Calcio
Verso Bari-Ternana, Di Cesare: «Non sarà decisiva. Ora importante è dare continuità»
Il capitano alla vigilia del big match al San Nicola: «Auteri sta bene, è un leone in gabbia. Rispetto all'anno scorso abbiamo più esperienza»
Bari - sabato 14 novembre 2020
15.02
Vigilia di big match in casa SSC Bari. Domani i biancorossi, ancora senza Auteri in panchina perché positivo al Covid, ospiteranno al San Nicola la Ternana di Cristiano Lucarelli per il big match dell'undicesimo turno di serie C girone C. Le fere umbre sono al primo posto con 24 punti e 10 partite giocate, mentre i biancorossi inseguono a 20 punti in 9 partite giocate.
A presentare la sfida è stato capitan Valerio Di Cesare, che in conferenza stampa ha detto: «A Potenza abbiamo fatto una gran partita, siamo stati bravi agonisticamente contro una squadra che poteva metterci in difficoltà. Partita dopo partita stiamo migliorando, adesso affrontiamo una sfida difficile e importante. Non sarà determinante, siamo solo all'undicesima, ma loro sono momentaneamente avanti con una partita in più; vincere servirebbe non tanto alla classifica ma a dare continuità. Sappiamo che loro sono una grande squadra, verrà fuori una grande partita».
Di fronte l'attacco migliore del campionato, una bella prova per Di Cesare e il resto della difesa: «Loro sappiamo che hanno attaccanti molto forti, ma questa deve essere una prova di squadra. Ci possono mettere in difficoltà, ma ce la giocheremo alla grande. Hanno forti individualità, sono forti nell'uno contro uno e hanno tante alternative; dobbiamo stare attenti», spiega il capitano.
Anche se non è fisicamente con la squadra, Auteri continua a farsi sentire: «Il mister è un leone in gabbia, anche stamattina abbiamo fatto un collegamento con lui - racconta Di Cesare. Sta bene, vorrebbe spaccare tutto ma purtroppo è così. Ci dà delle indicazioni per preparare bene la partita di domani. Sono partite che si preparano da sole; ogni giocatore sa quello che deve fare, è talmente importante che non c'è bisogno che ci sia il giocatore esperto per farsi sentire».
Bari-Ternana sarà il gemello del confronto Bari-Reggina della passata stagione? «Rispetto all'anno scorso abbiamo più esperienza - analizza Di Cesare. Nella a passata stagione siamo partiti male nelle prime giornate e ci siamo trovati a rincorrere, mentre adesso all'undicesima giornata siamo attaccati. Vincere ci darebbe uno slancio in più, ma è veramente troppo presto. Anche se vinci questa ma perdi a Caserta non hai fatto nulla. L'importante è dare continuità, soprattutto alle prestazioni, come stiamo facendo dall'inizio, tranne che con il Foggia. A inizio campionato ai compagni ho detto che la Ternana è una grande squadra, che quest'anno ha inserito quattro/cinque giocatori di categoria superiore, per me sono molto forti. Non so se sono più forti della Reggina; forse a livello di nomi sì, ma la Reggina l'anno scorso è stata una squadra compatta. Quella è stata la loro forza. Non so se siamo più forti dell'anno scorso, ma siamo sicuramente partiti meglio. Vediamo a fine campionato; nel calcio contano i risultati. L'anno scorso abbiamo perso del tempo con il cambio d'allenatore, ci siamo trovati a lavorare in modo diverso; è come se avessimo buttato i prime tre mesi. quest'anno con il mister siamo partiti subito, lavorando tantissimo. Sono arrivati molti giocatori un po' tardi, ma sono fiducioso perché vedo sempre dei miglioramenti, possiamo crescere ancora molto e fare ancora meglio. Bisogna continuare così; i campionati non si vincono solo nei big match, ma soprattutto con le piccole, fuori casa e su campi brutti. Come ha fatto la Reggina».
Partita che ha cambiato qualcosa nella mentalità della squadra è stata quella persa nel derby a Foggia, come ha ricordato lo stesso Di Cesare: «Dopo il Foggia ho detto che tutti quanti non avevamo capito che tipo di campionato ci aspettasse, io per primo. Al martedì ci siamo parlati e ci siamo detti le cose che non avevamo fatto bene, che avevamo completamente buttato tre punti. Una squadra come la nostra deve andare a Foggia a imporre il proprio gioco, ma non l'abbiamo fatto. Ero molto deluso; quei punti non vanno persi. Non mi interessa dei record personali. Sono sceso in serie D e insieme ai miei compagni voglio portare il Bari in serie B. Lo scorso anno ci siamo arrivati a un passo; quest'anno è fondamentale. In questo momento sto bene, non penso al fatto di avere 37 anni e che sono prossimo a smettere. Mi diverto, sto bene e continuo».
