Calcio
Verso Bari-Vibonese, Vivarini: «Partita da non sottovalutare. Servirà umiltà»
Il mister alla vigilia: «Abbiamo grandi potenzialità in rosa, dobbiamo sfruttarle tutte. Floriano? L'ho provato da mezzala»
Bari - sabato 2 novembre 2019
13.31
«Dobbiamo andare un passo alla volta, sarà una partita complicata. Programmi a lungo termine non mi piace farne; dobbiamo essere cauti perché ci siamo posti l'obiettivo di mantenere questa classifica fino a gennaio. Contro la Vibonese sarà una sfida da affrontare con umiltà e applicazione per fare risultato; non è un impegno da prendere con poca attenzione perché la Vibonese corre e aggredisce e ha anche diversi goal nelle gambe. Bisogna avere spirito di sacrificio e sofferenza per portare a casa i tre punti. Se pensiamo che sia abbordabile passiamo i guai». Usa queste parole mister Vincenzo Vivarini per presentare la sfida fra il suo Bari e la Vibonese, in programma alle 15 di domani al San Nicola.
Problemi di formazione per il Bari, che a centrocampo deve fare i conti con le condizioni precarie di Scavone e Hamlili. Vivarini, però, non fa drammi: «Dobbiamo sfruttare tutte le potenzialità in rosa, abbiamo Schiavone, Folorunsho, Awua, Terrani e Floriano, che in settimana abbiamo provato da mezzala. Sono sicuro che chi scenderà in campo farà bene, in una partita che sappiamo sarà difficile da affrontare. C'è bisogno di sfruttare le capacità di andare oltre gli ostacoli della squadra, di accelerare in questo momento molto importante. Abbiamo ancora dei problemi di equilibrio, proprio in funzione dei cambiamenti. Quando avremo raggiunto l'equilibrio potremo provare cose diverse; si possono cambiare gli interpreti ma è rischioso cambiare l'assetto in campo. A partita in corsa si può optare anche per qualche altra soluzione».
Un momento, quello che inizia con la sfida ai calabresi, per tentare di recuperare il gap di 6 punti con la Reggina prima e organizzarsi in vista del giro di boa: «Nel calcio improvvisare è difficile, la Reggina ha lavorato con logica già l'anno scorso e in questa stagione hanno completato la rosa rendendola competitiva - la convinzione di Vivarini. C'è da battagliare fino all'ultima partita, noi veniamo da una storia diversa da quella della Reggina. Nel girone di ritorno le cose si andranno a pareggiare e speriamo che svoltino a nostro favore».
Tra le cose da sistemare c'è anche la disposizione di gioco della squadra, che ha in Costa e Antenucci le fonti di gioco principali, con uno squilibrio fra destra e sinistra: «Siamo più continui a sinistra e meno a destra, è una contingenza dovuta agli elementi a disposizione. Ci abbiamo lavorato tanto in settimana sul possesso palla; con attenzione la fase difensiva si ottiene più velocemente, quella di costruzione invece richiede più lavoro. L'obiettivo è sfruttare più le fasce per servire meglio gli attaccanti», conclude Vivarini.
Problemi di formazione per il Bari, che a centrocampo deve fare i conti con le condizioni precarie di Scavone e Hamlili. Vivarini, però, non fa drammi: «Dobbiamo sfruttare tutte le potenzialità in rosa, abbiamo Schiavone, Folorunsho, Awua, Terrani e Floriano, che in settimana abbiamo provato da mezzala. Sono sicuro che chi scenderà in campo farà bene, in una partita che sappiamo sarà difficile da affrontare. C'è bisogno di sfruttare le capacità di andare oltre gli ostacoli della squadra, di accelerare in questo momento molto importante. Abbiamo ancora dei problemi di equilibrio, proprio in funzione dei cambiamenti. Quando avremo raggiunto l'equilibrio potremo provare cose diverse; si possono cambiare gli interpreti ma è rischioso cambiare l'assetto in campo. A partita in corsa si può optare anche per qualche altra soluzione».
Un momento, quello che inizia con la sfida ai calabresi, per tentare di recuperare il gap di 6 punti con la Reggina prima e organizzarsi in vista del giro di boa: «Nel calcio improvvisare è difficile, la Reggina ha lavorato con logica già l'anno scorso e in questa stagione hanno completato la rosa rendendola competitiva - la convinzione di Vivarini. C'è da battagliare fino all'ultima partita, noi veniamo da una storia diversa da quella della Reggina. Nel girone di ritorno le cose si andranno a pareggiare e speriamo che svoltino a nostro favore».
Tra le cose da sistemare c'è anche la disposizione di gioco della squadra, che ha in Costa e Antenucci le fonti di gioco principali, con uno squilibrio fra destra e sinistra: «Siamo più continui a sinistra e meno a destra, è una contingenza dovuta agli elementi a disposizione. Ci abbiamo lavorato tanto in settimana sul possesso palla; con attenzione la fase difensiva si ottiene più velocemente, quella di costruzione invece richiede più lavoro. L'obiettivo è sfruttare più le fasce per servire meglio gli attaccanti», conclude Vivarini.