Calcio
Verso Cavese-Bari, Auteri: «Sul mercato fatto quel che dovevamo. Non ci sono titolari»
Il tecnico alla vigilia: «Loro non giocano da 10 giorni, ma il tempo delle "incazzature" è passato. Ci servirebbe settimana di lavoro»
Bari - martedì 6 ottobre 2020
12.44
Neanche il tempo di riorganizzare le idee dopo la fine del calciomercato che già si deve tornare in campo. Domani il Bari sarà ospite della Cavese per il terzo turno della serie C girone C, il primo infrasettimanale della stagione.
Presentando la gara, il tecnico biancorosso Gaetano Auteri parte dal mercato: «Abbiamo fatto quello che dovevamo, con il ritardo di condizione di Simeri a causa dell'infortunio avevamo bisogno di qualche freccia in più. Quest'anno ci saranno tanti turni infrasettimanali. Non c'è nessuno che risolva i problemi da solo, tutti dobbiamo essere funzionali al progetto della società. Mi piacerebbe avere una settimana completa di lavoro; domani saremo alla quinta partita in 14 giorni e dovremo essere bravi ad alternare tutti perché domenica ce ne sarà un'altra».
Di fronte un'avversaria che, dopo l'esordio con la Vibonese, ha avuto dieci giorni di riposo non avendo giocato domenica scorsa con il Bisceglie, ancora alle prese con l'allestimento della rosa dopo il ripescaggio. Uno svantaggio per il Bari, ma Auteri fa notare che «Il tempo delle "incazzature" è finito, le regole sono queste. Conta poco, alla fine non serve a nulla. Le partite sono quelle e bisogna tirare il massimo dalle gare, i punti fanno classifica. C'è comunque poca logica in determinate regole; ci dobbiamo adeguare. La Cavese è ben allenata, stimo molto mister Modica. Sono un mix di giovani ed esperti, qualcosa è arrivata anche ieri sul mercato. Con la Vibonese hanno fatto una buona gara, poi per 10 giorni non hanno più giocato. Lavorano da due mesi, sono solidi e intraprendenti; mai domi. Noi abbiamo rifiatato dall'ultima partita, ce l'andremo a giocare capendo che è molto importante, con gli attributi giusti. Noi saremo alla quinta partita in 14 giorni; dobbiamo essere bravi a fare una grande prestazione come con il Teramo. A volte ti capita di non raccogliere, ma alla lunga le prestazioni portano punti. Domani dovremo fare la partita giusta».
Il mister, però, non si sbottona sulla formazione che scenderà in campo domani: «Non ho ancora deciso nulla ma terrò conto di tutto. Farò delle scelte. Perrotta? Ha fatto bene, fa parte della rosa ed è importante. È difficile pensare che in un campionato così possano giocare sempre gli stessi. Sono contento di ciò che la squadra sta facendo. Abbiamo giocato ottime gare, seminando tanto e forse non raccolto quanto avremmo meritato. Montalto e Citro li vedrò in ritiro; abbiamo preso giocatori allenati, ma le sintonie si trovano in campo con il lavoro quotidiano. Neanche io mi sento titolare, figurarsi i giocatori. Si raccolgono meriti in campo, motivazioni in allenamento e obiettivi collettivi. Ognuno deve vivere in funzione degli obiettivi della società; le opportunità, giocando ogni tre giorni e con cinque cambi, le avranno tutti. Nessuno viene per fare miracoli; la bacchetta magica ce l'avrà un gruppo unito e in sintonia. Domani dovremo stare attenti, qualche giocatore che le ha giocate tutte potrebbe non fare la prestazione. Dobbiamo capirlo prima ed evitarlo».
Affare più scottante del mercato è stato quello legato ad Hamlili, finito fuori rosa dopo aver rifiutato il trasferimento altrove: «Sono state fatte scelte chiare, non c'è stata confusione. Il calciatore rispetta le scelte - chiude la questione Auteri. Io preferirei concentrarmi sulle partite, domani c'è una gara importante contro un avversario tosto che prepara questa partita da 10 giorni. In palio ci sono punti importanti, le mie energie sono concentrate sulla gara di domani».
Contro il Teramo il mister ha scelto di passare dal 3-4-3 al 4-3-3 e infine al 4-2-4, mostrando una certa attitudine a cambiare pelle a seconda delle situazioni di gioco: «Noi dobbiamo avere un filo conduttore, un modello organizzativo di gioco che rispetti le caratteristiche migliori dei ragazzi e metta da parte i difetti - spiega l'allenatore biancorosso. Saranno sempre le partite a dirci che indirizzo seguire: domenica abbiamo fatto fatica su alcune cose, siccome le dinamiche della gara lo consentivano ci siamo schierati con tre più Bianco prima e con tre più Antenucci dopo. L'unica preoccupazione che ho è di lavorare una settimana tutti insieme. Ora ci toccheranno due partite con l'intenzione di raccogliere il massimo».
