Calcio
SSC Bari, parla Polito: «A Francavilla non pervenuti. Col Catanzaro avremo il piglio giusto»
Il Ds: «Torniamo con i piedi per terra, i tifosi sono con noi. Di Cesare? Lo perderemo per un po’. Arbitri? Non siamo fessi»
Bari - martedì 26 ottobre 2021
17.13
«Il Bari non è stato pervenuto contro la Virtus. Può succedere; speriamo che sia successo ora e non succeda più. C'è modo e modo di perdere, noi abbiamo perso male. Uno schiaffone ci fa bene, in vista della partita di sabato contro il Catanzaro da affrontare con il furore agonistico che ci ha contraddistinti nelle dieci partite precedenti». Le parole sono di Ciro Polito, direttore sportivo della SSC Bari, a commento della sconfitta clamorosa per 3-0 dei biancorossi sul campo della Virtus Francavilla.
Polito rivela: «Avevo un brutto presentimento prima della partita. La Virtus si era lamentata molto, non aveva il mister in panchina e c'erano nove indisponibili. Hanno messo in campo tutto quello che avevano, noi non siamo stati pronti. Di quella partita non salvo niente, non riconosco quel Bari. Ogni tanto è utile tornare con i piedi per terra; chi pensava che potessimo fare un campionato da soli sbagliava. È stato un episodio singolo, i nostri beniamini sabato ci daranno una grande risposta».
Il diesse biancorosso ribadisce: «Non voglio alibi, il nostro Bari non è questo. Non ho riconosciuto i miei calciatori, quelli che ho scelto io. La prima cosa che ho detto è stata di non sbagliare l'approccio con una squadra aggressiva, e puntualmente abbiamo sbagliato l'approccio. Un episodio isolato, pensiamo alla prossima gara. Ci sarà anche da soffrire, e ci sarà bisogno di tutti. La gente, con sportività e coerenza, ha accompagnato la squadra con un applauso e non ne ha fatto un dramma. Un segno di maturità. Sabato sarà un Bari di guerrieri, col sangue agli occhi. Non credo che l'entusiasmo ci abbia condizionato, la maggior parte dei tifosi è con noi, poi le critiche fanno parte del gioco. Mi aspetto qualcosa in più da tutti, in questa squadra sono tutti responsabili; qui hanno giocato tutti, la squadra è matura e siamo tutti sulla stessa barca».
Alla ripresa degli allenamenti, Polito ha incontrato di nuovo la squadra: «Lunedì ho detto che non ci possiamo permettere di abbassare la guardia. Il nome non ti fa vincere le partite, serve sempre quel furore che ti fa andare avanti. Domenica siamo scesi in campo solo con il nome, la squadra se n'è accorta. Erano i primi a essere dispiaciuti; questo è l'ultimo giorno che parliamo di quello che è successo a Francavilla. Credo che sia assurdo pensare di essere stati condizionati dalla sconfitta del Catanzaro; può essere che accada inconsciamente, ma non diamo alibi. Pensiamo una partita alla volta, sarebbe troppo semplice fare il campionato da soli».
La Virtus Francavilla ha messo in campo energie in più contro il Bari? Secondo Polito sì: «La sconfitta non è mai preventivatile. Contro il Bari tutti aumentano esponenzialmente le loro forze; onore alla Virtus che ha battuto la capolista. Noi non siamo proprio andati a Francavilla, ma non è un campanello d'allarme. Ora affrontiamo quella che a detta di tutti era la favorita, e lo faremo con il piglio giusto».
E sempre sulla prossima sfida, il diesse aggiunge: «Il Catanzaro è una delle migliori squadre del girone, anche se i pronostici li vedevano volare fin da subito. Sappiamo di incontrare una squadra forte, così come loro sanno di incontrare una squadra forte».
Parlando dei singoli, Polito annuncia cattive notizie: « Di Cesare? Non ci sono belle novità, forse lo perderemo per un po'. Da Di Gennaro mi aspetto tanto, purtroppo ha avuto un infortunio e deve riprendere la condizione per tornare titolare. Scavone ha subito colto l'occasione che gli ho offerto e ha dimostrato chi è: un professionista serio, con i numeri ha portato la gente dalla sua parte. Quando ti manca qualche soluzione puoi forzare la mano, ci sta un po' di stanchezza».
Altro aspetto sottolineato da Polito è quello relativo agli sfavori arbitrali subiti dal Bari in queste prime 11 giornate di campionato: «Non ho mai voluto toccare la questione arbitrale, ma il Bari ha subito almeno otto/nove torti oggettivi, eloquenti. A Francavilla abbiamo meritato di perdere, ma in ogni gara che abbiamo vinto c'è stato un errore. Noi non vogliamo quello che non ci spetta, ma solo quello che ci spetta. Non capisco perché non si possa parlare con gli arbitri; vogliamo rispetto, siamo il Bari e non siamo i "fessi" di turno».
