michele mignani
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Calcio

Verso Bari-Spal, Mignani: «Sono arrivati giocatori motivati. Obiettivo? Lo dirà il campo»

Il tecnico: «Scheidler ha caratteristiche che non avevamo in rosa. Ho diverse soluzioni sul terzini. Zuzek? Apprende in fretta»

Vigilia di campionato per il Bari di mister Michele Mignani, che domani alle 14 ospiterà al San Nicola la Spal di mister Roberto Venturato per la quarta giornata del campionato di serie B. Ma a tener banco in queste ore è, ovviamente, il mercato che si è chiuso alle 20 di ieri sera. In extremis, i biancorossi hanno portato a casa due attaccanti nuovi: il francese Aurelien Scheidler e il giovane Eddie Salcedo, in prestito dall'Inter.

Mignani, nella conferenza pre partita, commenta così: «Scheidler deve ancora arrivare, poi penseremo alle soluzioni offensive. La cosa più importante è preparare la partita di domani con gli effettivi a disposizione, poi vedremo come sistemare i nuovi arrivi. Sono contento che siano arrivati giocatori con caratteristiche diverse per completare il reparto, piano piano li inseriremo».

A essere rinforzato nelle ultime ore è stato l'attacco, il reparto che - paradossalmente - ha dato più garanzie nelle prime tre giornate di campionato con sei goal segnati. Nulla, invece, è arrivato sulle fasce laterali di difesa, dove è stato reintegrato in lista Mazzotta, principale candidato a sostituire domani lo squalificato Ricci a sinistra. «La vita è piena di paradossi - commenta Mignani. Il mercato non è facile, quello che mi rende felice è aver preso giocatori che hanno fortemente voluto venire a Bari. Questa è la cosa più importante, se uno vuol venire si trova sempre una soluzione. Sono state fatte le cose che dovevamo e volevamo fare. Il reparto offensivo sta lavorando bene, però il campionato è lunghissimo ma avere qualcuno in più e delle alternative fa sempre comodo. Terzini? Abbiamo pensato tante cose, poi abbiamo deciso che in assenza di soluzioni soddisfacenti dovevamo mantenere quelli che volevano rimanere fortemente a Bari con entusiasmo. Domani abbiamo dei terzini, preferisco avere un mancino a sinistra: Mazzotta sta bene, Dorval sprizza energia e non vede l'ora di giocare. Posso decidere sul primo o sul secondo, magari anche di alternarli a partita in corso; sotto questo aspetto non mi faccio problemi perché tutti si sono allenati bene, hanno domani la possibilità di dimostrare qualcosa. Salcedo? È arrivato oggi, ha fatto il primo allenamento con noi. Devo parlargli, il calcio ha tante situazioni che hanno bisogno di lavoro sul campo: dalla fase di non possesso ai movimenti offensivi. Lo abbiamo voluto fortemente, lui ha scelto di scendere di categoria per venire a Bari: nel più breve tempo possibile lo dobbiamo mettere nelle condizioni di esprimere le sue qualità tecniche, fisiche e di fantasia. Presto lo vedremo».

Tornando sull'attaccante francese e sul ruolo che avrà in questo Bari, il mister spiega: «Scheidler deve ancora arrivare e bisogna conoscerlo bene. Di Antenucci, però, ce n'è uno: il francese ha caratteristiche diverse. Non abbiamo fatto la scelta di portare giocatori simili, volevamo elementi tutti diversi tra loro per avere soluzioni diverse in partita. Scheidler ha struttura ma non è una prima punta, è dinamico e per il difensore ha più difficoltà ad anticiparlo e a togliergli palla. Per quello che abbiamo visto, non avrà grossi problemi a integrarsi nel nostro modo di pensare. Gli attaccanti devono togliere punti di riferimento invece che darli».

