Calcio
Una vittoria per scacciare via veleni e paure, il Bari riparte dalle sue certezze
Antenucci e Marras sempre più fattori decisivi per i biancorossi. Ora inizia un nuovo percorso per Auteri e i suoi biancorossi
Bari - lunedì 25 gennaio 2021
Una vittoria per scacciare via le nubi. Per il Bari il successo, rotondo, nel derby con la Virtus Francavilla va ben oltre i tre punti conquistati sul campo, anche perché arriva al termine della settimana più dura della gestione Auteri, fatta di veleni, paure, verità non dette. Un 4-1 convincente per diradare le ombre e i fantasmi che si erano addensati sul mister dopo lo stentato successo contro il Bisceglie, e soprattutto dopo le dichiarazioni poco "ortodosse" del tecnico al termine della partita.
La decidono Marras e Antenucci con le loro doppiette; non due a caso, ma i due soli più luminescenti attorno a cui ruota il costituendo firmamento biancorosso. Una vittoria importante per diversi motivi, innanzitutto perché il Bari la raggiunge dopo un primo tempo tutt'altro che facile. L'avvio è buono, goal annullato a Marras per fuorigioco millimetrico e occasione di Antenucci che spara in faccia a Crispino, poi i galletti si trovano a soffrire le iniziative della Virtus di Trocini, «Squadra che ha accettato il confronto», come l'ha definita Auteri. Frattali salva su Vazquez e tiene a galla i suoi a metà del primo tempo.
Una scossa niente male per i galletti, posti davanti al bivio fra la solita prestazione da incompiuta e una svolta innanzitutto mentale. Dopo la mezz'ora succede tutto e il contrario di tutto: al 33' Marras crossa, Candellone (titolare "a sorpresa" e in netta crescita) fa da sponda, Antenucci calcia di destro in buca d'angolo. Schema perfetto per un vantaggio effimero, perché al 37' Rolando perde palla a sinistra, Ciccone va via e mette in mezzo per Castorani, che imita Antenucci e fa secco Frattali di destro.
Sembra il solito copione da psicodramma; ma è qui che il Bari inizia a fare il Bari, finalmente verrebbe da aggiungere, scrollandosi di dosso quella tensione di cui ha parlato il tecnico nel post gara, e che troppe volte si è vista in questa stagione. Di Cosmo è ingenuo a toccare in area Marras, che a sua volta è furbo ad andare giù appena avvertito il contatto. Rigore procurato e trasformato, è il "la" alla riscossa biancorossa della ripresa. La Virtus gradualmente sparisce dal campo, e il crescente feeling Antenucci-Marras fa il resto. Prima il folletto col numero 10 si avventa su una palla lunga mal letta dalla difesa ospite e con il suo pallonetto beffardo mette alle spalle di Crispino, poi lancia il 7 in porta sfruttando un errore in impostazione degli uomini di Trocini. È il punto esclamativo su un'intesa che per questa squadra sta diventando sempre più un fattore; quando parlano la stessa lingua calcistica, gli avversari non hanno neanche il tempo di consultare il dizionario. I due approfittano degli spazi aperti dal fisico di Candellone, si cercano, si trovano: quando il 7 manda in porta il 10 è solo il palo a dire di no al pokerissimo.
Segnali confortanti provengono anche dai nuovi arrivi: vero, Rolando sbaglia tutto in occasione del pari della Virtus, ma nella ripresa mette le marce alte e fa vedere di essere l'elemento che sulla fascia salta l'uomo, crea superiorità e getta scompiglio fra gli avversari. Di Montalto si sono perse le tracce («Era distratto da altre situazioni», ha detto Auteri, probabilmente a ore saluterà), ma è in arrivo Cianci, attaccante "di categoria", nonché barese col pedigree.
