Calcio
Verso Bari-Taranto, Mignani: «Sentiamo l’emotività del derby, ma conta solo la classifica»
Il mister: «Per noi l’obiettivo è fare punti contro tutti, domani sarà una battaglia. Diventiamo tutt’uno con i tifosi»
Bari - sabato 11 dicembre 2021
15.20
«I derby sono sempre partite particolari, lo sente la gente e lo sentiamo noi. Ma il nostro campionato è fatto di partite contro squadre che vogliono metterci i bastoni fra le ruote. Avremo una consapevolezza in più, faremo di tutto per vincerla». Così mister Michele Mignani, alla vigilia della sfida fra il suo Bari e il Taranto, sul terreno del San Nicola, valevole per la 18ma del girone C di serie C.
Il vero derby per entrambe le città, che però manca da 29 anni. Ma Mignani non si scompone, e l'analizza con lucidità: «Anche questa volta ragioniamo di partita in partita. Quella di domani sarà importante, soprattutto per la classifica e poi per tutti gli altri aspetti. Ne abbiamo coscienza, sappiamo che i nostri tifosi ci tengono moltissimo ma la priorità è fare punti per chiudere al meglio il mini-ciclo prima della sosta natalizia».
Ancora il tecnico biancorosso: «Per noi la partita di domani ha un duplice aspetto: l'emotività del derby e i punti per la classifica e per raggiungere l'obiettivo. Loro potrebbero pensare a una partita fuori dalla classifica, ma non ci voglio pensare. Dobbiamo fare punti in una partita difficilissima. Il Taranto è una squadra vivace, che ha vinto meritatamente il suo campionato e sta recuperando giocatori. Avranno motivazioni a mille, noi dobbiamo mettere in campo le nostre qualità. Pensiamo solo a noi stessi, a prescindere dalle avversità: se facciamo la nostra partita, sarà difficile anche per il Taranto».
Quindi, niente calcoli in vista dello scontro diretto con il Palermo alla prossima giornata, l'ultima di andata: «Dal mio punto di vista, il Palermo ci sarà fra una settimana e avremo tempo per prepararla - il mantra di Mignani. Abbiamo troppo bisogno di fare punti domani, e le nostre energie sono incanalate sulla sfida contro il Taranto. Diffide? Nella mia testa considero la possibilità di schierare sempre dei titolari, ragiono in funzione della partita con il Taranto. Se ritengo di far giocare un diffidato con il rischio che salti Palermo lo farò, perché le alternative ci sono e sono dello stesso livello. Non credo che chi non gioca sia felice, ma tutti arrivano al campo ogni giorno per mostrarmi che meritano di giocare. Sanno che sono aperto mentalmente, guardo gli allenamenti e gli atteggiamenti; non ho mai chiuso la porta a nessuno, sanno che possono sempre sperare di giocare. ci sta contraddistinguendo la forza del gruppo e la forza delle alternative, che non sono affatto alternative».
E per questo Mignani non si sbottona sulla formazione: «Faccio le mie valutazioni. Ho l'allenamento di oggi, metterò in campo quelli che crederò più adatti. Nella mia rosa sono tutti titolari, sono tranquillo. In questo campionato il fattore agonistico c'è in tutte le partite; siamo pronti per questa "battaglia", non avremo paura. Mi aspetto reazioni rabbiose da parte di tutti: solo se siamo al massimo riusciamo a esprimerci come vogliamo. È fondamentale trovare equilibrio fra agonismo e qualità. Abbiamo giocatori con qualità tecniche, fisiche e mentali, per loro è normale impattare partite come quella di Avellino. La squadra è entrata subito nel clima, sotto questo aspetto non abbiamo mai sbagliato partita. Abbiamo giocatori esperti, però sanno che nel calcio questo è un fattore fondamentale».
Un appello anche ai tifosi, affinché vengano a sostenere la squadra: «Da quando abbiamo cominciato a fare risultati si è ricreato entusiasmo e la gente partecipa - l'impressione del mister. Sarebbe il massimo avere sempre la cornice di pubblico vista in Bari-Foggia, ma credo che domani i nostri tifosi - come sempre - ci staranno vicini. Faremo di tutto per regalargli una gioia, dobbiamo diventare un tutt'uno con loro».
