Calcio
SSC Bari, si presenta Cangiano: «Qui per Polito. Grande opportunità che voglio sfruttare»
Il giovane attaccante: «Ringrazio della fiducia. De Rossi, Di Francesco e Sabatini quelli che mi hanno aiutato di più»
Bari - martedì 23 agosto 2022
18.18
Vent'anni, ma già una buona esperienza in B e alcuni passaggi importanti in realtà di serie A come Roma e Bologna. È l'identikit di Gianmarco Cangiano, attaccante arrivato quest'anno nelle fila della SSC Bari, che si presenta in sala stampa: «Io devo ringraziare Polito perché mi ha dato molta fiducia, già da gennaio mi aveva fatto capire del suo interesse. Ho apprezzato fin da subito, ora è il mio momento per ripagare il direttore. Per me è un anno importante, spero di fare il meglio e aiutare la squadra il più possibile. Spero di avere le mie opportunità e di sfruttare l'occasione per ripagare la fiducia».
Ancora su Polito, il giovane attaccante prosegue: «Polito è stato importantissimo, lo devo ringraziare della fiducia. Ha sempre cercato, fin da Ascoli, di aiutarmi a crescere. Ci conosciamo bene, sa che ragazzo sono io e io so che persona è lui; c'è un buon feeling, io sono contento».
Parlando della sua storia, Cangiano racconta: «Sono nato a Napoli e ho seguito le orme di mio padre; anche lui giocava a calcio e ci siamo dovuti spostare. Ha giocato in C e in D, poi negli ultimi anni ha giocato nel Palestrina e ci siamo trasferiti a Roma. Ero molto piccolo, la Roma mi ha preso fin da subito; Bruno Conti mi ha portato lì, è iniziato un viaggio nel settore giovanile della Roma che per me è stato molto importante. Sono cresciuto molto, sono arrivato le prime convocazioni in serie A, in Primavera ho fatto bene e da lì è partito tutto. Mister Di Francesco mi ha aiutato molto, mi ha dato fiducia e mi ha fatto allenare in prima squadra. Con De Rossi ho instaurato una forte amicizia, mi ha fatto capire com'era l'ambiente e mi ha fatto crescere molto. Bruno Conti e tante altre persone in dieci anni mi hanno insegnato molto. Sabatini mi ha voluto fortemente al Bologna, gli devo tanto. È una delle persone più interessanti che ho conosciuto nel calcio, mi ha insegnato moltissimo ed è una grande persona».
Su queste prime settimane a Bari, invece, Cangiano dice: «In squadra ci sono tantissimi punti di riferimento, cerco di seguire i più grandi e imparare da loro: da Antenucci a Di Cesare, poi Terranova e Maiello, ce ne sono davvero tanti. Il mio ruolo? Sono più a mio agio come esterno a sinistra, ma non ho problemi. Il mister prende le decisioni, lui sa vedere dove posso fare meglio. Il mio rapporto col goal? Spero migliori, quest'anno vorrei farne il più possibile. Ho già avuto esperienze in serie B, anche qualcuna in serie A. Ascoli e Crotone sono state esperienze formative, arrivo qui per dare una mano alla squadra con l'umiltà di un giovane che si mette a lavorare per migliorare tutti i difetti. Voglio crearmi un'opportunità e sfruttarla al massimo per essere incisivo in partita e fare la differenza».
Per lui, a microfoni spenti, il diesse Polito ha speso il paragone con Raspadori del Sassuolo: «Mi rende felice, lui è giovane e bravo, ha più o meno le mie stesse caratteristiche - dice Cangiano. Spero un giorno di fare anche meglio di lui. Anche mio fratello maggiore gioca a calcio, è molto bravo. Siamo cresciuti insieme giocando a calcio».
Guardando indietro, al pareggio 1-1 di venerdì contro il Palermo, il giovane Cangiano commenta: «Siamo sulla strada giusta, stiamo facendo buone cose. C'è il rammarico di non aver portato a casa i tre punti, ma la prestazione c'è stata. Guarderei il lato positivo: impegno da parte di tutti, concentrazione e voglia di fare bene. Su questa strada ci leveremo grandi soddisfazioni. Il gioco che stiamo facendo mi piace molto, tocchiamo la palla a terra, siamo vicini e giochiamo bene tra di noi. Spero che continueremo così, poi dipende dalle partite. Il Palermo puntava sulle ripartenza e sui nostri errori; noi avevamo il gioco in mano, ma loro ripartivano forte. Forse anche per quello è stato difficile».