Insomma, forse le tessere del puzzle iniziano ad andare al loro posto, ed è proprio adesso che bisogna insistere e schiacciare sull'acceleratore. La Ternana continua a vincere, il margine resta ampio, ma in questo momento appare una questione secondaria. Per Auteri l'obbligo è riportare un po' di fiducia nella piazza e di entusiasmo fra i tifosi, sentimenti che dopo Bisceglie hanno rischiato di incrinarsi irrimediabilmente. La rincorsa al primo posto, a oggi, appare un affare ancora troppo complicato, ma nulla vieta al Bari di crederci e – soprattutto – di utilizzare questo girone di ritorno come "training" in vista dei playoff. Un obiettivo assolutamente alla portata dei biancorossi, che stavolta avvertono ancora più pressante l'obbligo di non fallire.
La decidono Marras e Antenucci con le loro doppiette; non due a caso, ma i due soli più luminescenti attorno a cui ruota il costituendo firmamento biancorosso. Una vittoria importante per diversi motivi, innanzitutto perché il Bari la raggiunge dopo un primo tempo tutt'altro che facile. L'avvio è buono, goal annullato a Marras per fuorigioco millimetrico e occasione di Antenucci che spara in faccia a Crispino, poi i galletti si trovano a soffrire le iniziative della Virtus di Trocini, «Squadra che ha accettato il confronto», come l'ha definita Auteri. Frattali salva su Vazquez e tiene a galla i suoi a metà del primo tempo.
Una scossa niente male per i galletti, posti davanti al bivio fra la solita prestazione da incompiuta e una svolta innanzitutto mentale. Dopo la mezz'ora succede tutto e il contrario di tutto: al 33' Marras crossa, Candellone (titolare "a sorpresa" e in netta crescita) fa da sponda, Antenucci calcia di destro in buca d'angolo. Schema perfetto per un vantaggio effimero, perché al 37' Rolando perde palla a sinistra, Ciccone va via e mette in mezzo per Castorani, che imita Antenucci e fa secco Frattali di destro.
Sembra il solito copione da psicodramma; ma è qui che il Bari inizia a fare il Bari, finalmente verrebbe da aggiungere, scrollandosi di dosso quella tensione di cui ha parlato il tecnico nel post gara, e che troppe volte si è vista in questa stagione. Di Cosmo è ingenuo a toccare in area Marras, che a sua volta è furbo ad andare giù appena avvertito il contatto. Rigore procurato e trasformato, è il "la" alla riscossa biancorossa della ripresa. La Virtus gradualmente sparisce dal campo, e il crescente feeling Antenucci-Marras fa il resto. Prima il folletto col numero 10 si avventa su una palla lunga mal letta dalla difesa ospite e con il suo pallonetto beffardo mette alle spalle di Crispino, poi lancia il 7 in porta sfruttando un errore in impostazione degli uomini di Trocini. È il punto esclamativo su un'intesa che per questa squadra sta diventando sempre più un fattore; quando parlano la stessa lingua calcistica, gli avversari non hanno neanche il tempo di consultare il dizionario. I due approfittano degli spazi aperti dal fisico di Candellone, si cercano, si trovano: quando il 7 manda in porta il 10 è solo il palo a dire di no al pokerissimo.
Segnali confortanti provengono anche dai nuovi arrivi: vero, Rolando sbaglia tutto in occasione del pari della Virtus, ma nella ripresa mette le marce alte e fa vedere di essere l'elemento che sulla fascia salta l'uomo, crea superiorità e getta scompiglio fra gli avversari. Di Montalto si sono perse le tracce («Era distratto da altre situazioni», ha detto Auteri, probabilmente a ore saluterà), ma è in arrivo Cianci, attaccante "di categoria", nonché barese col pedigree.
Insomma, forse le tessere del puzzle iniziano ad andare al loro posto, ed è proprio adesso che bisogna insistere e schiacciare sull'acceleratore. La Ternana continua a vincere, il margine resta ampio, ma in questo momento appare una questione secondaria. Per Auteri l'obbligo è riportare un po' di fiducia nella piazza e di entusiasmo fra i tifosi, sentimenti che dopo Bisceglie hanno rischiato di incrinarsi irrimediabilmente. La rincorsa al primo posto, a oggi, appare un affare ancora troppo complicato, ma nulla vieta al Bari di crederci e – soprattutto – di utilizzare questo girone di ritorno come "training" in vista dei playoff. Un obiettivo assolutamente alla portata dei biancorossi, che stavolta avvertono ancora più pressante l'obbligo di non fallire.