Calcio
SSC Bari, parla Polito: «Manca la vittoria, non i risultati. Serve equilibrio»
Il diesse: «Anche senza grandi prestazioni abbiamo preso punti su campi difficili. Mercato? Coglieremo le occasioni»
Bari - mercoledì 30 novembre 2022
20.35
Quattro pareggi e due sconfitte: la vittoria in casa SSC Bari manca da sei partite, e tra tifosi e addetti ai lavori si stanno diffondendo interrogativi pressanti nelle ultime settimane. Ha provato a rispondere Ciro Polito, direttore sportivo biancorosso, nella conferenza stampa di metà settimana.
«Questo Bari ha avuto una partenza oltre ogni aspettativa, quindi ora sembra che stia marciando in modo diverso, negativo - dice Polito. Io dico che nel percorso di una stagione ci sta un calo fisiologico; manca la vittoria, ma i risultati positivi ci sono. Non dobbiamo buttare via tutto; bisogna avere equilibrio, noi all'interno e tutti gli altri, per portare il Bari più lontano possibile. Abbiamo una classifica bellissima, dobbiamo ritrovare brillantezza e spavalderia, però non credo che il Bari sia passando un momento di crisi. A volte i risultati positivi passano inosservati. Non dobbiamo dimenticare che il Como è stato costruito per un campionato di vertice, e un nostro pareggio passa quasi come una sconfitta. Questo non mi piace. Abbiamo steccato qualche primo tempo, ma fa parte di un percorso; dobbiamo sostenere dei ragazzi che fin qui sono stati encomiabili».
Il diesse aggiunge: «Siamo abituati a creare il fuoco, e sembra che io stia qui a gettare acqua sul fuoco. La squadra non vince da sei partite, ma prima ha fatto un percorso elevatissimo e non si può mantenere quel ritmo, altrimenti oggi saremmo con 7/8 punti di vantaggio. Non siamo diventati fenomeni. Chiedo equilibrio. All'inizio non ci conoscevano, l'entusiasmo delle vittorie ci ha portato altro entusiasmo. Gli altri, poi, hanno iniziato a studiarci, noi abbiamo perso un po' di fame e la dobbiamo riprendere. Qualcosa sotto questo aspetto è mancato, si lavorerà per trovare un Bari migliore. Stiamo facendo un campionato di rilievo, tra le neopromosse siamo la migliore. Alla fine avremo la posizione che ci saremo meritati».
Su Zuzek e Scheidler, il direttore sportivo spiega: «In difesa abbiamo trovato un "ragazzino" come Valerio Di Cesare, e non potevo pensare a un'esplosione così. Vicari per me è un giocatore importantissimo, dietro ne ho preso un altro per aumentare la competizione. Tutti hanno giocato, sono soddisfatto. La vittoria manca, ma se ci pensiamo nel primo periodo del campionato subivamo di più, Caprile faceva grandissime parate. A Como abbiamo preso due rigori su cui è meglio soprassedere. Zuzek quando ha giocato ha fatto ottime gare, noi lì dietro tra giovani e più grandi abbiamo vasta scelta. L'allenatore sceglie in base alle caratteristiche degli avversari, il mister a Como ha fatto giocare Terranova che non ha fatto una brutta gara. Scheidler è un caso diverso. È un attaccante, e in avanti noi siamo un po' più sterile ultimamente. Lui è una prima punta, gioca di rifinitura, ha struttura; un goal lo ha fatto, uno gliel'hanno annullato, ha preso una traversa. È un giocatore in crescita, a me piace molto. Analizzando i palloni che tocca, su 10 sono almeno 8 quelli che tornano bene; ovviamente, deve andare a finalizzare, ma è sempre presente. Gli ho detto che deve mettere un po' di "cazzima", ma ci porterà grandi soddisfazioni. Nell'ultima gara ha toccato pochi palloni, anche se perché abbiamo offeso poco. In difesa il mister ha utilizzato tutti i quattro giocatori, sulle fasce Dorval quando è entrato ha dato il suo supporto. La squadra ha fatto dei grandissimi risultati, quelli che hanno giocato hanno sempre risposto presente».
Tornando su Scheidler e sull'investimento fatto in estate per portarlo in biancorosso, la posizione di Polito è chiara: «Il Bari ha investito il giusto, per un attaccante che è costato quanto il solo contratto di un calciatore di serie B. È un investimento, i giocatori vanno aspettati. L'ho scelto e sono sicuro che alla lunga ci darà soddisfazioni. Noi abbiamo il capocannoniere della B, che oggi sta ai mondiali; quando abbiamo preso Scheidler è esploso Cheddira ed è diventato capocannoniere. Fino a ora ha giocato Walid, che con i numeri ha dimostrato con i numeri di essere un grande attaccante. Scheidler deve fare goal, vedremo alla lunga quello che sarà».
