Calcio
Verso Bari-Virtus Francavilla, Mignani: «Partita importante ma non decisiva. Giochiamo sempre per vincere»
Il tecnico alla viglia: «Riconfermiamo lo spirito delle ultime due gare. Botta? Sarà disponibile, ma non so se dall’inizio»
Bari - venerdì 4 marzo 2022
15.08
Una sfida importantissima verso l'obiettivo della promozione. Domani il Bari ospita al San Nicola la Virtus Francavilla terza in classifica, con l'obiettivo di vincere per mantenere almeno di quattro punti il distacco dal Catanzaro secondo, nonché avversario dei biancorossi nel successivo turno.
«In questo momento tutte le partite sono importanti - dice Mister Michele Mignani presentando la partita. Con la Virtus Francavilla sarà importante per il valore dell'avversario, ma non sarà decisiva. Le sfide decisive le avremo quando ci saranno gli ultimi punti in palio; sappiamo che per raggiungere l'obiettivo bisogna fare più punti possibile. Domani dobbiamo obbligatoriamente fare punti, contro una squadra che sta bene; il loro stemma è meno conosciuto di quello di altre, ma la loro classifica dice che hanno fatto bene, stanno bene e si potranno giocare la loro partita in maniera serena. Sono andati al di sopra delle loro possibilità, gli vanno fatti i complimenti per il loro campionato».
I biancorossi sono reduci dalla sfida sul terreno del Foggia. Un derby finito 2-2, su un campo paludoso, che però ha ridato ai galletti certezze sul gioco e sulla qualità caratteriale della squadra: La forza del Bari, oltre a individualità e organizzazione, è stata l'intensità - dice Mignani. Nel recente periodo l'avevamo un po' persa, ma nelle ultime due partite l'abbiamo ritrovata. Questo spirito va riconfermato anche domani: intensità e furore agonistico. Ogni partita la affrontiamo con la "pressione", che per noi deve essere uno stimolo in più. Non ho usato molto questa parola perché so che essere qui significa avere degli obiettivi, devi sempre giocare per fare tua la partita. Domani non cambierà molto rispetto a tante altre volte».
Il Bari affronterà di nuovo la Virtus Francavilla, che all'andata rifilò un inequivocabile 3-0 ai biancorossi: «Spero che ci sia uno spirito di rivalsa, perché abbiamo bisogno di entrare in campo determinati e questa può essere una motivazione in più - prosegue il tecnico. La Virtus Francavilla è cresciuta nel corso del campionato, in casa forse si sentono più a proprio agio perché il fattore campo lì è più determinante che altrove. È una squadra che apprezzo, organizzata e prova a giocare a calcio, hanno aumentato la loro qualità offensiva e sono molto pericolosi. Ma a prescindere dall'avversario dobbiamo andare dritto per la nostra strada per fare tanti punti. Quando non puoi vincere devi pareggiare, ma noi siamo una delle squadre che nel nostro girone ha vinto di più. In nessun momento abbiamo giocato non per vincere la partita, poi a volte ti trovi degli avversari che ti mettono in difficoltà o gli episodi ti cambiano la partita. Noi dobbiamo evitare di commettere errori di squadra o individuali, quelli che nell'ultimo periodo ci hanno penalizzati di più».
Parlando dei singoli, Mignani aggiunge: «Non ci siamo snaturati senza Botta, abbiamo mantenuto gli stessi concetti. Lui dà qualcosa di diverso rispetto agli altri, ma con Mallamo, D'Errico e Galano abbiamo cercato soluzioni diverse, con calciatori che ci hanno dato un contributo con le loro caratteristiche. Botta torna domani? Sta meglio, ma dobbiamo capire quanto ha nelle gambe. Sarà disponibile, ma bisogna capire se per un utilizzo dall'inizio o a partita in corso. Di Cesare? Sta bene, lo considero uno dei quattro difensori titolari. Vale come gli altri, farò le mie valutazioni e sceglierò chi far giocare dall'inizio. Io considero tutti titolari, sanno che devono mettersi a disposizione della squadra come hanno fatto quasi sempre. In funzione della partita, dello stato di forma e del momento decido quando farli giocare. Mallamo? Ha dato tanto, la sua carriera è all'inizio; se avrò bisogno di lui so che mi darà il massimo, come ha sempre fatto. Galano? Non riesco a pensare che ci siano dei giocatori che ogni domenica determini la partita. Galano è un giocatore di un'altra categoria, si vede come tratta il pallone, ma probabilmente il fatto di essere stato tanto tempo fermo e di aver perso un po' di autostima, per un ragazzo introverso significa avere bisogno di un po' di tempo. Sta crescendo, stiamo cercando di metterlo in campo nelle sue zone perché siamo sicuri che ci possa dare un grande contributo. A Foggia ha fatto una buona partita, in un ambiente ostile e in condizioni climatiche non buone; è un giocatore importante, come tanti altri. Non sempre si può farli giocare tutti insieme, ma da qui alla fine Galano darà una motivazione al fatto che il diesse lo abbia portato a Bari».
Una chiosa finale sulle tante voci che, dalle altre piazze della serie C girone C, hanno "accusato" il Bari di giocare male e vincere solo con le individualità. «Non ci faccio tanto caso - taglia corto il mister. Non mi va di ascoltare quello che dicono gli altri, noi siamo andati avanti per la nostra squadra. Il Bari ha una rosa di giocatori importanti, ma se non ragionano con la stessa testa fanno fatica a trovare risultati. Per far ragionare i giocatori con la stessa testa c'è bisogno di un allenatore che dia delle linee guida; penso che i punti che abbiamo fatto finora siano merito condiviso tra i calciatori, la società e l'allenatore. Gli altri pensino quello che vogliono, io vado avanti per la mia strada e farà di tutto per portare il Bari più in alto possibile», conclude Mignani.
