Calcio
Verso Catanzaro-Bari, Mignani: «Partita importante, ce la giochiamo con il nostro atteggiamento»
Il mister alla vigilia: «Conterà più per loro che per noi, ma qualsiasi risultato non farà finire il campionato domenica»
Bari - sabato 12 marzo 2022
15.08
È tempo di big match: domani il Bari di mister Michele Mignani scenderà sul terreno del Catanzaro di mister Vincenzo Vivarini, seconda forza del girone C di serie C. Per i biancorossi c'è in palio la possibilità di volare a +10 (in caso di vittoria) e mettere una serissima ipoteca sulla promozione diretta in B.
«Una partita importante, stiamo arrivando alla fine del campionato e i punti valgono doppio - dice Mignani presentando la gara. Mi aspetto un Catanzaro che faccia di tutto per batterci, credo che giocheranno come hanno fatto nelle ultime partite, con le loro partite, le loro idee e il modulo che hanno usato più frequentemente nel recente passato. Noi dobbiamo pensare che sarà una partita dura, molto fisica, ma ci arriviamo con la consapevolezza di tutto ciò che è stato fatto in un anno e con la voglia di dare continuità a questo percorso».
Il Bari, in via del tutto teorica, potrebbe anche accontentarsi di un pareggio per lasciare invariato il distacco di 7 punti. Ma Mignani giura di non voler fare calcoli: «Le partite sono lunghe, il Bari deve avere l'atteggiamento giusto. Non dobbiamo snaturare il nostro modo di giocare: concedere il meno possibile all'avversario me anche pensare ad andare a far male. Ci sono sempre delle partite nelle partite, dobbiamo gestire tutti i momenti ma lo spirito deve essere sempre il solito. Ogni partita è diversa, ma so di avere un gruppo di giocatori abituati a giocare sfide tirate, dal punto di vista mentale, agonistico e fisico. Conosciamo l'importanza di questa partita e il valore dell'avversario; tengo in particolare a non sbagliare l'atteggiamento. Non l'abbiamo fatto in partite del genere del passato, è importante non sbagliarlo anche ora».
Ancora sulla sfida di domani, il tecnico aggiunge: «Ho sempre ragionato di partita in partita. Abbiamo avuto degli incidenti di percorso, ma il margine è quasi sempre stato buono. Il nostro è stato un campionato di continuità; all'inizio abbiamo fatto meglio degli altri, poi abbiamo tenuto il passo degli avversari che ci hanno rosicchiato qualcosa, ma tolta una settimana sono sempre stati a distanza. Ma in questo momento non dobbiamo guardare la classifica, solo preparare una partita molto importante; credo, però, che sarà più importante per loro che per noi, pur rimanendo una sfida molto importante. Nelle ultime tre partite siamo tornati a essere una squadra che sta bene fisicamente, che ha riacquisito fiducia, un filo logico nel gioco e qualità nei suoi giocatori offensivi, nonostante dei campi difficili per condizioni meteorologiche. Questo ti dà fiducia, insieme a un percorso che inizia otto mesi fa e che ci ha portato ad arrivare in questa condizioni. Abbiamo le nostre certezze: rispetto per l'avversario ma non paura. Mancheranno ancora sette partite, quindi ogni risultato verrà fuori il campionato non finirà domenica».
Sulla condizione dei singoli, il tecnico spiega: «Paponi e Botta sono quasi pronti per giocare dall'inizio, poi faremo delle valutazioni per capire chi far giocare da subito e chi tenere come arma in corso. Paponi si allena bene già da qualche settimana, aveva avuto un problema dopo la sosta natalizia. Questa settimana anche Botta ha fatto tutto bene, con la squadra. Belli? Sta bene, lo abbiamo tenuto precauzionalmente a riposo per non comprometterlo, ora però è tutto ok. Abbiamo lavorato su delle alternative, abbiamo anche delle altre soluzioni da giocarci. Quanto a Pucino, non credo che riusciremo a recuperarlo ma penso che non ci vorranno tempi lunghi. Staffetta Galano-Botta? Possono anche giocare insieme, sanno giocare a calcio e hanno caratteristiche diverse, questo è un vantaggio per la loro coesistenza. Galano è in crescita, ha fatto bene nell'ultima partita; ci si aspetta da lui qualcosa che determini, quello che Botta ha dimostrato di avere. Vediamo».