Quanto all'imminente finestra di mercato che si aprirà a gennaio, Polito commenta: «Sappiamo che sul mercato di gennaio non è facile trovare giocatori già pronti, anche per inserirsi in un progetto tattico e tecnico. Nel momento in cui ci sarà bisogno di qualcosa, ci faremo trovare pronti; va ricordato che la società chiede sostenibilità, perché negli anni ha investito tanto e ora dobbiamo cercare di riparare un po', come stiamo facendo. La squadra va costruita nel tempo, per soddisfare una piazza che merita una serie A di alto livello. Diamoci del tempo: io avevo dato tre anni, poi siamo partiti fortissimi e sapevo che non sarebbe stato un vantaggio perché a tutti piace sognare. Bisogna avere equilibrio, la squadra ha fatto cose importanti e se ci sarà l'occasione di inserire qualche giocatore per migliorarci e fare un campionato dignitoso lo faremo. Se ci saranno investimenti da fare ne parleremo con la società. Ci sono dei giocatori fuori, pagati e non schierati, ci sono delle scorie della vecchia gestione e del campionato vinto; dobbiamo cercare di gestire. Non staremo lì a dormire, se ci sarà un'occasione la coglieremo al volo. L'anno scorso, in una squadra già completa, abbiamo innestato dei profili che ci hanno aiutati ad arrivare all'obiettivo. Quest'anno l'obiettivo è cercare di assestarci in categoria e formare una squadra con un futuro da serie A. Per prendere dobbiamo smaltire, la lista over è satura. "Aggredire" il mercato di gennaio è difficile: ci vuole il giusto equilibrio, vanno innestati giocatori che possano alzare il livello della squadra».
Parlando di alcuni singoli, il direttore sportivo analizza così: «Ceter? Il suo problema sono sempre stati gli infortuni, ha avuto delle ricadute muscolari. Ora sta bene e ce lo teniamo, vediamo cosa ci può dare. L'altro giorno ha battagliato, speriamo di poterlo utilizzare. Botta? Ha nell'estro la sua qualità, ma la B è un campionato fisico e a volte ha impattato un po'. È capitato che non abbia fatto una prestazione all'altezza del suo nome, ma nell'ultimo periodo è stato decisivo. Con i cinque cambi, chi entra è più importante dei titolari. Salcedo? Da lui pretendo di più. Anche se ha fatto un eurogoal e ci ha fatto vincere a Venezia con un assist meraviglioso, pretendo di più da lui che ha caratteristiche importanti. In fase di possesso gli attaccanti hanno libertà, è più facile vedere Antenucci sulla trequarti che Salcedo. Lui può fare tutto, l'importante è che ci metta anche del suo. Rinnovi? Sui portieri è un discorso diverso, hanno poche possibilità di dimostrare e non giocando rischiano di finire nel dimenticatoio. Abbiamo preso un giovane, a Frattali e Polverino ho chiesto di supportarlo e i ragazzi sono stati impeccabili; li ho messi in tranquillità, abbiamo un ottimo pacchetto portieri e ce lo teniamo stretto. Sugli altri in scadenza, quando sarà il momento prenderà una decisione».
Quanto al mercato in uscita, Polito ci tiene a tranquillizzare tutti: «Cheddira e Caprile sono nel mirino di tantissimi club, tra cui il Napoli. Quello che è sicuro è che finiranno la stagione al Bari, per il mercato ci sarà tempo. Si sono messi in mostra, è normale che abbiano l'attenzione di tanti club».
Sulla prossima sfida, domenica 4 dicembre al San Nicola contro il Pisa, il diesse parla chiaro: «Mi aspetto di vincere. Si può vincere anche senza essere belli, abbiamo ottenuto risultati anche senza essere sempre bellissimi. Il calcio di B dimostra che l'equilibrio è alla base di tutto, ogni domenica ci sono tanti pareggi. Le squadre non vogliono perdere, le partite sono tirate. I dettagli stanno facendo la differenza, dobbiamo cercare di tirarli di nuovo dalla nostra parte. Domenica incontreremo una squadra che ha perso la finale playoff, ha ripreso lo stesso allenatore e dopo una partenza a handicap è tra le più in forma. Noi dobbiamo cercare di dare una soddisfazione ai tifosi con quella vittoria che manca da tanto, ricordandoci che le partite bisogna vincerle anche senza essere bellissimi come tutti vorremmo. Io vorrei vincere anche senza giocare tanto bene. Anche se non abbiamo fatto grandi prestazioni, abbiamo ottenuto grandi risultati su campi difficili; questo è il messaggio che voglio far passare», conclude Polito.