Niente voli pindarici anche sul possibile titolo d'inverno, che arriverebbe in caso di vittoria nel derby: «Non guardo molto in là. La classifica la vedremo alla fine del girone d'andata. Le nostre certezze derivano dai punti fatti, dalle vittorie e dagli errori da cui sempre si può imparare. Il Bari più degli altri ha i punti, solo questa è la differenza. Tutte le partite ci danno la possibilità di fare punti, più ne facciamo più ci avviciniamo all'obiettivo. Il titolo d'inverno ci interessa fino a un certo punto, i conti si faranno alla fine», conclude Mignani.
Il vero derby per entrambe le città, che però manca da 29 anni. Ma Mignani non si scompone, e l'analizza con lucidità: «Anche questa volta ragioniamo di partita in partita. Quella di domani sarà importante, soprattutto per la classifica e poi per tutti gli altri aspetti. Ne abbiamo coscienza, sappiamo che i nostri tifosi ci tengono moltissimo ma la priorità è fare punti per chiudere al meglio il mini-ciclo prima della sosta natalizia».
Ancora il tecnico biancorosso: «Per noi la partita di domani ha un duplice aspetto: l'emotività del derby e i punti per la classifica e per raggiungere l'obiettivo. Loro potrebbero pensare a una partita fuori dalla classifica, ma non ci voglio pensare. Dobbiamo fare punti in una partita difficilissima. Il Taranto è una squadra vivace, che ha vinto meritatamente il suo campionato e sta recuperando giocatori. Avranno motivazioni a mille, noi dobbiamo mettere in campo le nostre qualità. Pensiamo solo a noi stessi, a prescindere dalle avversità: se facciamo la nostra partita, sarà difficile anche per il Taranto».
Quindi, niente calcoli in vista dello scontro diretto con il Palermo alla prossima giornata, l'ultima di andata: «Dal mio punto di vista, il Palermo ci sarà fra una settimana e avremo tempo per prepararla - il mantra di Mignani. Abbiamo troppo bisogno di fare punti domani, e le nostre energie sono incanalate sulla sfida contro il Taranto. Diffide? Nella mia testa considero la possibilità di schierare sempre dei titolari, ragiono in funzione della partita con il Taranto. Se ritengo di far giocare un diffidato con il rischio che salti Palermo lo farò, perché le alternative ci sono e sono dello stesso livello. Non credo che chi non gioca sia felice, ma tutti arrivano al campo ogni giorno per mostrarmi che meritano di giocare. Sanno che sono aperto mentalmente, guardo gli allenamenti e gli atteggiamenti; non ho mai chiuso la porta a nessuno, sanno che possono sempre sperare di giocare. ci sta contraddistinguendo la forza del gruppo e la forza delle alternative, che non sono affatto alternative».
E per questo Mignani non si sbottona sulla formazione: «Faccio le mie valutazioni. Ho l'allenamento di oggi, metterò in campo quelli che crederò più adatti. Nella mia rosa sono tutti titolari, sono tranquillo. In questo campionato il fattore agonistico c'è in tutte le partite; siamo pronti per questa "battaglia", non avremo paura. Mi aspetto reazioni rabbiose da parte di tutti: solo se siamo al massimo riusciamo a esprimerci come vogliamo. È fondamentale trovare equilibrio fra agonismo e qualità. Abbiamo giocatori con qualità tecniche, fisiche e mentali, per loro è normale impattare partite come quella di Avellino. La squadra è entrata subito nel clima, sotto questo aspetto non abbiamo mai sbagliato partita. Abbiamo giocatori esperti, però sanno che nel calcio questo è un fattore fondamentale».
Un appello anche ai tifosi, affinché vengano a sostenere la squadra: «Da quando abbiamo cominciato a fare risultati si è ricreato entusiasmo e la gente partecipa - l'impressione del mister. Sarebbe il massimo avere sempre la cornice di pubblico vista in Bari-Foggia, ma credo che domani i nostri tifosi - come sempre - ci staranno vicini. Faremo di tutto per regalargli una gioia, dobbiamo diventare un tutt'uno con loro».
Niente voli pindarici anche sul possibile titolo d'inverno, che arriverebbe in caso di vittoria nel derby: «Non guardo molto in là. La classifica la vedremo alla fine del girone d'andata. Le nostre certezze derivano dai punti fatti, dalle vittorie e dagli errori da cui sempre si può imparare. Il Bari più degli altri ha i punti, solo questa è la differenza. Tutte le partite ci danno la possibilità di fare punti, più ne facciamo più ci avviciniamo all'obiettivo. Il titolo d'inverno ci interessa fino a un certo punto, i conti si faranno alla fine», conclude Mignani.