Sulla sua posizione nella difesa a tre, Di Cesare spiega: «In passato ho giocato a tre, a sinistra, e mi ero trovato sempre bene. Nelle prime partite ho fatto un po' fatica perché da parecchio non giocavo così, ma non cambia molto per me. Il mister a noi difensori chiede di stare molto corti, per recuperare palla alti e arrivare prima in porta. Stiamo migliorando ancora tanto, siamo all'inizio; il mister vuole sempre giocare da dietro, quindi noi difensori dobbiamo difendere e fare ripartire l'azione».
A presentare la sfida è stato capitan Valerio Di Cesare, che in conferenza stampa ha detto: «A Potenza abbiamo fatto una gran partita, siamo stati bravi agonisticamente contro una squadra che poteva metterci in difficoltà. Partita dopo partita stiamo migliorando, adesso affrontiamo una sfida difficile e importante. Non sarà determinante, siamo solo all'undicesima, ma loro sono momentaneamente avanti con una partita in più; vincere servirebbe non tanto alla classifica ma a dare continuità. Sappiamo che loro sono una grande squadra, verrà fuori una grande partita».
Di fronte l'attacco migliore del campionato, una bella prova per Di Cesare e il resto della difesa: «Loro sappiamo che hanno attaccanti molto forti, ma questa deve essere una prova di squadra. Ci possono mettere in difficoltà, ma ce la giocheremo alla grande. Hanno forti individualità, sono forti nell'uno contro uno e hanno tante alternative; dobbiamo stare attenti», spiega il capitano.
Anche se non è fisicamente con la squadra, Auteri continua a farsi sentire: «Il mister è un leone in gabbia, anche stamattina abbiamo fatto un collegamento con lui - racconta Di Cesare. Sta bene, vorrebbe spaccare tutto ma purtroppo è così. Ci dà delle indicazioni per preparare bene la partita di domani. Sono partite che si preparano da sole; ogni giocatore sa quello che deve fare, è talmente importante che non c'è bisogno che ci sia il giocatore esperto per farsi sentire».
Bari-Ternana sarà il gemello del confronto Bari-Reggina della passata stagione? «Rispetto all'anno scorso abbiamo più esperienza - analizza Di Cesare. Nella a passata stagione siamo partiti male nelle prime giornate e ci siamo trovati a rincorrere, mentre adesso all'undicesima giornata siamo attaccati. Vincere ci darebbe uno slancio in più, ma è veramente troppo presto. Anche se vinci questa ma perdi a Caserta non hai fatto nulla. L'importante è dare continuità, soprattutto alle prestazioni, come stiamo facendo dall'inizio, tranne che con il Foggia. A inizio campionato ai compagni ho detto che la Ternana è una grande squadra, che quest'anno ha inserito quattro/cinque giocatori di categoria superiore, per me sono molto forti. Non so se sono più forti della Reggina; forse a livello di nomi sì, ma la Reggina l'anno scorso è stata una squadra compatta. Quella è stata la loro forza. Non so se siamo più forti dell'anno scorso, ma siamo sicuramente partiti meglio. Vediamo a fine campionato; nel calcio contano i risultati. L'anno scorso abbiamo perso del tempo con il cambio d'allenatore, ci siamo trovati a lavorare in modo diverso; è come se avessimo buttato i prime tre mesi. quest'anno con il mister siamo partiti subito, lavorando tantissimo. Sono arrivati molti giocatori un po' tardi, ma sono fiducioso perché vedo sempre dei miglioramenti, possiamo crescere ancora molto e fare ancora meglio. Bisogna continuare così; i campionati non si vincono solo nei big match, ma soprattutto con le piccole, fuori casa e su campi brutti. Come ha fatto la Reggina».
Partita che ha cambiato qualcosa nella mentalità della squadra è stata quella persa nel derby a Foggia, come ha ricordato lo stesso Di Cesare: «Dopo il Foggia ho detto che tutti quanti non avevamo capito che tipo di campionato ci aspettasse, io per primo. Al martedì ci siamo parlati e ci siamo detti le cose che non avevamo fatto bene, che avevamo completamente buttato tre punti. Una squadra come la nostra deve andare a Foggia a imporre il proprio gioco, ma non l'abbiamo fatto. Ero molto deluso; quei punti non vanno persi. Non mi interessa dei record personali. Sono sceso in serie D e insieme ai miei compagni voglio portare il Bari in serie B. Lo scorso anno ci siamo arrivati a un passo; quest'anno è fondamentale. In questo momento sto bene, non penso al fatto di avere 37 anni e che sono prossimo a smettere. Mi diverto, sto bene e continuo».
Sulla sua posizione nella difesa a tre, Di Cesare spiega: «In passato ho giocato a tre, a sinistra, e mi ero trovato sempre bene. Nelle prime partite ho fatto un po' fatica perché da parecchio non giocavo così, ma non cambia molto per me. Il mister a noi difensori chiede di stare molto corti, per recuperare palla alti e arrivare prima in porta. Stiamo migliorando ancora tanto, siamo all'inizio; il mister vuole sempre giocare da dietro, quindi noi difensori dobbiamo difendere e fare ripartire l'azione».