Calcio
Verso Bari-Cittanovese, Cornacchini: «C'è tanta carica. Bollino dal 1' al posto di Floriano»
Il mister alla vigilia della gara interna: «Difficoltà far calare questi calciatori nella categoria. Di Cesare titolare»
Bari - sabato 29 settembre 2018
12.24
Smaltita la delusione per l'eliminazione dalla Coppa Italia Serie D per mano del Bitonto, per il Bari è già tempo di pensare al campionato. Domani al San Nicola arriva la Cittanovese, per una sfida da vincere per continuare a fare selezione nel Girone I. «C'è tanta carica in più: perdere fa male ma da queste cose bisogna trarre motivi per crescere - dice mister Giovanni Cornacchini nella conferenza stampa della vigilia. Con il Bitonto non c'è stata sufficienza; non abbiamo disputato una gara bruttissima, ma gli episodi hanno fatto la differenza. Potevamo fare sicuramente meglio ma non è una questione di superficialità. Chi pensa che il Bari non debba mai perdere sbaglia. Noi siamo più forti e dobbiamo dimostrarlo».
Tutti a disposizione del mister tranne Floriano, uscito con un'elongazione alla coscia sinistra dalla partita contro il Bitonto. «Al suo posto gioca Bollino» - annuncia Cornacchini, che si sofferma un po' sui singoli. «Penso di non cambiare niente: tre centrocampisti e davanti fantasia pura. Probabilmente partirà Di Cesare con Cacioli; Mattera è un po' più affaticato perché insieme ad Aloisi è quello che ha più minutaggio. Valerio è importantissimo per noi, anche se deve salire di condizione. Nannini ha fatto molto bene; D'Ignazio ha bisogno di serenità perché ha delle buone caratteristiche. Questa volta partirà lui, ma il ballottaggio ci sarà sempre. Neglia? Può giocare a destra e a sinistra. Questione portiere: è un ruolo delicato e Marfella è il titolare. Entrambi però danno garanzie».
Contro il Bitonto la prima per Brienza, che in campionato dovrà scontare ancora un turno di squalifica: «Stiamo parlando di un calciatore di 39 anni molto bravo; la sua ultima partita è stata il 3 giugno e non mi sembrava il caso di farlo giocare più avanti. Ha una qualità tecnica impressionante e in questa categoria può giocare molto bene lì dietro. Va considerato per quello che è: un calciatore forte. Il mio obiettivo, comunque, è vincere quindi vado oltre i singoli. Mi interessa la squadra: i singoli vanno curati ma la priorità è il gruppo».
Davanti ci sarà la Cittanovese, un'altra incognita come tante in questo campionato di Serie D: «In rosa hanno Barilaro, che ho allenato ad Ancona - racconta Cornacchini. In casa giocano con il 433, mentre fuori con il 352. Sono queste le informazioni che ho. In questo girone ci sono squadre organizzate che daranno il massimo contro di noi. Bisogna stare sul pezzo perché prima o poi qualcuno cede. Il problema sono i campi; dalle immagini non si capiscono le reali dimensioni. Dobbiamo essere bravi a far venire fuori i valori. Un allenatore deve fare meno danni possibile. La difficoltà è far calare questi calciatori di categoria superiore in questa realtà. Le rose sono sempre migliorabili, ma non pretendo nulla perché a disposizione ho tanti giocatori e tutti bravi».
Il Bari è primo a 6 punti, staccato già dalle inseguitrici. La ricetta del mister è continuare su questa squadra per trovare al più presto condizione e automatismi in una squadra tutta nuova: «Abbiamo ancora tanti margini di miglioramento notevoli - ammette l'allenatore biancorosso. Se devo dare una percentuale dico che ci troviamo intorno al 70%. In mezzo al campo siamo ancora un po' contratti, ma con gli allenamenti e la conoscenza reciproca miglioreremo. Mi sembra ancora presto per dire se questa squadra è pronta a volare».
