatori importanti che vanno in panchina ma si allenano bene il livello di tutti sale. Chi gioca sa che non può sbagliare, e questa è una cosa importante da tenere fino alla fine».
Bari cooperativa del goal (già nove calciatori diversi a segno), una caratteristica che permette anche agli attaccanti di giocare più "leggeri": «Il fatto che segnino tanti calciatori è importante, perché non mette il peso sulle spalle di un singolo reparto - spiega Paponi. I goal li suddividiamo fra noi, come la fase difensiva. Non importa chi segna, ma importa solo l'obiettivo: se faccio io due goal ma la partita finisce 2-2 non sono contento. Mi interessa solo vincere e festeggiare con compagni e tifosi».
Un avvio di carriera da baby-boom per Poponi nel Parma. La serie A, l'interesse addirittura del Liverpool, ma poi qualcosa non va nel verso giusto e all'attaccante marchigiano manca il salto di qualità definitivo. «Quando sei giovane non comprendi tante cose - spiega Paponi. Se arrivi presto a determinate categorie puoi lasciar andare la professionalità; sembrava tutto facile, ma non è stato così. Ora mi aspetto di vincere il campionato per arrivare in B l'anno prossimo».
Sulla trattativa che lo ha portato a vestire il biancorosso, Paponi rivela:«Ho sentito Polito l'ultimo giorno di mercato, mi ha annunciato lo scambio con il Padova e mi ha detto di avermi scelto perché sapeva cosa potessi dare come persona nello spogliatoio. Io non ci ho pensato due volte a venire in una piazza così importante; a Padova non è andata bene, anche a causa di molti problemi fisici. Dopo la stagione a Piacenza c'è stato il Covid; ho rifatto la preparazione a Padova e mi sono fatto male alla prima di campionato. Per rientrare velocemente ho forzato e sono arrivati altri infortuni. Quest'anno ho fatto la preparazione, mi sto allenando bene. Mi sento pronto a giocare titolare, poi se saranno 45', 50' o 60' non lo so dire».
Tornando sulla sfida vinta domenica contro la Turris, l'attaccante dei galletti analizza: «Chi viene ad affrontarci lo fa con tanta concentrazione. Quasi tutti i primi tempi saranno difficili, poi con il calo fisiologico una squadra forte come noi può fare la differenza. La Turris ha entusiasmo, gioca bene e dopo il vantaggio si è fatta più difficile. Noi siamo forti e abbiamo qualità, quindi se rimaniamo concentrati sempre la partita può cambiare anche nei 10' finali».
E ora sotto con quattro partite toste e impegnative da qui a fine mese, quando il Bari incontrerà Campobasso (trasferta), Foggia (in casa), Virtus Francavilla (trasferta) e Catanzaro (in casa). Ma per Paponi l'obiettivo è fissato solo per l'impegno più vicino: «Quello che importa ora è la partita a Campobasso. Sarà difficile, vengono da buoni risultati con squadre forti; avranno entusiasmo e vorranno fermare la prima in classifica», conclude il centravanti del Bari.
Per lui tanta esperienza in C, dopo gli esordi a Parma: «È il mio quinto anno consecutivo in C, è un campionato difficile in cui ci vuole un gruppo coeso. Sono venuto a giocarmela con serenità; so che ci sono giocatori forti, il mio obiettivo è vincere. Sarebbe bello ripetere la stagione della Juve Stabia, soprattutto perché si è vinto il campionato. Una stagione bellissima, c'era il direttore Polito ed è stata indimenticabile».
Un calciatore che, avendo caratteristiche da bomber d'area di rigore diverse dagli altri compagni d'attacco, può dare molto ai biancorossi. Anche se Paponi punta su un'altra qualità: «Al Bari posso dare la mia esperienza. Al campo ancora mi diverto, ho entusiasmo nel giocare per vincere. Ci saranno momenti in cui uno starà meglio dell'altro, ma bisogna essere sempre sul pezzo perché oggi la partita te la fa vincere uno, domani un altro. Siamo tanti e bravi; la mia esperienza può far capire a tutti quanto è importante essere sempre sul pezzo. Per vincere dobbiamo essere tutti pronti. Quando ci sono giocatori importanti che vanno in panchina ma si allenano bene il livello di tutti sale. Chi gioca sa che non può sbagliare, e questa è una cosa importante da tenere fino alla fine».
Bari cooperativa del goal (già nove calciatori diversi a segno), una caratteristica che permette anche agli attaccanti di giocare più "leggeri": «Il fatto che segnino tanti calciatori è importante, perché non mette il peso sulle spalle di un singolo reparto - spiega Paponi. I goal li suddividiamo fra noi, come la fase difensiva. Non importa chi segna, ma importa solo l'obiettivo: se faccio io due goal ma la partita finisce 2-2 non sono contento. Mi interessa solo vincere e festeggiare con compagni e tifosi».
Un avvio di carriera da baby-boom per Poponi nel Parma. La serie A, l'interesse addirittura del Liverpool, ma poi qualcosa non va nel verso giusto e all'attaccante marchigiano manca il salto di qualità definitivo. «Quando sei giovane non comprendi tante cose - spiega Paponi. Se arrivi presto a determinate categorie puoi lasciar andare la professionalità; sembrava tutto facile, ma non è stato così. Ora mi aspetto di vincere il campionato per arrivare in B l'anno prossimo».
Sulla trattativa che lo ha portato a vestire il biancorosso, Paponi rivela:«Ho sentito Polito l'ultimo giorno di mercato, mi ha annunciato lo scambio con il Padova e mi ha detto di avermi scelto perché sapeva cosa potessi dare come persona nello spogliatoio. Io non ci ho pensato due volte a venire in una piazza così importante; a Padova non è andata bene, anche a causa di molti problemi fisici. Dopo la stagione a Piacenza c'è stato il Covid; ho rifatto la preparazione a Padova e mi sono fatto male alla prima di campionato. Per rientrare velocemente ho forzato e sono arrivati altri infortuni. Quest'anno ho fatto la preparazione, mi sto allenando bene. Mi sento pronto a giocare titolare, poi se saranno 45', 50' o 60' non lo so dire».
Tornando sulla sfida vinta domenica contro la Turris, l'attaccante dei galletti analizza: «Chi viene ad affrontarci lo fa con tanta concentrazione. Quasi tutti i primi tempi saranno difficili, poi con il calo fisiologico una squadra forte come noi può fare la differenza. La Turris ha entusiasmo, gioca bene e dopo il vantaggio si è fatta più difficile. Noi siamo forti e abbiamo qualità, quindi se rimaniamo concentrati sempre la partita può cambiare anche nei 10' finali».
E ora sotto con quattro partite toste e impegnative da qui a fine mese, quando il Bari incontrerà Campobasso (trasferta), Foggia (in casa), Virtus Francavilla (trasferta) e Catanzaro (in casa). Ma per Paponi l'obiettivo è fissato solo per l'impegno più vicino: «Quello che importa ora è la partita a Campobasso. Sarà difficile, vengono da buoni risultati con squadre forti; avranno entusiasmo e vorranno fermare la prima in classifica», conclude il centravanti del Bari.