Calcio
Verso Bari-Cittadella, Sogliano: «Partita attesa da un anno. Rinvio playoff? Auspico buonsenso»
Parla in Direttore Sportivo: «Decisioni così non possono essere prese a poche ore da una sfida importantissima»
Bari - mercoledì 23 maggio 2018
19.55
Playoff sì? Playoff no? Il futuro prossimo della FC Bari è incerto, appeso al filo della sentenza sul deferimento per il mancato pagamento delle ritenute Irpef che è stata anticipata dal 1 giugno al 25 maggio, il giorno prima della gara preliminare contro il Cittadella.
Prima che arrivasse la decisione del Tribunale Nazionale Federale aveva parlato il diesse biancorosso Sean Sogliano, intervenuto in mattinata in conferenza stampa. «Sono qui per rappresentare il mio pensiero e quello di giocatori, allenatore e presidente - dice Sogliano: è un anno che aspettiamo di giocare questa partita, con la speranza di giocarne anche altre. Sicuramente in questo momento ci sarebbe da parlare di tante cose, ma mancano pochi giorni a una sfida densa di grosse emozioni, che potranno essere di gioia come di tristezza. Partite del genere si giocano per i tifosi e per la città; quest'anno abbiamo sudato per guadagnarci la possibilità di essere ai playoff».
Tanta fatica durante tutta la stagione per arrivare fin qui, a giocare una partita a cui il Bari arriva dopo un'ultima fase di campionato in crescendo. «Nel finale di campionato il Bari ha fatto molto bene, ma in una partita secca possono succedere cose imponderabili. Incontriamo una squadra molto forte, che ha fatto i playoff già l'anno scorso ed è abituata a partite del genere. Certo, è una realtà molto diversa da Bari, in cui la squadra ogni anno parte senza pressioni perché tutto quel che ottiene è di guadagnato. Noi sappiamo che sono forti e per questo motivo è giusto parlare di questa partita come un momento che il Bari si è meritato, dimostrando di essere forti anche noi».
Inevitabile, però, tornare su un argomento che sta lasciando col fiato sospeso i tifosi che, nonostante l'incertezza, si sono comunque presentati in massa ai botteghini per accaparrarsi un biglietto (già 8.000 i tagliandi staccati). «In queste situazioni credo che vada innanzitutto usato del buonsenso - dice Sogliano, in riferimento a un possibile slittamento della gara. Cambiare qualcosa non mi sembra il caso. Se non è stata presa una decisione definitiva finora non penso che tre giorni prima della partita sia il momento giusto per prenderla, per rispetto di una città e di una tifoseria che è in fila ai botteghini».
Veleni e retropensieri ovviamente fanno da corredo a una situazione surreale. Le insistenze del Cittadella affinché venissero rinviati i playoff o la gara col Bari venisse giocata al Tombolato sono state da molti interpretate come un tentativo di condizionare l'ambiente e l'arbitraggio. Sogliano, però, ha fiducia nella professionalità di tutte le componenti in gioco e dice: «Al Bari non è stato regalato niente: in 42 partite abbiamo avuto solo due rigori. Quello che abbiamo ce lo siamo guadagnato. Sono fiducioso perché sia noi che il Cittadella abbiamo voglia di giocarla e sono certo che l'arbitro sarà all'altezza e vorrà anche lui fare una grande prestazione. Credere il contrario ci butterebbe giù.In campo vanno solo dei professionisti all'altezza della gara e della pressione che comporta».
Prima che arrivasse la decisione del Tribunale Nazionale Federale aveva parlato il diesse biancorosso Sean Sogliano, intervenuto in mattinata in conferenza stampa. «Sono qui per rappresentare il mio pensiero e quello di giocatori, allenatore e presidente - dice Sogliano: è un anno che aspettiamo di giocare questa partita, con la speranza di giocarne anche altre. Sicuramente in questo momento ci sarebbe da parlare di tante cose, ma mancano pochi giorni a una sfida densa di grosse emozioni, che potranno essere di gioia come di tristezza. Partite del genere si giocano per i tifosi e per la città; quest'anno abbiamo sudato per guadagnarci la possibilità di essere ai playoff».
Tanta fatica durante tutta la stagione per arrivare fin qui, a giocare una partita a cui il Bari arriva dopo un'ultima fase di campionato in crescendo. «Nel finale di campionato il Bari ha fatto molto bene, ma in una partita secca possono succedere cose imponderabili. Incontriamo una squadra molto forte, che ha fatto i playoff già l'anno scorso ed è abituata a partite del genere. Certo, è una realtà molto diversa da Bari, in cui la squadra ogni anno parte senza pressioni perché tutto quel che ottiene è di guadagnato. Noi sappiamo che sono forti e per questo motivo è giusto parlare di questa partita come un momento che il Bari si è meritato, dimostrando di essere forti anche noi».
Inevitabile, però, tornare su un argomento che sta lasciando col fiato sospeso i tifosi che, nonostante l'incertezza, si sono comunque presentati in massa ai botteghini per accaparrarsi un biglietto (già 8.000 i tagliandi staccati). «In queste situazioni credo che vada innanzitutto usato del buonsenso - dice Sogliano, in riferimento a un possibile slittamento della gara. Cambiare qualcosa non mi sembra il caso. Se non è stata presa una decisione definitiva finora non penso che tre giorni prima della partita sia il momento giusto per prenderla, per rispetto di una città e di una tifoseria che è in fila ai botteghini».
Veleni e retropensieri ovviamente fanno da corredo a una situazione surreale. Le insistenze del Cittadella affinché venissero rinviati i playoff o la gara col Bari venisse giocata al Tombolato sono state da molti interpretate come un tentativo di condizionare l'ambiente e l'arbitraggio. Sogliano, però, ha fiducia nella professionalità di tutte le componenti in gioco e dice: «Al Bari non è stato regalato niente: in 42 partite abbiamo avuto solo due rigori. Quello che abbiamo ce lo siamo guadagnato. Sono fiducioso perché sia noi che il Cittadella abbiamo voglia di giocarla e sono certo che l'arbitro sarà all'altezza e vorrà anche lui fare una grande prestazione. Credere il contrario ci butterebbe giù.In campo vanno solo dei professionisti all'altezza della gara e della pressione che comporta».