Presentando la gara, il tecnico biancorosso Gaetano Auteri parte dal mercato: «Abbiamo fatto quello che dovevamo, con il ritardo di condizione di Simeri a causa dell'infortunio avevamo bisogno di qualche freccia in più. Quest'anno ci saranno tanti turni infrasettimanali. Non c'è nessuno che risolva i problemi da solo, tutti dobbiamo essere funzionali al progetto della società. Mi piacerebbe avere una settimana completa di lavoro; domani saremo alla quinta partita in 14 giorni e dovremo essere bravi ad alternare tutti perché domenica ce ne sarà un'altra».
Di fronte un'avversaria che, dopo l'esordio con la Vibonese, ha avuto dieci giorni di riposo non avendo giocato domenica scorsa con il Bisceglie, ancora alle prese con l'allestimento della rosa dopo il ripescaggio. Uno svantaggio per il Bari, ma Auteri fa notare che «Il tempo delle "incazzature" è finito, le regole sono queste. Conta poco, alla fine non serve a nulla. Le partite sono quelle e bisogna tirare il massimo dalle gare, i punti fanno classifica. C'è comunque poca logica in determinate regole; ci dobbiamo adeguare. La Cavese è ben allenata, stimo molto mister Modica. Sono un mix di giovani ed esperti, qualcosa è arrivata anche ieri sul mercato. Con la Vibonese hanno fatto una buona gara, poi per 10 giorni non hanno più giocato. Lavorano da due mesi, sono solidi e intraprendenti; mai domi. Noi abbiamo rifiatato dall'ultima partita, ce l'andremo a giocare capendo che è molto importante, con gli attributi giusti. Noi saremo alla quinta partita in 14 giorni; dobbiamo essere bravi a fare una grande prestazione come con il Teramo. A volte ti capita di non raccogliere, ma alla lunga le prestazioni portano punti. Domani dovremo fare la partita giusta».
Il mister, però, non si sbottona sulla formazione che scenderà in campo domani: «Non ho ancora deciso nulla ma terrò conto di tutto. Farò delle scelte. Perrotta? Ha fatto bene, fa parte della rosa ed è importante. È difficile pensare che in un campionato così possano giocare sempre gli stessi. Sono contento di ciò che la squadra sta facendo. Abbiamo giocato ottime gare, seminando tanto e forse non raccolto quanto avremmo meritato. Montalto e Citro li vedrò in ritiro; abbiamo preso giocatori allenati, ma le sintonie si trovano in campo con il lavoro quotidiano. Neanche io mi sento titolare, figurarsi i giocatori. Si raccolgono meriti in campo, motivazioni in allenamento e obiettivi collettivi. Ognuno deve vivere in funzione degli obiettivi della società; le opportunità, giocando ogni tre giorni e con cinque cambi, le avranno tutti. Nessuno viene per fare miracoli; la bacchetta magica ce l'avrà un gruppo unito e in sintonia. Domani dovremo stare attenti, qualche giocatore che le ha giocate tutte potrebbe non fare la prestazione. Dobbiamo capirlo prima ed evitarlo».
Affare più scottante del mercato è stato quello legato ad Hamlili, finito fuori rosa dopo aver rifiutato il trasferimento altrove: «Sono state fatte scelte chiare, non c'è stata confusione. Il calciatore rispetta le scelte - chiude la questione Auteri. Io preferirei concentrarmi sulle partite, domani c'è una gara importante contro un avversario tosto che prepara questa partita da 10 giorni. In palio ci sono punti importanti, le mie energie sono concentrate sulla gara di domani».
Contro il Teramo il mister ha scelto di passare dal 3-4-3 al 4-3-3 e infine al 4-2-4, mostrando una certa attitudine a cambiare pelle a seconda delle situazioni di gioco: «Noi dobbiamo avere un filo conduttore, un modello organizzativo di gioco che rispetti le caratteristiche migliori dei ragazzi e metta da parte i difetti - spiega l'allenatore biancorosso. Saranno sempre le partite a dirci che indirizzo seguire: domenica abbiamo fatto fatica su alcune cose, siccome le dinamiche della gara lo consentivano ci siamo schierati con tre più Bianco prima e con tre più Antenucci dopo. L'unica preoccupazione che ho è di lavorare una settimana tutti insieme. Ora ci toccheranno due partite con l'intenzione di raccogliere il massimo».