walid cheddira. <span>Foto Ssc Bari </span>
walid cheddira. Foto Ssc Bari
Calcio

SSC Bari, riecco Cheddira: «Mondiale esperienza indimenticabile. Ora testa al campionato»

Il ritorno dopo il quarto posto con il Marocco: «Ho arricchito il mio bagaglio calcistico. Col Genoa sfida importante»

La SSC Bari riabbraccia Walid Cheddira. L'attaccante biancorosso, nelle scorse ore, è tornato in città dopo la trionfale cavalcata del suo Marocco ai mondiali in Qatar, culminata con un quarto posto che ha letteralmente riscritto la storia del calcio africano.

«L'esperienza è stata unica e indimenticabile - dice Cheddira in conferenza stampa. Fa parte del mio bagaglio calcistico, ma ora siamo a Bari e torniamo a pensare al nostro campionato che è molto difficile. Calarsi in realtà così è sempre qualcosa di particolare, ti lascia un sacco di emozioni. Soprattutto quando fai parte di una squadra piena di giocatori fortissimi, andare a giocare contro le migliori nazionali è incredibile. Arrivati a quel punto, capisci quali sono i ritmi di quei livelli, la soglia di errore diminuisce. Trovarti in campo con personaggi come Ronaldo o tanti altri mi ha fatto capire che tutti i sacrifici vengono ripagati in quel momento. Ho scambiato la maglia con Leao del Portogallo, Perisic della Croazia e Mertens del Belgio».

Per Cheddira un ottimo mondiale, "macchiato" solo dall' espulsione contro il Portogallo: «L'unica cosa che mi è dispiaciuta è stato saltare la semifinale con la Francia, per il resto nessun rimorso. Sono entrato in campo per aiutare la squadra e dare il mio apporto; quell'episodio non ha detto nulla nell'economia della partita», commenta il "Walino" biancorosso.

Un mondiale che ha visto il Marocco protagonista a sorpresa, ma autore di un percorso lungo e straordinariamente meritato: «È stato sotto gli occhi tutti quello che abbiamo fatto - l'orgoglio di Cheddira. Ogni partita è stata una lotta per portare a casa il risultato, abbiamo dato tutto e alcuni compagni hanno dovuto giocare infortunati o a mezzo servizio. Tutto questo per fare contenta la nostra gente, abbiamo visto come ci hanno accolti al ritorno in Marocco. Quando si parla di nazionale si parla di un popolo intero che ci aiuta e ci sostiene, è quasi un obbligo andare oltre».

Tornando su quello che ha vissuto in nazionale, il numero 11 del Bari aggiunge: «Questa è stata la mia prima esperienza, sono entrato subito a far parte di un gruppo spettacolare, una famiglia; spero vivamente, ma dipenderà anche da me, di farvi parte per diversi anni. Sono stato accolto in una maniera che neanche io mi aspettavo, sono stato molto bene con tutti e sono stato ben voluto da tutti. Siamo stati quasi due mesi insieme, tutti siamo andati d'accordo e non c'è stata nessuno discussione: questo ha fatto sì che quello che facevamo in campo venisse meglio. Cosa mi porto dietro? Un'esperienza che mi ha arricchito tantissimo, che mi ha fatto capire cosa significhi giocare a certi livelli. Questa esperienza ti dà un bagaglio che in campo puoi portarti dietro».

Qual è stata la squadra più forte affrontata in Qatar? «La squadra più completa del mondiale era la Francia. Fortissima davanti, ma aveva solidità dietro e ottima organizzazione; è tra le squadre che hanno preso meno goal, e non a caso è arrivata in finale», spiega Cheddira.

Ora potrà riabbracciare i compagni del Bari, che lo hanno sostenuto e supportato anche durante la rassegna iridata come tutta la tifoseria e la popolazione di Bari: «Prima di ogni partita i miei compagni mi hanno mandato l'in bocca al lupo. Ho sentito tantissimo l'affetto dei miei compagni, ma anche dei cittadini e i tifosi di Bari; questo mi ha dato la forza di credere un po' di più a quello che potevamo fare», dice Cheddira.

Guardando, invece, al momento positivo dei biancorossi, reduci da otto risultati utili di fila, Cheddira dice la sua: «Le squadre hanno iniziato a studiarci, a capire i nostri punti di forza e su quello si sono preparati. L'effetto sorpresa è venuto meno, ma in tutte le partite abbiamo dimostrato di avere tantissime armi per far male agli avversari. Come loro studiano noi, noi studiamo loro; troveremo strategie diverse per portare a casa il risultato».

A Santo Stefano il San Nicola si colorerà a festa per Bari-Genoa, big match che chiuderà il girone di andata: «Siamo concentrati sulla partita di lunedì, una sfida molto importante - il pensiero di Cheddira. Spero che con il mio ritorno ricomincia anche Antenucci; mi auguro di fare bene e portare a casa il risultato. Il 4-3-2-1? Se il mister l'ha scelto, vuol dire che era la soluzione migliore e i risultati l'hanno confermato. Io sono sempre a disposizione, va bene tutto».

Durante la sua "assenza", Cheddira è stato raggiunto da Brunori in vetta alla classifica marcatori della serie B: «Il goal mi manca, come a tutti gli attaccanti - confessa Walid. Spero di tornare a farne già da lunedì. Non guardo la classifica marcatori, non ho il pallino del capocannoniere; lavoro per me stesso e per la squadra, continuerò sempre a fare così, a fine anno tireremo le somme. L'importante è che la squadra faccia bene, come sta facendo. Se giocherò lunedì dipende dal mister. Io sono venuto qui per essere a sua completa disposizione, poi deciderà lui».

Cheddira, poi, conclude rispedendo al mittente le voci di mercato: «Non sto pensando al mercato, non sapevo nulla di queste voci. Io, il mio procuratore, il direttore e il presidente abbiamo le idee chiare: non ascolto le voci. Sul futuro non saprei. Mi trovo molto bene qui a Bari, è il mio secondo anno e sono felice. Andiamo avanti, sono solo concentrato sul campo. Pensiamo domenica dopo domenica».
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