Calcio
Verso Bari-Brescia, Mignani: «Partita tra squadre “spensierate”. Proveremo a vincerla»
Il mister: «Tabù San Nicola? Le sfide sono tutte importanti. Sostituto di Pucino? Uno tra Dorval, Bosisio e Zuzek»
Bari - venerdì 30 settembre 2022
15.08
Vigilia di campionato per il Bari, che dopo due settimane di sosta per l'impegno delle nazionali domani tornerà in campo al San Nicola contro la capolista Brescia. Sarà anche l'occasione per ricordare mister Bruno Bolchi, leggenda del Bari recentemente scomparso. «Ci tenevo a mandare un pensiero a mister Bolchi. L'ho avuto per un anno e mi ha insegnato molto; un abbraccio a lui e alla famiglia», il ricordo di mister Michele Mignani nella conferenza stampa pre partita.
Sulla partita, Mignani aggiunge: «Il campionato è appena iniziato, la classifica va guardata con distanza. Si affrontano due squadre partite bene, loro ne hanno vinte cinque su sei; significa che c'è un lavoro dietro, la squadra sta bene. Sarà una partita aperta, le due squadre possono essere "spensierate" e proveranno a vincere la partita».
Ancora Mignani, parlando del suo collega Clotet: «La sfida mi incuriosisce, stimo Clotet e l'ho seguito anche negli scorsi anni. Trovo alcune similitudini tra il loro modo di giocare e il nostro. Sono giovani, hanno entusiasmo, giocano; sarà una partita difficile per noi, ma spero anche per loro. Bari e Brescia si possono assomigliare, anche per il fatto che non sono state pronosticate nei quartieri alti della classifica. Ma sono passate solo sei giornate, ci vorrà più tempo per determinare se saranno sorprese o certezze. Entrambe le squadre giocano con quattro difensori, tre centrocampisti e tre attaccanti, che a volte sono un trequarti e due punte e a volte due trequarti e una punta. Nelle proposte offensive, le due squadre provano a giocare e per certi versi si assomigliano».
Di fronte ci saranno il Bari secondo e il Brescia primo, ma Mignani non smette i panni del pompiere: «La classifica non va guardata, ragioniamo di partita in partita. Veniamo da una buona prestazione a Cagliari, in queste due settimane abbiamo lavorato per recuperare la condizione di quelli che erano più indietro e per prepararci con entusiasmo a questa partita. Varrà tre punti e non sarà determinante; il campionato deve entrare ancora nel vivo. Tutte le partite sono un'occasione per fare punti; rispettiamo il Brescia, sta facendo un buon calcio e ha giovani di valore. Ce la giochiamo, cercheremo di vincerla».
Ancora Mignani: «Ogni partita ci fa crescere, tutte le partite sono lunghe più di 90 minuti. Devi entrare in campo e utilizzare anche intelligenza per capire quando avere pazienza. Bisogna essere sempre concentrati e non prendere ripartenze; nelle ultime in trasferta siamo stati più equilibrati e abbiamo concesso meno. A Cagliari abbiamo anche creato poco, la squadra deve raggiungere la maturità di capire che c'è sempre tempo per fare goal ma se lo prendi poi è più difficile. Tolto il Palermo, abbiamo affrontato squadre che non ci conoscevano. Il campionato va avanti, gli altri ti conoscono e adottano contromisure per fermarti. Questo è logico, ti può togliere qualcosa ma è assolutamente normale. Abbiamo varietà nei calciatori offensivi, spero che la squadra possa sempre sorprendere gli avversari. Quello che non dobbiamo mai perdere è l'equilibrio e la capacità di ragionare e capire i momenti della partita».
Non ci sarà lo squalificato Pucino, e allora in casa Bari si pensano alle possibili alternative: «Abbiamo soluzioni diverse. Dorval è un pari ruolo, Bosisio è un centrale ma può fare il terzino, Zuzek lo abbiamo provato in quella posizione. Una di queste soluzioni sarà domani in campo. La settima a di sosta ha permesso a tutti di avvicinarsi alla condizione finale, fisica e tattica. Zuzek lavora da un po' con noi, Scheidler è un ragazzo in gamba che si è applicato tantissimo in allenamento per capire le mie richieste e conoscere i compagni. Salcedo ha avuto più facilità perché già da qualche anno frequenta i nostri campionati. Sono tutti molto vicini al 100% della loro condizione. Cheddira? È arrivato mercoledì pomeriggio, ha fatto una giornata di scarico e ieri si è allenato con la squadra. Sprizza energia da tutti i pori e non ci saranno problemi sulle sue condizioni. Salcedo e Cangiano? Possono essere simili, ma hanno delle peculiarità diverse. Possono coesistere, tutti gli attaccanti possono giocare insieme; loro due l'hanno già fatto per uno spezzone, non penso ci siano problemi. Salcedo ha fatto quasi due settimane intere con la squadra, è a disposizione. I ragazzi stanno bene. Bellomo e Botta stanno bene, abbiamo la possibilità di utilizzare loro due ma anche tre attaccanti più puri. Le partite durano 90', ci sono cinque cambi; a me piacerebbe fare dare la possibilità a tutti perché sono motivati. Bisogna fare delle scelte, vedremo domani chi far giocare».
