Calcio
SSC Bari, Zuzek: «Per me una grane opportunità. I tifosi? Incredibili»
Il difensore sloveno: «Ho dovuto ambientarmi ma ora va tutto bene. Amo focaccia e polpi crudi»
Bari - mercoledì 3 maggio 2023
16.00
Si è ritagliato il ruolo di sicura garanzia al centro della difesa, quando c'è da sostituire uno dei senatori del reparto arretrato, Di Cesare e Vicari. San Zuzek è arrivato la scorsa estate al Bari dal Koper, e in biancorosso si è reso autore di ottime prestazioni, facendosi trovare sempre pronto come accaduto nell'ultima partita, pareggiata 1-1 con il Cittadella al San Nicola.
«Mi piace molto il calcio italiano, anche se è diversa da quello sloveno - dice Zuzek parlando in conferenza stampa. Il calcio italiano è più tattico e fisico, per questo i primo due o tre mesi sono stati più difficili per me; ora va tutto bene, ho dimostrato che posso giocare a questo livello».
Sui suoi compagni di reparto, lo sloveno aggiunge: «Difendere in Italia è difficile. Valerio Di Cesare mi aiuta molto, parla inglese meglio di altri ed è un giocatore molto esperto. Sono felice di imparare da lui e da Vicari. La cosa già difficile da imparare è stato come muoversi».
Un volto sorridente, quello di Zuzek, che ha saputo ricoprire con impegno e professionalità il ruolo di alternativa ai due titolarissimi: «Ogni giocatore vuole sempre giocare tutte le partite, ma in questo momento per me non è possibile perché Di Cesare e Vicari giocano benissimo. Sono felice di ogni opportunità, provo a giocare al mio meglio. Il difensore a cui mi ispiro? Mi piace molto il Manchester City, credo che John Stones in questo momento sia il miglior difensore del mondo».
Tornando sulla partita pareggiata con il Cittadella, il difensore biancorosso dice: «Peccato per il risultato. Sapevamo che il Cittadella è una squadra molto buona, non ti fanno giocare da dietro. Abbiamo avuto qualche problema nel primo tempo; abbiamo difeso bene, avremmo dovuto essere più concreti in attacco».
Il Bari va molto meglio in trasferta che in casa. Può essere un problema in visto dei playoff? Zuzek risponde: «Non credo che il rendimento interno sarà un problema ai playoff. Abbiamo dimostrato che siamo forti, giochiamo bene e siamo stati costanti per tutto il campionato; questo è l'aspetto più importante».
Parlando dell'ambiente che circonda i biancorossi, il difensore spiega le sue sensazioni: «Qui la pressione è molto più alta che in Slovenia, a Bari i tifosi sono incredibili. In Slovenia nessuno ti saluta per strada, qui è molto diverso. Per me è bello, è un'esperienza diversa. Non ho mai avuto dubbi, ho subito accettato un'opportunità grande come Bari. Voglio raggiungere il livello più alto possibile. Voglio imparare, voglio alzare l'asticella; non c'è stato nessun problema a cambiare, a ricominciare da zero. Conosco un po' di giocatori sloveni, come Bijol dell'Udinese con cui abbiamo giocato insieme in under 21. Ilicic è appena tornato al Maribor, ci sono buoni giocatori sloveni in Italia».
Difensore goleador nel campionato sloveno, Zuzek a Bari (anche per un impiego non sempre costante) è ancora a secco di reti realizzate: «Ho fatto fatto sette goal negli ultimi due anni al Koper, spero di farne qualcuno anche qui il prima possibile. Io posso giocare dovunque mi dica l'allenatore; ho giocato a centrocampo tre o quattro anni fa, anche se Mignani non mi ha ancora provato in quel ruolo».
In chiusura, Zuzek parla del suo rapporto con la città che lo ha accolto: «Bari è molto simile a Capo d'Istria, solo molto più grande. Mi piace mangiare il cibo italiano, qui a Bari ho provato focaccia, polpo crudo e orecchiette».
«Mi piace molto il calcio italiano, anche se è diversa da quello sloveno - dice Zuzek parlando in conferenza stampa. Il calcio italiano è più tattico e fisico, per questo i primo due o tre mesi sono stati più difficili per me; ora va tutto bene, ho dimostrato che posso giocare a questo livello».
Sui suoi compagni di reparto, lo sloveno aggiunge: «Difendere in Italia è difficile. Valerio Di Cesare mi aiuta molto, parla inglese meglio di altri ed è un giocatore molto esperto. Sono felice di imparare da lui e da Vicari. La cosa già difficile da imparare è stato come muoversi».
Un volto sorridente, quello di Zuzek, che ha saputo ricoprire con impegno e professionalità il ruolo di alternativa ai due titolarissimi: «Ogni giocatore vuole sempre giocare tutte le partite, ma in questo momento per me non è possibile perché Di Cesare e Vicari giocano benissimo. Sono felice di ogni opportunità, provo a giocare al mio meglio. Il difensore a cui mi ispiro? Mi piace molto il Manchester City, credo che John Stones in questo momento sia il miglior difensore del mondo».
Tornando sulla partita pareggiata con il Cittadella, il difensore biancorosso dice: «Peccato per il risultato. Sapevamo che il Cittadella è una squadra molto buona, non ti fanno giocare da dietro. Abbiamo avuto qualche problema nel primo tempo; abbiamo difeso bene, avremmo dovuto essere più concreti in attacco».
Il Bari va molto meglio in trasferta che in casa. Può essere un problema in visto dei playoff? Zuzek risponde: «Non credo che il rendimento interno sarà un problema ai playoff. Abbiamo dimostrato che siamo forti, giochiamo bene e siamo stati costanti per tutto il campionato; questo è l'aspetto più importante».
Parlando dell'ambiente che circonda i biancorossi, il difensore spiega le sue sensazioni: «Qui la pressione è molto più alta che in Slovenia, a Bari i tifosi sono incredibili. In Slovenia nessuno ti saluta per strada, qui è molto diverso. Per me è bello, è un'esperienza diversa. Non ho mai avuto dubbi, ho subito accettato un'opportunità grande come Bari. Voglio raggiungere il livello più alto possibile. Voglio imparare, voglio alzare l'asticella; non c'è stato nessun problema a cambiare, a ricominciare da zero. Conosco un po' di giocatori sloveni, come Bijol dell'Udinese con cui abbiamo giocato insieme in under 21. Ilicic è appena tornato al Maribor, ci sono buoni giocatori sloveni in Italia».
Difensore goleador nel campionato sloveno, Zuzek a Bari (anche per un impiego non sempre costante) è ancora a secco di reti realizzate: «Ho fatto fatto sette goal negli ultimi due anni al Koper, spero di farne qualcuno anche qui il prima possibile. Io posso giocare dovunque mi dica l'allenatore; ho giocato a centrocampo tre o quattro anni fa, anche se Mignani non mi ha ancora provato in quel ruolo».
In chiusura, Zuzek parla del suo rapporto con la città che lo ha accolto: «Bari è molto simile a Capo d'Istria, solo molto più grande. Mi piace mangiare il cibo italiano, qui a Bari ho provato focaccia, polpo crudo e orecchiette».