Parlando, invece, della partita di domani, con un occhio retrospettivo rispetto alla vittoria 1-3 sul campo del Perugia il tecnico dei galletti spiega: «Ogni partita è diversa da un'altra, ci sono sempre schieramenti diversi a cui opporsi. Abbiamo sofferto l'ampiezza del Perugia e il fatto che trovava alti i quinti per mettere le palle dentro. A Perugia quello che abbiamo fatto meno bene è stata l'intensità nella pressione; per come siamo schierati in campo non puoi coprire l'ampiezza in anticipo, ma ci puoi arrivare con l'intensità. Domani ci saranno delle difficoltà diverse, troveremo una squadra simile al Perugia, loro cercano la profondità degli attaccanti. Prepariamo la partita per capire dove loro possono farci male e dove noi possiamo fare a loro; cerchiamo di riuscire a fare meglio rispetto a quello fatto a Perugia. La Spal è una certezza in questa B. Si alterna da anni fra A e B, è guidata da un allenatore molto bravo e che a Cittadella ha fatto miracoli strepitosi. Mi aspetto una partita difficilissima, contro una squadra organizzata, molto aggressiva. Le partite in B sono spesso aperte, soprattutto in questo periodo in cui si specula poco sul risultato; dobbiamo essere bravi a limitarli nei loro punti forti e pensare di andare a far male perché l'obiettivo è fare goal».

Mignani resta, invece, abbottonato su quelle che saranno le effettive ambizioni del Bari nel campionato di serie B: «Rimango sulla mia linea, non ho ancora il quadro completamente chiaro. Non ho ancora visto la campagna acquisti degli avversari, il mio compito è andare in campo e far rendere al meglio i ragazzi. Sarà il campo a stabilire quello che sarà l'obiettivo e la posizione del Bari. Il campionato passa di avversario in avversario, più di tutto dobbiamo guardare in casa nostra e fare più punti possibili, già da domani».

Di certo c'è, però, che «La B è un campionato equilibrato, probabilmente tra poco verranno fuori le squadre che per organico possono avere qualcosa in più delle altre - continua il mister. Siamo solamente alla quarta, è normale che ci sia equilibrio. La nostra mentalità deve poggiare sul coraggio e sulla voglia di fare la partita, in casa e fuori; se stai ad aspettare prendi degli schiaffi. Il Bari anche lo scorso campionato ha fatto tanti risultati in trasferta, ma ne abbiamo fatti tanti e buoni anche in casa. È sempre questione di mentalità, la squadra deve essere portata a vincere e ad andare nella metà campo avversaria sia in casa che in trasferta. Poi dipende anche dall'atteggiamento dell'avversario: in casa loro si sentono più forti, a Bari magari si coprono di più. In questo momento è difficile dare una risposta, ci sono troppo pochi dati per capire».

Parlando, in conclusione, di chi è già arrivato da qualche tempo, Mignani analizza: «Caprile? Lo abbiamo seguito, sapevamo di essere andati su un ragazzo giovane e di prospettiva, con un ottimo campionato di C. È partito al di sopra delle aspettative degli osservatori, ma sapevamo che si poteva contare su di lui. Ho scelto di provare a vederlo, a oggi mi ha dato buone risposte. La cosa più importante è che rimanga concentrato sul lavoro di ogni giorno, solo così i calciatori possono migliorare. Zuzek cresce ogni giorno. È stata una settimana più corta, lui ha tanto bisogno di lavorare per sincronizzarsi con i meccanismi difensivi. Lui, però, è una spugna, ogni giorno apprende qualcosa di nuovo, a partite dalla lingua italiana e dal voler conoscere compagni e meccanismi. Nel giro di pochissimo, magari anche da domani, potrà essere pronto per giocare uno spezzone o già dall'inizio. Ceter? Come ha detto il direttore è un calciatore su cui crediamo molto. L'anno scorso ha giocato poco, arrivato da noi aveva dei problemi da sistemare; stiamo cercando di gestirlo al meglio, non possiamo compromettere un mese e mezzo di lavoro. Quando percepisce sensazioni non ottimali dobbiamo fermarci un attimo e aspettare una settimana in più piuttosto che perderlo per due o tre mesi», conclude il tecnico biancorosso.
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