«In questo momento tutte le partite sono importanti - dice Mister Michele Mignani presentando la partita. Con la Virtus Francavilla sarà importante per il valore dell'avversario, ma non sarà decisiva. Le sfide decisive le avremo quando ci saranno gli ultimi punti in palio; sappiamo che per raggiungere l'obiettivo bisogna fare più punti possibile. Domani dobbiamo obbligatoriamente fare punti, contro una squadra che sta bene; il loro stemma è meno conosciuto di quello di altre, ma la loro classifica dice che hanno fatto bene, stanno bene e si potranno giocare la loro partita in maniera serena. Sono andati al di sopra delle loro possibilità, gli vanno fatti i complimenti per il loro campionato».
I biancorossi sono reduci dalla sfida sul terreno del Foggia. Un derby finito 2-2, su un campo paludoso, che però ha ridato ai galletti certezze sul gioco e sulla qualità caratteriale della squadra: La forza del Bari, oltre a individualità e organizzazione, è stata l'intensità - dice Mignani. Nel recente periodo l'avevamo un po' persa, ma nelle ultime due partite l'abbiamo ritrovata. Questo spirito va riconfermato anche domani: intensità e furore agonistico. Ogni partita la affrontiamo con la "pressione", che per noi deve essere uno stimolo in più. Non ho usato molto questa parola perché so che essere qui significa avere degli obiettivi, devi sempre giocare per fare tua la partita. Domani non cambierà molto rispetto a tante altre volte».
Il Bari affronterà di nuovo la Virtus Francavilla, che all'andata rifilò un inequivocabile 3-0 ai biancorossi: «Spero che ci sia uno spirito di rivalsa, perché abbiamo bisogno di entrare in campo determinati e questa può essere una motivazione in più - prosegue il tecnico. La Virtus Francavilla è cresciuta nel corso del campionato, in casa forse si sentono più a proprio agio perché il fattore campo lì è più determinante che altrove. È una squadra che apprezzo, organizzata e prova a giocare a calcio, hanno aumentato la loro qualità offensiva e sono molto pericolosi. Ma a prescindere dall'avversario dobbiamo andare dritto per la nostra strada per fare tanti punti. Quando non puoi vincere devi pareggiare, ma noi siamo una delle squadre che nel nostro girone ha vinto di più. In nessun momento abbiamo giocato non per vincere la partita, poi a volte ti trovi degli avversari che ti mettono in difficoltà o gli episodi ti cambiano la partita. Noi dobbiamo evitare di commettere errori di squadra o individuali, quelli che nell'ultimo periodo ci hanno penalizzati di più».
Parlando dei singoli, Mignani aggiunge: «Non ci siamo snaturati senza Botta, abbiamo mantenuto gli stessi concetti. Lui dà qualcosa di diverso rispetto agli altri, ma con Mallamo, D'Errico e Galano abbiamo cercato soluzioni diverse, con calciatori che ci hanno dato un contributo con le loro caratteristiche. Botta torna domani? Sta meglio, ma dobbiamo capire quanto ha nelle gambe. Sarà disponibile, ma bisogna capire se per un utilizzo dall'inizio o a partita in corso. Di Cesare? Sta bene, lo considero uno dei quattro difensori titolari. Vale come gli altri, farò le mie valutazioni e sceglierò chi far giocare dall'inizio. Io considero tutti titolari, sanno che devono mettersi a disposizione della squadra come hanno fatto quasi sempre. In funzione della partita, dello stato di forma e del momento decido quando farli giocare. Mallamo? Ha dato tanto, la sua carriera è all'inizio; se avrò bisogno di lui so che mi darà il massimo, come ha sempre fatto. Galano? Non riesco a pensare che ci siano dei giocatori che ogni domenica determini la partita. Galano è un giocatore di un'altra categoria, si vede come tratta il pallone, ma probabilmente il fatto di essere stato tanto tempo fermo e di aver perso un po' di autostima, per un ragazzo introverso significa avere bisogno di un po' di tempo. Sta crescendo, stiamo cercando di metterlo in campo nelle sue zone perché siamo sicuri che ci possa dare un grande contributo. A Foggia ha fatto una buona partita, in un ambiente ostile e in condizioni climatiche non buone; è un giocatore importante, come tanti altri. Non sempre si può farli giocare tutti insieme, ma da qui alla fine Galano darà una motivazione al fatto che il diesse lo abbia portato a Bari».
Una chiosa finale sulle tante voci che, dalle altre piazze della serie C girone C, hanno "accusato" il Bari di giocare male e vincere solo con le individualità. «Non ci faccio tanto caso - taglia corto il mister. Non mi va di ascoltare quello che dicono gli altri, noi siamo andati avanti per la nostra squadra. Il Bari ha una rosa di giocatori importanti, ma se non ragionano con la stessa testa fanno fatica a trovare risultati. Per far ragionare i giocatori con la stessa testa c'è bisogno di un allenatore che dia delle linee guida; penso che i punti che abbiamo fatto finora siano merito condiviso tra i calciatori, la società e l'allenatore. Gli altri pensino quello che vogliono, io vado avanti per la mia strada e farà di tutto per portare il Bari più in alto possibile», conclude Mignani.