«Questo Bari ha avuto una partenza oltre ogni aspettativa, quindi ora sembra che stia marciando in modo diverso, negativo - dice Polito. Io dico che nel percorso di una stagione ci sta un calo fisiologico; manca la vittoria, ma i risultati positivi ci sono. Non dobbiamo buttare via tutto; bisogna avere equilibrio, noi all'interno e tutti gli altri, per portare il Bari più lontano possibile. Abbiamo una classifica bellissima, dobbiamo ritrovare brillantezza e spavalderia, però non credo che il Bari sia passando un momento di crisi. A volte i risultati positivi passano inosservati. Non dobbiamo dimenticare che il Como è stato costruito per un campionato di vertice, e un nostro pareggio passa quasi come una sconfitta. Questo non mi piace. Abbiamo steccato qualche primo tempo, ma fa parte di un percorso; dobbiamo sostenere dei ragazzi che fin qui sono stati encomiabili».
Il diesse aggiunge: «Siamo abituati a creare il fuoco, e sembra che io stia qui a gettare acqua sul fuoco. La squadra non vince da sei partite, ma prima ha fatto un percorso elevatissimo e non si può mantenere quel ritmo, altrimenti oggi saremmo con 7/8 punti di vantaggio. Non siamo diventati fenomeni. Chiedo equilibrio. All'inizio non ci conoscevano, l'entusiasmo delle vittorie ci ha portato altro entusiasmo. Gli altri, poi, hanno iniziato a studiarci, noi abbiamo perso un po' di fame e la dobbiamo riprendere. Qualcosa sotto questo aspetto è mancato, si lavorerà per trovare un Bari migliore. Stiamo facendo un campionato di rilievo, tra le neopromosse siamo la migliore. Alla fine avremo la posizione che ci saremo meritati».
Su Zuzek e Scheidler, il direttore sportivo spiega: «In difesa abbiamo trovato un "ragazzino" come Valerio Di Cesare, e non potevo pensare a un'esplosione così. Vicari per me è un giocatore importantissimo, dietro ne ho preso un altro per aumentare la competizione. Tutti hanno giocato, sono soddisfatto. La vittoria manca, ma se ci pensiamo nel primo periodo del campionato subivamo di più, Caprile faceva grandissime parate. A Como abbiamo preso due rigori su cui è meglio soprassedere. Zuzek quando ha giocato ha fatto ottime gare, noi lì dietro tra giovani e più grandi abbiamo vasta scelta. L'allenatore sceglie in base alle caratteristiche degli avversari, il mister a Como ha fatto giocare Terranova che non ha fatto una brutta gara. Scheidler è un caso diverso. È un attaccante, e in avanti noi siamo un po' più sterile ultimamente. Lui è una prima punta, gioca di rifinitura, ha struttura; un goal lo ha fatto, uno gliel'hanno annullato, ha preso una traversa. È un giocatore in crescita, a me piace molto. Analizzando i palloni che tocca, su 10 sono almeno 8 quelli che tornano bene; ovviamente, deve andare a finalizzare, ma è sempre presente. Gli ho detto che deve mettere un po' di "cazzima", ma ci porterà grandi soddisfazioni. Nell'ultima gara ha toccato pochi palloni, anche se perché abbiamo offeso poco. In difesa il mister ha utilizzato tutti i quattro giocatori, sulle fasce Dorval quando è entrato ha dato il suo supporto. La squadra ha fatto dei grandissimi risultati, quelli che hanno giocato hanno sempre risposto presente».
Tornando su Scheidler e sull'investimento fatto in estate per portarlo in biancorosso, la posizione di Polito è chiara: «Il Bari ha investito il giusto, per un attaccante che è costato quanto il solo contratto di un calciatore di serie B. È un investimento, i giocatori vanno aspettati. L'ho scelto e sono sicuro che alla lunga ci darà soddisfazioni. Noi abbiamo il capocannoniere della B, che oggi sta ai mondiali; quando abbiamo preso Scheidler è esploso Cheddira ed è diventato capocannoniere. Fino a ora ha giocato Walid, che con i numeri ha dimostrato con i numeri di essere un grande attaccante. Scheidler deve fare goal, vedremo alla lunga quello che sarà».
