Calcio
SSC Bari, parola a Cianci: «Darò tutto per la maglia. Non vedo l’ora di giocare con Antenucci»
L’entusiasmo dell’attaccante biancorosso: «Al Foggia ho già segnato, spero di ripetermi. Trenino? Esultanza storica, cercheremo di riproporla»
Bari - martedì 23 febbraio 2021
14.41
Non solo una storia romantica, di un calcio passato che non c'è più, ma anche un presente fatto di goal e ottime prestazioni. L'uomo del momento in casa SSC Bari è Pietro Cianci, 25 anni, barese purosangue arrivato a gennaio dal Potenza per risollevare le sorti dei galletti e coronare il sogno di una vita: vestire la maglia biancorossa. Due presenze e due goal (uno al Monopoli, uno al Catania) che hanno già inciso sui risultati della squadra guidata a mister Massimo Carrera.
«Per me è un orgoglio indossare questa maglia, finché sarò qui darò tutto. Il passato non mi interessa, mi concentro solo sul fare il mio meglio per bene della squadra», ha detto Cianci nella conferenza stampa di metà settimana.
L'approccio con la nuova avventura barese, però, non è stato dei più fortunati per Cianci. Appena arrivato da Potenza, nel primo allenamento ha accusato un infortunio alla pianta del piede. Un recupero lampo, però, è bastato per far vedere quello che può dare ai colori biancorossi: «Sto meglio, però questo fastidio al piede c'è ancora – ha proseguito il bomber. Sto cercando di stringere i denti, viste le tante assenze. Domenica rientrerà qualcuno, sono contento».
E domenica c'è uno snodo fondamentale della stagione del Bari, che al San Nicola ospiterà gli arci-rivali del Foggia: «So quanto tutti i tifosi tengono al derby, anche per me è una bella possibilità. Al Foggia ho già fatto goal quando ero ad Andria, chissà se sabato potrò ripetermi», la carica di Cianci.
A causa degli infortuni occorsi prima a uno, poi all'altro, i tifosi biancorossi ancora non sono riusciti ad ammirare la coppia Cianci-Antenucci (i due capocannonieri della serie C), che promette goal e scintille: «Mirco è un ragazzo eccezionale e un grandissimo calciatore. Mi ha dato grandi consigli, non vedo l'ora di giocare con lui; sarebbe un onore – ha proseguito Cianci, tradendo un po' di impazienza per il rientro del compagno d'attacco. Far bene ci stimola a vicenda, al di là di chi fa i goal però l'importante è portare i tre punti a casa. In questi anni ho giocato con tanti moduli, quindi per me è indifferente con chi giocare e come giocare. A me importa che la palla arrivi al momento giusto. Sono alto 193 centimetri e quindi preferisco più andare di testa che di piede, però i goal li ho fatti in entrambi i modi».
Da bravo barese, Cianci si dimostra anche ferrato sulla storia del club biancorosso: «Il trenino è un'esultanza storica, la facevano Tovalieri e Protti – ha ricordato il numero 8 dei galletti. Vedremo se riusciremo a riproporla. In questa squadra ci sono tanti giocatori forti, ognuno deve dare il proprio contributo e trascinare l'altro».
In conclusione, un pensiero per il Potenza, squadra che gli ha permesso di esplodere e coronare il sogno di vestire il biancorosso: «Un ringraziamento particolare va a mister Eziolino Capuano, che mi ha fatto migliorare. Potenza per me è stato un trampolino di lancio, mi sono sentito subito a mio agio».
«Per me è un orgoglio indossare questa maglia, finché sarò qui darò tutto. Il passato non mi interessa, mi concentro solo sul fare il mio meglio per bene della squadra», ha detto Cianci nella conferenza stampa di metà settimana.
L'approccio con la nuova avventura barese, però, non è stato dei più fortunati per Cianci. Appena arrivato da Potenza, nel primo allenamento ha accusato un infortunio alla pianta del piede. Un recupero lampo, però, è bastato per far vedere quello che può dare ai colori biancorossi: «Sto meglio, però questo fastidio al piede c'è ancora – ha proseguito il bomber. Sto cercando di stringere i denti, viste le tante assenze. Domenica rientrerà qualcuno, sono contento».
E domenica c'è uno snodo fondamentale della stagione del Bari, che al San Nicola ospiterà gli arci-rivali del Foggia: «So quanto tutti i tifosi tengono al derby, anche per me è una bella possibilità. Al Foggia ho già fatto goal quando ero ad Andria, chissà se sabato potrò ripetermi», la carica di Cianci.
A causa degli infortuni occorsi prima a uno, poi all'altro, i tifosi biancorossi ancora non sono riusciti ad ammirare la coppia Cianci-Antenucci (i due capocannonieri della serie C), che promette goal e scintille: «Mirco è un ragazzo eccezionale e un grandissimo calciatore. Mi ha dato grandi consigli, non vedo l'ora di giocare con lui; sarebbe un onore – ha proseguito Cianci, tradendo un po' di impazienza per il rientro del compagno d'attacco. Far bene ci stimola a vicenda, al di là di chi fa i goal però l'importante è portare i tre punti a casa. In questi anni ho giocato con tanti moduli, quindi per me è indifferente con chi giocare e come giocare. A me importa che la palla arrivi al momento giusto. Sono alto 193 centimetri e quindi preferisco più andare di testa che di piede, però i goal li ho fatti in entrambi i modi».
Da bravo barese, Cianci si dimostra anche ferrato sulla storia del club biancorosso: «Il trenino è un'esultanza storica, la facevano Tovalieri e Protti – ha ricordato il numero 8 dei galletti. Vedremo se riusciremo a riproporla. In questa squadra ci sono tanti giocatori forti, ognuno deve dare il proprio contributo e trascinare l'altro».
In conclusione, un pensiero per il Potenza, squadra che gli ha permesso di esplodere e coronare il sogno di vestire il biancorosso: «Un ringraziamento particolare va a mister Eziolino Capuano, che mi ha fatto migliorare. Potenza per me è stato un trampolino di lancio, mi sono sentito subito a mio agio».