Calcio
SSC Bari, si presentano Belli e Mazzotta: «Sappiamo qual è l’obiettivo. Responsabilità stimolante»
I due terzini in coro: «Con l’Andria una sconfitta che ci farà crescere. Ogni volta si vince e si perde in undici»
Bari - mercoledì 25 agosto 2021
16.25
Hanno fatto il loro esordio sabato scorso, contro la Fidelis Andria, presidiando le fasce di difesa. Fra i volti nuovi in casa SSC Bari ci sono Francesco Belli e Antonio Mazzotta, i due terzini nel 4-3-1-2 di mister Michele Mignani.
Oggi pomeriggio si sono presentati a stampa e tifosi, che gli li hanno visti in campo nella sconfitta al primo turno di coppa Italia serie C.
«Il mister ci chiede di accompagnare l'azione ed essere propositivi – dice Belli. Cerchiamo di giocare dal basso con le varie catene, a noi chiede uno sfogo in ampiezza visto che giochiamo con il trequartista. Noi stiamo cercando di capire le sue idee. Quando vedo che sale Antonio io rimango più bloccato, poi se mi accorgo che c'è spazio a destra parto anch'io».
«Il mister sa che se un terzino va profondo, l'altro deve rimanere dietro a fare le marcature preventive. Noi applichiamo le sue idee», fa eco Mazzotta.
Tornando sulla partita contro la Fidelis, Belli spiega: «Nel nostro gruppo non c'è bisogno di molte parole. Sappiamo qual è l'obiettivo e lavoriamo per raggiungerlo. Faremo qualcosa d'importante e non vediamo l'ora di scendere in campo lunedì, per migliorare tutti gli aspetti che abbiamo sbagliato contro la Fidelis. Quando si perde una partita qualcosa non ha funzionato. Starà a noi analizzare l'errore, ma non è una responsabilità di soli due giocatori. Siamo in 11 e in 11 abbiamo perso; potevamo fare due goal e ribaltarla, ma non ci siamo riusciti e non serve a niente darsi la colpa a vicenda».
Dello stesso parere anche Mazzotta: «Si ripartirà dalle cose buone e dagli errori, che abbiamo analizzato con il mister. Ci alleniamo da poco, ma abbiamo fatto cose buone anche se il risultato non ci dà ragione. Da una sconfitta così non si può che migliorare. Contro il Bari tutti daranno più del 100%, questa partita ci ha fatto capire cosa ci aspetterà durante l'anno».
E sulla responsabilità di vestire la maglia biancorossa, Belli sembra avere le idee chiare: «Il mister dice sempre che le responsabilità vanno divise in parti uguali. A Bari affronti un campionato con tante responsabilità; questa cosa ci stimola a dare di più, è bello confrontarsi con sfide importanti. Questa responsabilità la vivremo nel modo giusto».
Mazzotta in carriera è stato anche compagno di Gigliotti, difensore nel mirino del Bari: «Un amico, ci siamo sentiti spesso ma non abbiamo parlato di mercato», ammette il terzino biancorosso.
Per entrambi i due terzini una carriera con tanti assist, ma pochi goal: «Ne ho fatti cinque in carriera, non molti – ammette Belli. Il nostro compito è difendere e servire assist. Il mister ci chiede di accompagnare l'azione e ricevere la palla sull'esterno. Se durante il corso dell'anno viene fuori qualche goal, però, saremo contenti».
Per Mazzotta, invece, c'è da riscattare una stagione difficile con il Crotone, culminata con appena un paio di presenze che ha visto i calabresi scendere dalla serie A alla cadetteria. «È il mio primo anno in C, ma in una piazza come Bari non guardi la categoria – dice Mazzotta. Vengo qui contentissimo e motivato. Speriamo di uscire il prima possibile dalla C; sono state due annate un po' così, ma l'obiettivo è la promozione. Mi voglio rilanciare a Bari, l'anno scorso non è andata benissimo. Al San Nicola sono venuto molte volte da avversario, e mi è sempre rimasta impressa la curva del Bari; caricava anche gli avversari. Questo stadio ti fa sentire giocatore, ti fa dare il 100%».
