Calcio
Verso Cosenza-Bari, Mignani: «Avversario con tante facce. Difesa? Non c’è un problema»
Il mister: «Una buona settimana, abbiamo lavorato su molte situazioni. Zuzek? È quasi in pari con gli altri. Cheddira è tranquillo»
Bari - venerdì 9 settembre 2022
13.25
Vigilia di campionato per il Bari, che domani sarà atteso dalla trasferta del Gigi Marulla contro il Cosenza, dopo aver subito la rimonta da 2-0 a 2-2 contro la Spal nell'ultimo turno.
«Il campionato non si ferma mai - esordisce mister Michele Mignani, presentando la sfida che attende i suoi biancorossi in Calabria. Abbiamo fatto una buona settimana, abbiamo rivisto l'ultima partita e abbiamo lavorato su alcune situazioni. Dopo la partita con la Spal abbiamo reagito, ho visto anche oggi una squadra che ha voglia di dare battaglia anche a Cosenza. Abbiamo tanti elementi a disposizione, vanno fatte valutazioni corrette per capire chi può dare qualcosa in più; la squadra sta esprimendo buoni valore, guardiamo i lavoro e le condizioni di ognuno e facciamo le nostre scelte».
Non ci sarà Maita, che ha rimediato una sublussazione alla spalla sinistra e starà fuori circa tre settimane. «Abbiamo la fortuna di avere più giocatori per ogni ruolo, ognuno con le proprie caratteristiche - spiega Mignani. Lo scorso anno, quando è mancato qualcuno, abbiamo sempre trovato soluzioni. Chi domani farà la mezzala lo farà con lo spirito giusto e i concetti giusti, che è quello su cui lavoriamo in settimana. Si cerca sempre di trovare un equilibrio, quindi accoppiare caratteristiche di un certo tipo in entrambe le fasi. Non è detto che le coppie siano Benedetti-Botta o Mallamo-Bellomo».
Torna, invece, Giacomo Ricci, pronto a riprendersi la maglia sulla fascia sinistra dopo la squalifica: «Decido sempre la mattina della partita perché voglio guardare con attenzione ogni ragazzo che ho. Ricci ha fatto un'ottima partenza, Mazzotta ha fatto bene anche se da tanto non giocava, non mi aspettavo che durasse 90 minuti. Mazzotta non ha giocato con esuberanza ma con intelligenza, Ricci è tornato e sta bene: la scelta è facile. A parte Maita che non sarà con noi, gli altri stanno tutti bene».
Per Mignani la sfida con il Cosenza rievoca la finale playoff di serie C persa nel 2018, quando allenava il Siena: «Ritrovo il Cosenza, ma i ricordi si cancellano e bisogna fare punti; è di questo che abbiamo bisogno. Tutte le squadre che affrontiamo hanno delle qualità, loro si sono salvati l'anno scorso anche se alla fine. Cerchiamo di lavorare in settimana sulle situazioni in cui gli altri possono metterci in difficoltà e su quelle che possono mettere loro in difficoltà. Il Cosenza ha qualità offensive, punte con struttura e sfruttano le fasce laterali con più giocatori. Loro hanno tante facce, è difficile aspettarsi qualcosa da loro. Possono giocare con più moduli, sono sia offensivi che attendisti. Tutte le squadre ci possono dare dei pensieri, ci abbiamo lavorato e speriamo di metterli in difficoltà. Noi dobbiamo fare il Bari».
C'è attesa per vedere all'opera Aurelien Scheidler, attaccante francese arrivato negli ultimi minuti del mercato estivo. Ma Mignani non vuole forzare le tappe: «Quando un ragazzo arriva da un altro campionato ha bisogno di un periodo di ambientamento. Scheidler è sveglio, dà segnali di apprendimento veloce: spero che nel minor tempo possibile si metta al pari, una settimana non basta ma il gruppo facilita i nuovi».
Parlando della difesa e dei troppi goal subiti, invece, il tecnico aggiunge: «Lasciare punti per strada dispiace, ma sono d'accordo con Polito quando dice che a fine campionato si raccoglie quel che si merita. Con la Spal, in occasione del primo goal, dovevamo essere più svegli; mi preoccupa di più subire a difesa schierata sulle palle in movimento, sulle azioni da palla inattiva abbiamo subito anche a Perugia e dobbiamo lavorare su questo. Per me non c'è un problema in difesa, ci si difende in undici e non penso che un giocatore cambi il volto di una squadra. Su Zuzek abbiamo investito e deve essere messo nelle condizioni di esprimersi al meglio: viene da un altro campionato ed è molto vicino a mettersi in pari con gli altri».
Una chiosa finale su Cheddira, che ha ricevuto la preconvocazione dal Marocco per le amichevoli con Cile e Paraguay, ed è in odore di convocazione per il mondiale: «Cheddira lo conosco dall'anno scorso, è intelligente, umile ed equilibrato. Non ha cambiato una virgola del suo modo di essere, mettiamolo nelle condizioni di non avere aspettative superiori a quelle che servono a noi. Quando mi accorgerò di dover gestire una situazione diversa, lo farò con il direttore e lo staff. Finora lo spogliatoio è sereno, c'è chi è più contento e chi meno. Cheddira sta facendo bene, ma nel calcio ogni domenica c'è da dimostrare qualcosa», conclude Mignani.