Fra le cose da registrare c'è «La fase difensiva, che per me inizia dagli attaccanti - conclude il mister. Quando si lavora bene davanti senza palla gli altri fanno fatica ad andare al tiro. Questa è una cosa su cui dobbiamo migliorare, perché molti calciatori nella loro carriera non l'hanno mai fatto. Bisogna però considerare che con una squadra di giovani qualcosa va concessa, anche se troppo abbiamo rischiato sui piazzati. Anche oggi abbiamo lavorato su questo aspetto».
Tutti a disposizione del mister tranne Floriano, uscito con un'elongazione alla coscia sinistra dalla partita contro il Bitonto. «Al suo posto gioca Bollino» - annuncia Cornacchini, che si sofferma un po' sui singoli. «Penso di non cambiare niente: tre centrocampisti e davanti fantasia pura. Probabilmente partirà Di Cesare con Cacioli; Mattera è un po' più affaticato perché insieme ad Aloisi è quello che ha più minutaggio. Valerio è importantissimo per noi, anche se deve salire di condizione. Nannini ha fatto molto bene; D'Ignazio ha bisogno di serenità perché ha delle buone caratteristiche. Questa volta partirà lui, ma il ballottaggio ci sarà sempre. Neglia? Può giocare a destra e a sinistra. Questione portiere: è un ruolo delicato e Marfella è il titolare. Entrambi però danno garanzie».
Contro il Bitonto la prima per Brienza, che in campionato dovrà scontare ancora un turno di squalifica: «Stiamo parlando di un calciatore di 39 anni molto bravo; la sua ultima partita è stata il 3 giugno e non mi sembrava il caso di farlo giocare più avanti. Ha una qualità tecnica impressionante e in questa categoria può giocare molto bene lì dietro. Va considerato per quello che è: un calciatore forte. Il mio obiettivo, comunque, è vincere quindi vado oltre i singoli. Mi interessa la squadra: i singoli vanno curati ma la priorità è il gruppo».
Davanti ci sarà la Cittanovese, un'altra incognita come tante in questo campionato di Serie D: «In rosa hanno Barilaro, che ho allenato ad Ancona - racconta Cornacchini. In casa giocano con il 433, mentre fuori con il 352. Sono queste le informazioni che ho. In questo girone ci sono squadre organizzate che daranno il massimo contro di noi. Bisogna stare sul pezzo perché prima o poi qualcuno cede. Il problema sono i campi; dalle immagini non si capiscono le reali dimensioni. Dobbiamo essere bravi a far venire fuori i valori. Un allenatore deve fare meno danni possibile. La difficoltà è far calare questi calciatori di categoria superiore in questa realtà. Le rose sono sempre migliorabili, ma non pretendo nulla perché a disposizione ho tanti giocatori e tutti bravi».
Il Bari è primo a 6 punti, staccato già dalle inseguitrici. La ricetta del mister è continuare su questa squadra per trovare al più presto condizione e automatismi in una squadra tutta nuova: «Abbiamo ancora tanti margini di miglioramento notevoli - ammette l'allenatore biancorosso. Se devo dare una percentuale dico che ci troviamo intorno al 70%. In mezzo al campo siamo ancora un po' contratti, ma con gli allenamenti e la conoscenza reciproca miglioreremo. Mi sembra ancora presto per dire se questa squadra è pronta a volare».
Fra le cose da registrare c'è «La fase difensiva, che per me inizia dagli attaccanti - conclude il mister. Quando si lavora bene davanti senza palla gli altri fanno fatica ad andare al tiro. Questa è una cosa su cui dobbiamo migliorare, perché molti calciatori nella loro carriera non l'hanno mai fatto. Bisogna però considerare che con una squadra di giovani qualcosa va concessa, anche se troppo abbiamo rischiato sui piazzati. Anche oggi abbiamo lavorato su questo aspetto».