Calcio
Stop alle multiproprietà nel calcio, ora è ufficiale. Tempo fino al 2024/'25 per vendere Bari o Napoli
Il consiglio della Federcalcio ha approvato la nuova norma all'unanimità. Ora la palla passa alla famiglia De Laurentiis
Bari - giovedì 30 settembre 2021
15.12
Ora è ufficiale: stop alle multiproprietà nel calcio professionistico italiano a partire dalla stagione 2024/2025, il ché significa che la famiglia De Laurentiis ha due anni e mezzo di tempo per cedere il Bari o il Napoli. Lo ha deliberato il consiglio federale della Figc, nella seduta di questa mattina a Roma.
«Il Consiglio federale Figc ha approvato all'unanimità il divieto di qualsiasi partecipazione societaria in più di un club professionistico con l'obbligo di tempestiva dismissione, a pena di decadenza dell'affiliazione, per quelle società che dovessero salire in Lega Pro dalla Serie D. Per i casi esistenti, attraverso una disciplina transitoria, si è dato tempo per la dismissione entro l'inizio della stagione 2024/'25», riporta l'agenzia di stampa Ansa.
L'ipotesi iniziale era di far terminare l'esperienza della multiproprietà entro il 30 giugno 2023, termine poi spostato di fatto 365 giorni in avanti dalla norma ufficiale deliberata oggi dalla Federcalcio. «Non solo sarà escluso categoricamente il controllo assoluto della società ma non si potrà neanche avere alcuna partecipazione», ha chiarito Garbiele Gravina, presidente della Figc che ha dichiarato una guerra senza quartiere alla multiproprietà, dopo il caso Salernitana-Lazio in serie A e la torbida vicenda del trust chiamato a completare la cessione del club granata.
Insomma, da sanare restano solo le situazioni relative alle coppie Bari-Napoli (di proprietà della famiglia De Laurentiis) e Mantova-Hellas Verona (di proprietà della famiglia Setti). Un fatto che Luigi De Laurentiis, ora, non può più non considerare. Il numero uno della SSC Bari aveva chiesto a stampa e tifosi di attendere un'ufficialità che finalmente è arrivata; ora la palla passa proprio alla FilmAuro, azienda cinematografica di famiglia, che dovrà chiarire come intenderà gestire la questione relativa alla cessione di una fra SSC Bari e SSC Napoli.
«Il Consiglio federale Figc ha approvato all'unanimità il divieto di qualsiasi partecipazione societaria in più di un club professionistico con l'obbligo di tempestiva dismissione, a pena di decadenza dell'affiliazione, per quelle società che dovessero salire in Lega Pro dalla Serie D. Per i casi esistenti, attraverso una disciplina transitoria, si è dato tempo per la dismissione entro l'inizio della stagione 2024/'25», riporta l'agenzia di stampa Ansa.
L'ipotesi iniziale era di far terminare l'esperienza della multiproprietà entro il 30 giugno 2023, termine poi spostato di fatto 365 giorni in avanti dalla norma ufficiale deliberata oggi dalla Federcalcio. «Non solo sarà escluso categoricamente il controllo assoluto della società ma non si potrà neanche avere alcuna partecipazione», ha chiarito Garbiele Gravina, presidente della Figc che ha dichiarato una guerra senza quartiere alla multiproprietà, dopo il caso Salernitana-Lazio in serie A e la torbida vicenda del trust chiamato a completare la cessione del club granata.
Insomma, da sanare restano solo le situazioni relative alle coppie Bari-Napoli (di proprietà della famiglia De Laurentiis) e Mantova-Hellas Verona (di proprietà della famiglia Setti). Un fatto che Luigi De Laurentiis, ora, non può più non considerare. Il numero uno della SSC Bari aveva chiesto a stampa e tifosi di attendere un'ufficialità che finalmente è arrivata; ora la palla passa proprio alla FilmAuro, azienda cinematografica di famiglia, che dovrà chiarire come intenderà gestire la questione relativa alla cessione di una fra SSC Bari e SSC Napoli.