Più giovane ma più esperto della categoria è, invece, Belli: «Io ho fatto un anno di C con l'Entella, e qui sono in un momento della carriera in cui devo mostrare qualcosa in più. Quando ho parlato con il direttore non ho esitato, a Bari non si guarda la categoria. Per me è la prima esperienza al sud, ho parlato con qualche ex giocatore biancorosso e ho sentito di una bella città. Spero che riusciremo a riempire lo stadio».
Oggi pomeriggio si sono presentati a stampa e tifosi, che gli li hanno visti in campo nella sconfitta al primo turno di coppa Italia serie C.
«Il mister ci chiede di accompagnare l'azione ed essere propositivi – dice Belli. Cerchiamo di giocare dal basso con le varie catene, a noi chiede uno sfogo in ampiezza visto che giochiamo con il trequartista. Noi stiamo cercando di capire le sue idee. Quando vedo che sale Antonio io rimango più bloccato, poi se mi accorgo che c'è spazio a destra parto anch'io».
«Il mister sa che se un terzino va profondo, l'altro deve rimanere dietro a fare le marcature preventive. Noi applichiamo le sue idee», fa eco Mazzotta.
Tornando sulla partita contro la Fidelis, Belli spiega: «Nel nostro gruppo non c'è bisogno di molte parole. Sappiamo qual è l'obiettivo e lavoriamo per raggiungerlo. Faremo qualcosa d'importante e non vediamo l'ora di scendere in campo lunedì, per migliorare tutti gli aspetti che abbiamo sbagliato contro la Fidelis. Quando si perde una partita qualcosa non ha funzionato. Starà a noi analizzare l'errore, ma non è una responsabilità di soli due giocatori. Siamo in 11 e in 11 abbiamo perso; potevamo fare due goal e ribaltarla, ma non ci siamo riusciti e non serve a niente darsi la colpa a vicenda».
Dello stesso parere anche Mazzotta: «Si ripartirà dalle cose buone e dagli errori, che abbiamo analizzato con il mister. Ci alleniamo da poco, ma abbiamo fatto cose buone anche se il risultato non ci dà ragione. Da una sconfitta così non si può che migliorare. Contro il Bari tutti daranno più del 100%, questa partita ci ha fatto capire cosa ci aspetterà durante l'anno».
E sulla responsabilità di vestire la maglia biancorossa, Belli sembra avere le idee chiare: «Il mister dice sempre che le responsabilità vanno divise in parti uguali. A Bari affronti un campionato con tante responsabilità; questa cosa ci stimola a dare di più, è bello confrontarsi con sfide importanti. Questa responsabilità la vivremo nel modo giusto».
Mazzotta in carriera è stato anche compagno di Gigliotti, difensore nel mirino del Bari: «Un amico, ci siamo sentiti spesso ma non abbiamo parlato di mercato», ammette il terzino biancorosso.
Per entrambi i due terzini una carriera con tanti assist, ma pochi goal: «Ne ho fatti cinque in carriera, non molti – ammette Belli. Il nostro compito è difendere e servire assist. Il mister ci chiede di accompagnare l'azione e ricevere la palla sull'esterno. Se durante il corso dell'anno viene fuori qualche goal, però, saremo contenti».
Per Mazzotta, invece, c'è da riscattare una stagione difficile con il Crotone, culminata con appena un paio di presenze che ha visto i calabresi scendere dalla serie A alla cadetteria. «È il mio primo anno in C, ma in una piazza come Bari non guardi la categoria – dice Mazzotta. Vengo qui contentissimo e motivato. Speriamo di uscire il prima possibile dalla C; sono state due annate un po' così, ma l'obiettivo è la promozione. Mi voglio rilanciare a Bari, l'anno scorso non è andata benissimo. Al San Nicola sono venuto molte volte da avversario, e mi è sempre rimasta impressa la curva del Bari; caricava anche gli avversari. Questo stadio ti fa sentire giocatore, ti fa dare il 100%».
Più giovane ma più esperto della categoria è, invece, Belli: «Io ho fatto un anno di C con l'Entella, e qui sono in un momento della carriera in cui devo mostrare qualcosa in più. Quando ho parlato con il direttore non ho esitato, a Bari non si guarda la categoria. Per me è la prima esperienza al sud, ho parlato con qualche ex giocatore biancorosso e ho sentito di una bella città. Spero che riusciremo a riempire lo stadio».