Calcio
SSC Bari, si presenta Salcedo: «Qui per ritrovare la felicità del calcio»
L’attaccante biancorosso: «Da Polito mi sono sentito fortemente voluto, che emozione lo stadio con il Palermo»
Bari - martedì 13 settembre 2022
12.40
Ha già esordito in maglia biancorossa, con due scampoli contro Spal e Cosenza, ma ha ancora tanta voglia di mettersi in gioco e dimostrare. Eddie Salcedo, attaccante italo-colombiano classe 2002, arrivato al Bari in prestito dall'Inter negli ultimi minuti del mercato estivo, racconta in conferenza stampa la trattativa e ciò che l'ha convinto a venire a Bari.
«Ero al campo d'allenamento e il direttore Ausilio mi ha detto che c'era la possibilità di andare a Bari. Io ero contento, ma Inzaghi non voleva farmi partire: siamo riusciti a convincerlo e sono arrivato qui. Polito mi voleva qui, sono andato dritto per la mia strada. Quello che mi ha convinto è la fiducia che Polito ha avuto in me, mi sono sentito voluto e non ho esitato un attimo. Vado dove mi sento voluto e dove fanno di tutto per avermi. Sento la voglia di mettermi in gioco e sono felice di essere qui».
Tra i suoi maestri anche il tecnico Ivan Juric, che lo ha lanciato da giovanissimo nel grande calcio: «A Juric devo tutto, è come un padre. Mi ha fatto esordire a Genova a 15 anni, poi mi ha voluto anche a Verona. Io sono venuto qui per ritrovare la felicità del calcio, in una piazza in cui si sta benissimo. Sono molto felice di essere qui, voglio cercare di aiutare la squadra. Quando ho visto l'atmosfera di Bari-Palermo io, da sudamericano, ho ritrovato l'entusiasmo di cui avevo bisogno».
Salcedo, figlio di un cestista ex nazionale della Colombia, ha scelto il calcio. E a Bari trova tracce di un altro grande colombiano del football, Miguel Guerrero: «Mio padre mi ha mandato qui perché forse pensava che diventassi più forte di lui. A me il basket piace tanto, ma fin da bambino ho avuto la passione per il calcio: mi piaceva tanto e ho fatto di tutto per arrivare qui. So che Guerrero ha fatto molto bene qui, ma spero di fare anche meglio di lui. Appena sono arrivato mi hanno tutti accolto bene. Abbiamo voglia, siamo uniti e felici; ci divertiamo ed è un gruppo veramente fantastico».
Adesso, a Salcedo manca solo il goal, già sfiorato sabato a Cosenza: «Il mio ultimo goal l'ho fatto a Verona contro lo Spezia. Vorrei tanto segnare un goal in casa perché mi piacerebbe sentire l'atmosfera dello stadio, ma anche sabato prossimo a Cagliari andrebbe benissimo».
Una chiosa sul suo futuro nella nazionale Under 21 dell'Italia e nel Bari, che ha un diritto di riscatto sul suo cartellino: «La nazionale è l'obiettivo di tutti noi giovani. Sono molto entusiasta e cerco di dare il massimo per guadagnarmi anche la convocazione in Under 21. Riscatto da parte del Bari? Me lo devo meritare in campo, spero di fare molto bene. In Italia ci sono talenti molto forti, soprattutto in Under 21. Noi abbiamo più difficoltà a giocare continuità, ma ognuno di noi deve cercare di dare il massimo nel proprio percorso. Io e Pellegri siamo venuti fuori molto presto, dobbiamo dimostrare tanto, divertirci, goderci il calcio e non abbiamo perso nulla. Arriveremo entrambi ad altissimi livelli».
«Ero al campo d'allenamento e il direttore Ausilio mi ha detto che c'era la possibilità di andare a Bari. Io ero contento, ma Inzaghi non voleva farmi partire: siamo riusciti a convincerlo e sono arrivato qui. Polito mi voleva qui, sono andato dritto per la mia strada. Quello che mi ha convinto è la fiducia che Polito ha avuto in me, mi sono sentito voluto e non ho esitato un attimo. Vado dove mi sento voluto e dove fanno di tutto per avermi. Sento la voglia di mettermi in gioco e sono felice di essere qui».
Tra i suoi maestri anche il tecnico Ivan Juric, che lo ha lanciato da giovanissimo nel grande calcio: «A Juric devo tutto, è come un padre. Mi ha fatto esordire a Genova a 15 anni, poi mi ha voluto anche a Verona. Io sono venuto qui per ritrovare la felicità del calcio, in una piazza in cui si sta benissimo. Sono molto felice di essere qui, voglio cercare di aiutare la squadra. Quando ho visto l'atmosfera di Bari-Palermo io, da sudamericano, ho ritrovato l'entusiasmo di cui avevo bisogno».
Salcedo, figlio di un cestista ex nazionale della Colombia, ha scelto il calcio. E a Bari trova tracce di un altro grande colombiano del football, Miguel Guerrero: «Mio padre mi ha mandato qui perché forse pensava che diventassi più forte di lui. A me il basket piace tanto, ma fin da bambino ho avuto la passione per il calcio: mi piaceva tanto e ho fatto di tutto per arrivare qui. So che Guerrero ha fatto molto bene qui, ma spero di fare anche meglio di lui. Appena sono arrivato mi hanno tutti accolto bene. Abbiamo voglia, siamo uniti e felici; ci divertiamo ed è un gruppo veramente fantastico».
Adesso, a Salcedo manca solo il goal, già sfiorato sabato a Cosenza: «Il mio ultimo goal l'ho fatto a Verona contro lo Spezia. Vorrei tanto segnare un goal in casa perché mi piacerebbe sentire l'atmosfera dello stadio, ma anche sabato prossimo a Cagliari andrebbe benissimo».
Una chiosa sul suo futuro nella nazionale Under 21 dell'Italia e nel Bari, che ha un diritto di riscatto sul suo cartellino: «La nazionale è l'obiettivo di tutti noi giovani. Sono molto entusiasta e cerco di dare il massimo per guadagnarmi anche la convocazione in Under 21. Riscatto da parte del Bari? Me lo devo meritare in campo, spero di fare molto bene. In Italia ci sono talenti molto forti, soprattutto in Under 21. Noi abbiamo più difficoltà a giocare continuità, ma ognuno di noi deve cercare di dare il massimo nel proprio percorso. Io e Pellegri siamo venuti fuori molto presto, dobbiamo dimostrare tanto, divertirci, goderci il calcio e non abbiamo perso nulla. Arriveremo entrambi ad altissimi livelli».