Calcio
Verso Bari-Casertana, Carrera: «Dobbiamo abituarci a vincere. Formazione? Cambierò qualcosa»
Il tecnico: «La panchina corta è un problema ma non un alibi. Antenucci? A Terni fuori solo per una questione tecnica»
Bari - martedì 16 marzo 2021
14.45
«Vincere non è semplice, bisogna avere cattiveria agonistica e mente fredda nei momenti decisivi della partita: giocare la partita e non farsi giocare dagli eventi in campo. Dobbiamo abituarci a vincere, andare in campo senza strafare ma facendo cose semplici». Parole e musica di mister Massimo Carrera, alla vigilia della sfida fra il suo Bari e la Casertana in programma alle 15 di domani sul terreno del San Nicola.
A Terni, nella sconfitta in casa della capolista, si è visto un po' tutto il meglio e il peggio di questo Bari. Vantaggio immediato, tante occasioni non concretizzate e rimonta subita nel finale. Carrera analizza così: «Bisogna ripartire dal primo tempo di Terni, non per il modulo di gioco ma per l'atteggiamento tenuto in campo. Abbiamo fatto pochi goal ma abbiamo creato molte situazioni; è la cosa più importante. Nel calcio basta poco per cambiare gli eventi, qualcosa che faccia girare la "fortuna". Continuiamo a lavorare: tutti i goal che abbiamo preso nascono non tanto per meriti degli avversari, quanto per distrazioni nostre, più individuali che di squadra. Non penso che in queste partite la difesa abbiamo subito tanto; abbiamo commesso degli errori, che nel calcio capitano. Dobbiamo essere bravi a curare il dettaglio e a eliminare le sbavature. Creiamo occasioni, non è importante chi fa goal ma che i calciatori si mettano a disposizione della squadra. Quello che ripeto a loro è di essere più cinici sotto porta: non va bene costruire 4-5 palle goal a partita e non riuscire a metterla dentro, manca un po' di cattiveria. Quando c'è il risultato in bilico la concentrazione deve essere al mille per mille: dobbiamo vincere tutte le partite e fare più punti possibili: dipende solo da noi e non dagli altri».
Sulla formazione, invece, il mister non si sbilancia, spiegando però i motivi dell'esclusione di Antenucci dai titolari nella partita precedente: «Sicuramente qualcosa cambierò, nella rifinitura vedremo come staranno i giocatori. Celiento? Sta facendo un lavoro a parte, non è ancora ristabilito del tutto. Valuteremo se potrà essere disponibile per domani. Antenucci contro la Ternana non ha giocato per scelta tecnica: avevo bisogno di un centrocampo più di corsa e meno tecnico. Avrei potuto mettere anche lui come mezz'ala, ma ne avrei limitato le potenzialità; ne abbiamo parlato, ma non è il suo ruolo e l'avrei messo in difficoltà».
Resta, però, il fatto che le soluzioni sono molto limitate per il tecnico: «Non abbiamo una panchina lunga, ogni domenica abbiamo quattro o cinque ragazzi della Beretti. È un problema ma non è un alibi, non è sempre detto che con i cambi possa cambiare anche la partita. Giocando ogni tre giorni fai fatica a lavorare: non è semplice costruire o rimettere in sesto qualcosa con tutte queste partite ravvicinate. Pian piano stiamo crescendo, in tutte le partite c'è stato un miglioramento. Il nostro obiettivo è arrivare secondi, ma anche se la Ternana ha tanti punti di vantaggio il campionato non è ancora finito: lavorare a testa bassa. In qualsiasi squadra, con qualsiasi obiettivo, ci sono sempre pressioni: conta sempre il risultato. Dobbiamo esserne consapevoli, siamo qui per portare il Bari in alto e c'è da essere concentrati affinché questo accada».
Se c'è, però, una cosa che Carrera non cerca sono gli alibi: «Vincere e essere obbligati a vincere non è facile per nessuno. Forse c'è un po' di timore di non riuscire a farlo, ma una cosa così è solo dannosa. Dobbiamo andare in campo sereni a giocare le nostre partite, avendo rispetto per tutti ma paura di nessuno. Facciamo il nostro calcio, senza pensare a quello che fanno gli altri».