«Il campionato non si ferma mai - esordisce mister Michele Mignani, presentando la sfida che attende i suoi biancorossi in Calabria. Abbiamo fatto una buona settimana, abbiamo rivisto l'ultima partita e abbiamo lavorato su alcune situazioni. Dopo la partita con la Spal abbiamo reagito, ho visto anche oggi una squadra che ha voglia di dare battaglia anche a Cosenza. Abbiamo tanti elementi a disposizione, vanno fatte valutazioni corrette per capire chi può dare qualcosa in più; la squadra sta esprimendo buoni valore, guardiamo i lavoro e le condizioni di ognuno e facciamo le nostre scelte».
Non ci sarà Maita, che ha rimediato una sublussazione alla spalla sinistra e starà fuori circa tre settimane. «Abbiamo la fortuna di avere più giocatori per ogni ruolo, ognuno con le proprie caratteristiche - spiega Mignani. Lo scorso anno, quando è mancato qualcuno, abbiamo sempre trovato soluzioni. Chi domani farà la mezzala lo farà con lo spirito giusto e i concetti giusti, che è quello su cui lavoriamo in settimana. Si cerca sempre di trovare un equilibrio, quindi accoppiare caratteristiche di un certo tipo in entrambe le fasi. Non è detto che le coppie siano Benedetti-Botta o Mallamo-Bellomo».
Torna, invece, Giacomo Ricci, pronto a riprendersi la maglia sulla fascia sinistra dopo la squalifica: «Decido sempre la mattina della partita perché voglio guardare con attenzione ogni ragazzo che ho. Ricci ha fatto un'ottima partenza, Mazzotta ha fatto bene anche se da tanto non giocava, non mi aspettavo che durasse 90 minuti. Mazzotta non ha giocato con esuberanza ma con intelligenza, Ricci è tornato e sta bene: la scelta è facile. A parte Maita che non sarà con noi, gli altri stanno tutti bene».
Per Mignani la sfida con il Cosenza rievoca la finale playoff di serie C persa nel 2018, quando allenava il Siena: «Ritrovo il Cosenza, ma i ricordi si cancellano e bisogna fare punti; è di questo che abbiamo bisogno. Tutte le squadre che affrontiamo hanno delle qualità, loro si sono salvati l'anno scorso anche se alla fine. Cerchiamo di lavorare in settimana sulle situazioni in cui gli altri possono metterci in difficoltà e su quelle che possono mettere loro in difficoltà. Il Cosenza ha qualità offensive, punte con struttura e sfruttano le fasce laterali con più giocatori. Loro hanno tante facce, è difficile aspettarsi qualcosa da loro. Possono giocare con più moduli, sono sia offensivi che attendisti. Tutte le squadre ci possono dare dei pensieri, ci abbiamo lavorato e speriamo di metterli in difficoltà. Noi dobbiamo fare il Bari».
C'è attesa per vedere all'opera Aurelien Scheidler, attaccante francese arrivato negli ultimi minuti del mercato estivo. Ma Mignani non vuole forzare le tappe: «Quando un ragazzo arriva da un altro campionato ha bisogno di un periodo di ambientamento. Scheidler è sveglio, dà segnali di apprendimento veloce: spero che nel minor tempo possibile si metta al pari, una settimana non basta ma il gruppo facilita i nuovi».
Parlando della difesa e dei troppi goal subiti, invece, il tecnico aggiunge: «Lasciare punti per strada dispiace, ma sono d'accordo con Polito quando dice che a fine campionato si raccoglie quel che si merita. Con la Spal, in occasione del primo goal, dovevamo essere più svegli; mi preoccupa di più subire a difesa schierata sulle palle in movimento, sulle azioni da palla inattiva abbiamo subito anche a Perugia e dobbiamo lavorare su questo. Per me non c'è un problema in difesa, ci si difende in undici e non penso che un giocatore cambi il volto di una squadra. Su Zuzek abbiamo investito e deve essere messo nelle condizioni di esprimersi al meglio: viene da un altro campionato ed è molto vicino a mettersi in pari con gli altri».
Una chiosa finale su Cheddira, che ha ricevuto la preconvocazione dal Marocco per le amichevoli con Cile e Paraguay, ed è in odore di convocazione per il mondiale: «Cheddira lo conosco dall'anno scorso, è intelligente, umile ed equilibrato. Non ha cambiato una virgola del suo modo di essere, mettiamolo nelle condizioni di non avere aspettative superiori a quelle che servono a noi. Quando mi accorgerò di dover gestire una situazione diversa, lo farò con il direttore e lo staff. Finora lo spogliatoio è sereno, c'è chi è più contento e chi meno. Cheddira sta facendo bene, ma nel calcio ogni domenica c'è da dimostrare qualcosa», conclude Mignani.