In chiusura, Polito dice: «Sono sempre presente, anche alla città vedere un rappresentante della società fa bene. Non lascerò mai modo a nessuno di rilassarsi e spero che i risultati continuino a venire per riportare il Bari dove merita».
Polito rivela: «Avevo un brutto presentimento prima della partita. La Virtus si era lamentata molto, non aveva il mister in panchina e c'erano nove indisponibili. Hanno messo in campo tutto quello che avevano, noi non siamo stati pronti. Di quella partita non salvo niente, non riconosco quel Bari. Ogni tanto è utile tornare con i piedi per terra; chi pensava che potessimo fare un campionato da soli sbagliava. È stato un episodio singolo, i nostri beniamini sabato ci daranno una grande risposta».
Il diesse biancorosso ribadisce: «Non voglio alibi, il nostro Bari non è questo. Non ho riconosciuto i miei calciatori, quelli che ho scelto io. La prima cosa che ho detto è stata di non sbagliare l'approccio con una squadra aggressiva, e puntualmente abbiamo sbagliato l'approccio. Un episodio isolato, pensiamo alla prossima gara. Ci sarà anche da soffrire, e ci sarà bisogno di tutti. La gente, con sportività e coerenza, ha accompagnato la squadra con un applauso e non ne ha fatto un dramma. Un segno di maturità. Sabato sarà un Bari di guerrieri, col sangue agli occhi. Non credo che l'entusiasmo ci abbia condizionato, la maggior parte dei tifosi è con noi, poi le critiche fanno parte del gioco. Mi aspetto qualcosa in più da tutti, in questa squadra sono tutti responsabili; qui hanno giocato tutti, la squadra è matura e siamo tutti sulla stessa barca».
Alla ripresa degli allenamenti, Polito ha incontrato di nuovo la squadra: «Lunedì ho detto che non ci possiamo permettere di abbassare la guardia. Il nome non ti fa vincere le partite, serve sempre quel furore che ti fa andare avanti. Domenica siamo scesi in campo solo con il nome, la squadra se n'è accorta. Erano i primi a essere dispiaciuti; questo è l'ultimo giorno che parliamo di quello che è successo a Francavilla. Credo che sia assurdo pensare di essere stati condizionati dalla sconfitta del Catanzaro; può essere che accada inconsciamente, ma non diamo alibi. Pensiamo una partita alla volta, sarebbe troppo semplice fare il campionato da soli».
La Virtus Francavilla ha messo in campo energie in più contro il Bari? Secondo Polito sì: «La sconfitta non è mai preventivatile. Contro il Bari tutti aumentano esponenzialmente le loro forze; onore alla Virtus che ha battuto la capolista. Noi non siamo proprio andati a Francavilla, ma non è un campanello d'allarme. Ora affrontiamo quella che a detta di tutti era la favorita, e lo faremo con il piglio giusto».
E sempre sulla prossima sfida, il diesse aggiunge: «Il Catanzaro è una delle migliori squadre del girone, anche se i pronostici li vedevano volare fin da subito. Sappiamo di incontrare una squadra forte, così come loro sanno di incontrare una squadra forte».
Parlando dei singoli, Polito annuncia cattive notizie: « Di Cesare? Non ci sono belle novità, forse lo perderemo per un po'. Da Di Gennaro mi aspetto tanto, purtroppo ha avuto un infortunio e deve riprendere la condizione per tornare titolare. Scavone ha subito colto l'occasione che gli ho offerto e ha dimostrato chi è: un professionista serio, con i numeri ha portato la gente dalla sua parte. Quando ti manca qualche soluzione puoi forzare la mano, ci sta un po' di stanchezza».
Altro aspetto sottolineato da Polito è quello relativo agli sfavori arbitrali subiti dal Bari in queste prime 11 giornate di campionato: «Non ho mai voluto toccare la questione arbitrale, ma il Bari ha subito almeno otto/nove torti oggettivi, eloquenti. A Francavilla abbiamo meritato di perdere, ma in ogni gara che abbiamo vinto c'è stato un errore. Noi non vogliamo quello che non ci spetta, ma solo quello che ci spetta. Non capisco perché non si possa parlare con gli arbitri; vogliamo rispetto, siamo il Bari e non siamo i "fessi" di turno».
In chiusura, Polito dice: «Sono sempre presente, anche alla città vedere un rappresentante della società fa bene. Non lascerò mai modo a nessuno di rilassarsi e spero che i risultati continuino a venire per riportare il Bari dove merita».