Il Bari sta cercando un attaccante strutturato fisicamente, che possa agire da prima punta classica. Cangiano dice la sua: «Ogni acquisto può essere importante. Per adesso, abbiamo dimostrato che la squadra è pronta e che ci sono attaccanti bravi. Ovviamente, gli acquisti aiutano la squadra; ma questo è il lavoro del direttore, noi siamo pronti ad accogliere tutti al meglio possibile», conclude il giovane attaccante biancorosso.
Ancora su Polito, il giovane attaccante prosegue: «Polito è stato importantissimo, lo devo ringraziare della fiducia. Ha sempre cercato, fin da Ascoli, di aiutarmi a crescere. Ci conosciamo bene, sa che ragazzo sono io e io so che persona è lui; c'è un buon feeling, io sono contento».
Parlando della sua storia, Cangiano racconta: «Sono nato a Napoli e ho seguito le orme di mio padre; anche lui giocava a calcio e ci siamo dovuti spostare. Ha giocato in C e in D, poi negli ultimi anni ha giocato nel Palestrina e ci siamo trasferiti a Roma. Ero molto piccolo, la Roma mi ha preso fin da subito; Bruno Conti mi ha portato lì, è iniziato un viaggio nel settore giovanile della Roma che per me è stato molto importante. Sono cresciuto molto, sono arrivato le prime convocazioni in serie A, in Primavera ho fatto bene e da lì è partito tutto. Mister Di Francesco mi ha aiutato molto, mi ha dato fiducia e mi ha fatto allenare in prima squadra. Con De Rossi ho instaurato una forte amicizia, mi ha fatto capire com'era l'ambiente e mi ha fatto crescere molto. Bruno Conti e tante altre persone in dieci anni mi hanno insegnato molto. Sabatini mi ha voluto fortemente al Bologna, gli devo tanto. È una delle persone più interessanti che ho conosciuto nel calcio, mi ha insegnato moltissimo ed è una grande persona».
Su queste prime settimane a Bari, invece, Cangiano dice: «In squadra ci sono tantissimi punti di riferimento, cerco di seguire i più grandi e imparare da loro: da Antenucci a Di Cesare, poi Terranova e Maiello, ce ne sono davvero tanti. Il mio ruolo? Sono più a mio agio come esterno a sinistra, ma non ho problemi. Il mister prende le decisioni, lui sa vedere dove posso fare meglio. Il mio rapporto col goal? Spero migliori, quest'anno vorrei farne il più possibile. Ho già avuto esperienze in serie B, anche qualcuna in serie A. Ascoli e Crotone sono state esperienze formative, arrivo qui per dare una mano alla squadra con l'umiltà di un giovane che si mette a lavorare per migliorare tutti i difetti. Voglio crearmi un'opportunità e sfruttarla al massimo per essere incisivo in partita e fare la differenza».
Per lui, a microfoni spenti, il diesse Polito ha speso il paragone con Raspadori del Sassuolo: «Mi rende felice, lui è giovane e bravo, ha più o meno le mie stesse caratteristiche - dice Cangiano. Spero un giorno di fare anche meglio di lui. Anche mio fratello maggiore gioca a calcio, è molto bravo. Siamo cresciuti insieme giocando a calcio».
Guardando indietro, al pareggio 1-1 di venerdì contro il Palermo, il giovane Cangiano commenta: «Siamo sulla strada giusta, stiamo facendo buone cose. C'è il rammarico di non aver portato a casa i tre punti, ma la prestazione c'è stata. Guarderei il lato positivo: impegno da parte di tutti, concentrazione e voglia di fare bene. Su questa strada ci leveremo grandi soddisfazioni. Il gioco che stiamo facendo mi piace molto, tocchiamo la palla a terra, siamo vicini e giochiamo bene tra di noi. Spero che continueremo così, poi dipende dalle partite. Il Palermo puntava sulle ripartenza e sui nostri errori; noi avevamo il gioco in mano, ma loro ripartivano forte. Forse anche per quello è stato difficile».
Il Bari sta cercando un attaccante strutturato fisicamente, che possa agire da prima punta classica. Cangiano dice la sua: «Ogni acquisto può essere importante. Per adesso, abbiamo dimostrato che la squadra è pronta e che ci sono attaccanti bravi. Ovviamente, gli acquisti aiutano la squadra; ma questo è il lavoro del direttore, noi siamo pronti ad accogliere tutti al meglio possibile», conclude il giovane attaccante biancorosso.