Una chiosa, infine, sulla Casertana, prossimo avversario dei galletti: «Anche se ha perso con il Bisceglie in casa, la Casertana arriva da un momento positivo. Nonostante la sconfitta 5-1 con la Ternana, ha messo in difficoltà anche loro. Non vanno sottovalutati: giocano un buon calcio, con molte ripartenze. Tutte le partite sono insidiose, dobbiamo essere bravi a restare nel gioco fino a quando l'arbitro fischia. In serie C ci sono squadre che giocano un buon calcio, che hanno della cattiveria: sono componenti fondamentali di qualsiasi squadra, in qualsiasi categoria».
A Terni, nella sconfitta in casa della capolista, si è visto un po' tutto il meglio e il peggio di questo Bari. Vantaggio immediato, tante occasioni non concretizzate e rimonta subita nel finale. Carrera analizza così: «Bisogna ripartire dal primo tempo di Terni, non per il modulo di gioco ma per l'atteggiamento tenuto in campo. Abbiamo fatto pochi goal ma abbiamo creato molte situazioni; è la cosa più importante. Nel calcio basta poco per cambiare gli eventi, qualcosa che faccia girare la "fortuna". Continuiamo a lavorare: tutti i goal che abbiamo preso nascono non tanto per meriti degli avversari, quanto per distrazioni nostre, più individuali che di squadra. Non penso che in queste partite la difesa abbiamo subito tanto; abbiamo commesso degli errori, che nel calcio capitano. Dobbiamo essere bravi a curare il dettaglio e a eliminare le sbavature. Creiamo occasioni, non è importante chi fa goal ma che i calciatori si mettano a disposizione della squadra. Quello che ripeto a loro è di essere più cinici sotto porta: non va bene costruire 4-5 palle goal a partita e non riuscire a metterla dentro, manca un po' di cattiveria. Quando c'è il risultato in bilico la concentrazione deve essere al mille per mille: dobbiamo vincere tutte le partite e fare più punti possibili: dipende solo da noi e non dagli altri».
Sulla formazione, invece, il mister non si sbilancia, spiegando però i motivi dell'esclusione di Antenucci dai titolari nella partita precedente: «Sicuramente qualcosa cambierò, nella rifinitura vedremo come staranno i giocatori. Celiento? Sta facendo un lavoro a parte, non è ancora ristabilito del tutto. Valuteremo se potrà essere disponibile per domani. Antenucci contro la Ternana non ha giocato per scelta tecnica: avevo bisogno di un centrocampo più di corsa e meno tecnico. Avrei potuto mettere anche lui come mezz'ala, ma ne avrei limitato le potenzialità; ne abbiamo parlato, ma non è il suo ruolo e l'avrei messo in difficoltà».
Resta, però, il fatto che le soluzioni sono molto limitate per il tecnico: «Non abbiamo una panchina lunga, ogni domenica abbiamo quattro o cinque ragazzi della Beretti. È un problema ma non è un alibi, non è sempre detto che con i cambi possa cambiare anche la partita. Giocando ogni tre giorni fai fatica a lavorare: non è semplice costruire o rimettere in sesto qualcosa con tutte queste partite ravvicinate. Pian piano stiamo crescendo, in tutte le partite c'è stato un miglioramento. Il nostro obiettivo è arrivare secondi, ma anche se la Ternana ha tanti punti di vantaggio il campionato non è ancora finito: lavorare a testa bassa. In qualsiasi squadra, con qualsiasi obiettivo, ci sono sempre pressioni: conta sempre il risultato. Dobbiamo esserne consapevoli, siamo qui per portare il Bari in alto e c'è da essere concentrati affinché questo accada».
Se c'è, però, una cosa che Carrera non cerca sono gli alibi: «Vincere e essere obbligati a vincere non è facile per nessuno. Forse c'è un po' di timore di non riuscire a farlo, ma una cosa così è solo dannosa. Dobbiamo andare in campo sereni a giocare le nostre partite, avendo rispetto per tutti ma paura di nessuno. Facciamo il nostro calcio, senza pensare a quello che fanno gli altri».
Una chiosa, infine, sulla Casertana, prossimo avversario dei galletti: «Anche se ha perso con il Bisceglie in casa, la Casertana arriva da un momento positivo. Nonostante la sconfitta 5-1 con la Ternana, ha messo in difficoltà anche loro. Non vanno sottovalutati: giocano un buon calcio, con molte ripartenze. Tutte le partite sono insidiose, dobbiamo essere bravi a restare nel gioco fino a quando l'arbitro fischia. In serie C ci sono squadre che giocano un buon calcio, che hanno della cattiveria: sono componenti fondamentali di qualsiasi squadra, in qualsiasi categoria».