Da ultimo, un pensiero su Pietro Cianci, attaccante del Catanzaro ma barese doc, ex Bari e che in passato è stato allenato dallo stesso Mignani: «Cianci l'ho allenato, apprezzandolo per caratteristiche tecniche e valori umani. Come all'andata, anche domani per lui sarà una partita particolare, ma sta diventando uomo, non è più un ragazzino quindi deve cominciare ad abituarsi a queste partire. Se ci sarà l'occasione, comunque, lo saluterò volentieri», conclude il mister.
«Una partita importante, stiamo arrivando alla fine del campionato e i punti valgono doppio - dice Mignani presentando la gara. Mi aspetto un Catanzaro che faccia di tutto per batterci, credo che giocheranno come hanno fatto nelle ultime partite, con le loro partite, le loro idee e il modulo che hanno usato più frequentemente nel recente passato. Noi dobbiamo pensare che sarà una partita dura, molto fisica, ma ci arriviamo con la consapevolezza di tutto ciò che è stato fatto in un anno e con la voglia di dare continuità a questo percorso».
Il Bari, in via del tutto teorica, potrebbe anche accontentarsi di un pareggio per lasciare invariato il distacco di 7 punti. Ma Mignani giura di non voler fare calcoli: «Le partite sono lunghe, il Bari deve avere l'atteggiamento giusto. Non dobbiamo snaturare il nostro modo di giocare: concedere il meno possibile all'avversario me anche pensare ad andare a far male. Ci sono sempre delle partite nelle partite, dobbiamo gestire tutti i momenti ma lo spirito deve essere sempre il solito. Ogni partita è diversa, ma so di avere un gruppo di giocatori abituati a giocare sfide tirate, dal punto di vista mentale, agonistico e fisico. Conosciamo l'importanza di questa partita e il valore dell'avversario; tengo in particolare a non sbagliare l'atteggiamento. Non l'abbiamo fatto in partite del genere del passato, è importante non sbagliarlo anche ora».
Ancora sulla sfida di domani, il tecnico aggiunge: «Ho sempre ragionato di partita in partita. Abbiamo avuto degli incidenti di percorso, ma il margine è quasi sempre stato buono. Il nostro è stato un campionato di continuità; all'inizio abbiamo fatto meglio degli altri, poi abbiamo tenuto il passo degli avversari che ci hanno rosicchiato qualcosa, ma tolta una settimana sono sempre stati a distanza. Ma in questo momento non dobbiamo guardare la classifica, solo preparare una partita molto importante; credo, però, che sarà più importante per loro che per noi, pur rimanendo una sfida molto importante. Nelle ultime tre partite siamo tornati a essere una squadra che sta bene fisicamente, che ha riacquisito fiducia, un filo logico nel gioco e qualità nei suoi giocatori offensivi, nonostante dei campi difficili per condizioni meteorologiche. Questo ti dà fiducia, insieme a un percorso che inizia otto mesi fa e che ci ha portato ad arrivare in questa condizioni. Abbiamo le nostre certezze: rispetto per l'avversario ma non paura. Mancheranno ancora sette partite, quindi ogni risultato verrà fuori il campionato non finirà domenica».
Sulla condizione dei singoli, il tecnico spiega: «Paponi e Botta sono quasi pronti per giocare dall'inizio, poi faremo delle valutazioni per capire chi far giocare da subito e chi tenere come arma in corso. Paponi si allena bene già da qualche settimana, aveva avuto un problema dopo la sosta natalizia. Questa settimana anche Botta ha fatto tutto bene, con la squadra. Belli? Sta bene, lo abbiamo tenuto precauzionalmente a riposo per non comprometterlo, ora però è tutto ok. Abbiamo lavorato su delle alternative, abbiamo anche delle altre soluzioni da giocarci. Quanto a Pucino, non credo che riusciremo a recuperarlo ma penso che non ci vorranno tempi lunghi. Staffetta Galano-Botta? Possono anche giocare insieme, sanno giocare a calcio e hanno caratteristiche diverse, questo è un vantaggio per la loro coesistenza. Galano è in crescita, ha fatto bene nell'ultima partita; ci si aspetta da lui qualcosa che determini, quello che Botta ha dimostrato di avere. Vediamo».
Da ultimo, un pensiero su Pietro Cianci, attaccante del Catanzaro ma barese doc, ex Bari e che in passato è stato allenato dallo stesso Mignani: «Cianci l'ho allenato, apprezzandolo per caratteristiche tecniche e valori umani. Come all'andata, anche domani per lui sarà una partita particolare, ma sta diventando uomo, non è più un ragazzino quindi deve cominciare ad abituarsi a queste partire. Se ci sarà l'occasione, comunque, lo saluterò volentieri», conclude il mister.