Da sfatare c'è il tabù San Nicola, dove fin qui il Bari ha raccolto solo due pareggi. Domani si preannuncia un ambiente caldo e un pubblico importante allo stadio: «Abbiamo fatto sei partite, quattro fuori e due in casa. La voglia c'è sempre perché dobbiamo fare punti, giocare in casa non deve mettere pressione ma dare motivazioni in più. Sarebbe bello regalare una soddisfazione ai tifosi vincendo in casa, ma le partite sono tutte complicate e i punti si fanno ovunque. L'obiettivo è vincere sempre, noi abbiamo cercato sempre la vittoria ma davanti c'è anche l'avversario. Sarebbe comunque importante vincere domani, sia per la classifica sia per sfatare il tabù», conclude Mignani.
Sulla partita, Mignani aggiunge: «Il campionato è appena iniziato, la classifica va guardata con distanza. Si affrontano due squadre partite bene, loro ne hanno vinte cinque su sei; significa che c'è un lavoro dietro, la squadra sta bene. Sarà una partita aperta, le due squadre possono essere "spensierate" e proveranno a vincere la partita».
Ancora Mignani, parlando del suo collega Clotet: «La sfida mi incuriosisce, stimo Clotet e l'ho seguito anche negli scorsi anni. Trovo alcune similitudini tra il loro modo di giocare e il nostro. Sono giovani, hanno entusiasmo, giocano; sarà una partita difficile per noi, ma spero anche per loro. Bari e Brescia si possono assomigliare, anche per il fatto che non sono state pronosticate nei quartieri alti della classifica. Ma sono passate solo sei giornate, ci vorrà più tempo per determinare se saranno sorprese o certezze. Entrambe le squadre giocano con quattro difensori, tre centrocampisti e tre attaccanti, che a volte sono un trequarti e due punte e a volte due trequarti e una punta. Nelle proposte offensive, le due squadre provano a giocare e per certi versi si assomigliano».
Di fronte ci saranno il Bari secondo e il Brescia primo, ma Mignani non smette i panni del pompiere: «La classifica non va guardata, ragioniamo di partita in partita. Veniamo da una buona prestazione a Cagliari, in queste due settimane abbiamo lavorato per recuperare la condizione di quelli che erano più indietro e per prepararci con entusiasmo a questa partita. Varrà tre punti e non sarà determinante; il campionato deve entrare ancora nel vivo. Tutte le partite sono un'occasione per fare punti; rispettiamo il Brescia, sta facendo un buon calcio e ha giovani di valore. Ce la giochiamo, cercheremo di vincerla».
Ancora Mignani: «Ogni partita ci fa crescere, tutte le partite sono lunghe più di 90 minuti. Devi entrare in campo e utilizzare anche intelligenza per capire quando avere pazienza. Bisogna essere sempre concentrati e non prendere ripartenze; nelle ultime in trasferta siamo stati più equilibrati e abbiamo concesso meno. A Cagliari abbiamo anche creato poco, la squadra deve raggiungere la maturità di capire che c'è sempre tempo per fare goal ma se lo prendi poi è più difficile. Tolto il Palermo, abbiamo affrontato squadre che non ci conoscevano. Il campionato va avanti, gli altri ti conoscono e adottano contromisure per fermarti. Questo è logico, ti può togliere qualcosa ma è assolutamente normale. Abbiamo varietà nei calciatori offensivi, spero che la squadra possa sempre sorprendere gli avversari. Quello che non dobbiamo mai perdere è l'equilibrio e la capacità di ragionare e capire i momenti della partita».
Non ci sarà lo squalificato Pucino, e allora in casa Bari si pensano alle possibili alternative: «Abbiamo soluzioni diverse. Dorval è un pari ruolo, Bosisio è un centrale ma può fare il terzino, Zuzek lo abbiamo provato in quella posizione. Una di queste soluzioni sarà domani in campo. La settima a di sosta ha permesso a tutti di avvicinarsi alla condizione finale, fisica e tattica. Zuzek lavora da un po' con noi, Scheidler è un ragazzo in gamba che si è applicato tantissimo in allenamento per capire le mie richieste e conoscere i compagni. Salcedo ha avuto più facilità perché già da qualche anno frequenta i nostri campionati. Sono tutti molto vicini al 100% della loro condizione. Cheddira? È arrivato mercoledì pomeriggio, ha fatto una giornata di scarico e ieri si è allenato con la squadra. Sprizza energia da tutti i pori e non ci saranno problemi sulle sue condizioni. Salcedo e Cangiano? Possono essere simili, ma hanno delle peculiarità diverse. Possono coesistere, tutti gli attaccanti possono giocare insieme; loro due l'hanno già fatto per uno spezzone, non penso ci siano problemi. Salcedo ha fatto quasi due settimane intere con la squadra, è a disposizione. I ragazzi stanno bene. Bellomo e Botta stanno bene, abbiamo la possibilità di utilizzare loro due ma anche tre attaccanti più puri. Le partite durano 90', ci sono cinque cambi; a me piacerebbe fare dare la possibilità a tutti perché sono motivati. Bisogna fare delle scelte, vedremo domani chi far giocare».
Da sfatare c'è il tabù San Nicola, dove fin qui il Bari ha raccolto solo due pareggi. Domani si preannuncia un ambiente caldo e un pubblico importante allo stadio: «Abbiamo fatto sei partite, quattro fuori e due in casa. La voglia c'è sempre perché dobbiamo fare punti, giocare in casa non deve mettere pressione ma dare motivazioni in più. Sarebbe bello regalare una soddisfazione ai tifosi vincendo in casa, ma le partite sono tutte complicate e i punti si fanno ovunque. L'obiettivo è vincere sempre, noi abbiamo cercato sempre la vittoria ma davanti c'è anche l'avversario. Sarebbe comunque importante vincere domani, sia per la classifica sia per sfatare il tabù», conclude Mignani.