Quanto all'imminente finestra di mercato che si aprirà a gennaio, Polito commenta: «Sappiamo che sul mercato di gennaio non è facile trovare giocatori già pronti, anche per inserirsi in un progetto tattico e tecnico. Nel momento in cui ci sarà bisogno di qualcosa, ci faremo trovare pronti; va ricordato che la società chiede sostenibilità, perché negli anni ha investito tanto e ora dobbiamo cercare di riparare un po', come stiamo facendo. La squadra va costruita nel tempo, per soddisfare una piazza che merita una serie A di alto livello. Diamoci del tempo: io avevo dato tre anni, poi siamo partiti fortissimi e sapevo che non sarebbe stato un vantaggio perché a tutti piace sognare. Bisogna avere equilibrio, la squadra ha fatto cose importanti e se ci sarà l'occasione di inserire qualche giocatore per migliorarci e fare un campionato dignitoso lo faremo. Se ci saranno investimenti da fare ne parleremo con la società. Ci sono dei giocatori fuori, pagati e non schierati, ci sono delle scorie della vecchia gestione e del campionato vinto; dobbiamo cercare di gestire. Non staremo lì a dormire, se ci sarà un'occasione la coglieremo al volo. L'anno scorso, in una squadra già completa, abbiamo innestato dei profili che ci hanno aiutati ad arrivare all'obiettivo. Quest'anno l'obiettivo è cercare di assestarci in categoria e formare una squadra con un futuro da serie A. Per prendere dobbiamo smaltire, la lista over è satura. "Aggredire" il mercato di gennaio è difficile: ci vuole il giusto equilibrio, vanno innestati giocatori che possano alzare il livello della squadra».
Parlando di alcuni singoli, il direttore sportivo analizza così: «Ceter? Il suo problema sono sempre stati gli infortuni, ha avuto delle ricadute muscolari. Ora sta bene e ce lo teniamo, vediamo cosa ci può dare. L'altro giorno ha battagliato, speriamo di poterlo utilizzare. Botta? Ha nell'estro la sua qualità, ma la B è un campionato fisico e a volte ha impattato un po'. È capitato che non abbia fatto una prestazione all'altezza del suo nome, ma nell'ultimo periodo è stato decisivo. Con i cinque cambi, chi entra è più importante dei titolari. Salcedo? Da lui pretendo di più. Anche se ha fatto un eurogoal e ci ha fatto vincere a Venezia con un assist meraviglioso, pretendo di più da lui che ha caratteristiche importanti. In fase di possesso gli attaccanti hanno libertà, è più facile vedere Antenucci sulla trequarti che Salcedo. Lui può fare tutto, l'importante è che ci metta anche del suo. Rinnovi? Sui portieri è un discorso diverso, hanno poche possibilità di dimostrare e non giocando rischiano di finire nel dimenticatoio. Abbiamo preso un giovane, a Frattali e Polverino ho chiesto di supportarlo e i ragazzi sono stati impeccabili; li ho messi in tranquillità, abbiamo un ottimo pacchetto portieri e ce lo teniamo stretto. Sugli altri in scadenza, quando sarà il momento prenderà una decisione».
Quanto al mercato in uscita, Polito ci tiene a tranquillizzare tutti: «Cheddira e Caprile sono nel mirino di tantissimi club, tra cui il Napoli. Quello che è sicuro è che finiranno la stagione al Bari, per il mercato ci sarà tempo. Si sono messi in mostra, è normale che abbiano l'attenzione di tanti club».
Sulla prossima sfida, domenica 4 dicembre al San Nicola contro il Pisa, il diesse parla chiaro: «Mi aspetto di vincere. Si può vincere anche senza essere belli, abbiamo ottenuto risultati anche senza essere sempre bellissimi. Il calcio di B dimostra che l'equilibrio è alla base di tutto, ogni domenica ci sono tanti pareggi. Le squadre non vogliono perdere, le partite sono tirate. I dettagli stanno facendo la differenza, dobbiamo cercare di tirarli di nuovo dalla nostra parte. Domenica incontreremo una squadra che ha perso la finale playoff, ha ripreso lo stesso allenatore e dopo una partenza a handicap è tra le più in forma. Noi dobbiamo cercare di dare una soddisfazione ai tifosi con quella vittoria che manca da tanto, ricordandoci che le partite bisogna vincerle anche senza essere bellissimi come tutti vorremmo. Io vorrei vincere anche senza giocare tanto bene. Anche se non abbiamo fatto grandi prestazioni, abbiamo ottenuto grandi risultati su campi difficili; questo è il messaggio che voglio far passare», conclude Polito.