Calcio
Verso Pescara-Bari, Grosso: «Non è decisiva, ma puntiamo a raggiungere chi abbiamo davanti»
Il tecnico prima della sfida in Abruzzo: «Partita difficile contro avversario di qualità. Galano? Non ho ancora deciso»
Bari - venerdì 13 aprile 2018
16.26
«Un po' di tempo fa ho detto che avrei voluto giocare con questi ragazzi una partita decisiva per il campionato. Ecco, questa partita non è ancora arrivata, e quando sarà il momento cercheremo di affrontarla seguendo l'esempio delle squadre italiane nell'ultimo turno di Champions». Prova a indossare i panni del pompiere Fabio Grosso per estinguere il fuoco delle aspettative che gravano sul Bari in vista della delicata sfida contro il Pescara, in programma alle 15 di domani allo stadio Adriatico.
«Ci aspetta una partita difficile, che abbiamo il bisogno e il desiderio di vincere perché sono troppo importanti per noi questi tre punti - dice Grosso. Il nostro obiettivo è ottenere il massimo contro un avversario che sappiamo essere di qualità. Per uscire indenni dall'Adriatico sappiamo che avremo bisogno di fare una grandissima prestazione». Per lui, cresciuto a Pescara, una specie di partita del cuore: «Mi fa sempre piacere tornare a Pescara, a casa mia. Ho grande rispetto per la città dove vivo da sempre e dove passo le mie estati. Ora, però, sono l'allenatore del Bari e ho voglia di andare a fare una grande gara».
Il piano, ancora una volta, prevede di guardare «Partita dopo partita, anche se prestiamo attenzione a chi abbiamo dietro perché non vogliamo farci scavalcare, ma soprattutto a chi abbiamo davanti per poterli raggiungere. In questo finale può succedere di tutto e non dobbiamo perdere entusiasmo e voglia di essere protagonisti di questo campionato come lo siamo stati finora», suona la carica Grosso.
Un finale di stagione intenso, i cui il Bari si gioca tutto con tanti scontri importanti ravvicinati: «Mancano otto partite da qui alla fine e ne abbiamo sei in 14 giorni - ricorda il tecnico; sarà importante l'apporto della rosa in tutta la sua profondità, a partire dalla sfida di domani. Tranne gli indisponibili Salzano, Oikonomou e Morleo a Pescara porterò tutti i ragazzi che ho a disposizione».
Con 54 punti in classifica il Bari è quinto. Un piazzamento ottimo, considerata la distanza di soli 2 punti dal quarto posto e di 4 dal secondo. Eppure l'esigente pubblico barese non ha perdonato alla squadra il pareggio interno contro la Salernitana, accolto da fischi piuttosto ingenerosi. Grosso non ci sta e torna a mettere i puntini sulle i: «Quando siamo stati in grado di battere delle avversarie importanti si è sempre sottolineato i difetti delle altre squadre; quando invece non riusciamo a vincere si sottolineano i difetti nostri. Non è facile vincere le partite in questo campionato».
L'arma in più per il finale di stagione potrebbe tornare a essere Galano, che dopo un girone d'andata sugli scudi, al giro di boa si è un po' perso, accumulando panchine e facce lunghe. «Cristian è stato protagonista con tanti goal nel girone d'andata», ricorda viene da tre settimane in cui è un po' frenato da qualche problemino fisico che lo tormenta. Lui alla causa ci tiene tanto, forse troppo, e non riesce ad esprimersi come vorrebbe. Io comunque mi auguro che possa tornare sui suoi standard a partire dalla gara di domani, anche se non ho ancora deciso se inizierà dal 1' o meno. Con la sua qualità può continuare a essere determinante per questa squadra», conclude Grosso.
«Ci aspetta una partita difficile, che abbiamo il bisogno e il desiderio di vincere perché sono troppo importanti per noi questi tre punti - dice Grosso. Il nostro obiettivo è ottenere il massimo contro un avversario che sappiamo essere di qualità. Per uscire indenni dall'Adriatico sappiamo che avremo bisogno di fare una grandissima prestazione». Per lui, cresciuto a Pescara, una specie di partita del cuore: «Mi fa sempre piacere tornare a Pescara, a casa mia. Ho grande rispetto per la città dove vivo da sempre e dove passo le mie estati. Ora, però, sono l'allenatore del Bari e ho voglia di andare a fare una grande gara».
Il piano, ancora una volta, prevede di guardare «Partita dopo partita, anche se prestiamo attenzione a chi abbiamo dietro perché non vogliamo farci scavalcare, ma soprattutto a chi abbiamo davanti per poterli raggiungere. In questo finale può succedere di tutto e non dobbiamo perdere entusiasmo e voglia di essere protagonisti di questo campionato come lo siamo stati finora», suona la carica Grosso.
Un finale di stagione intenso, i cui il Bari si gioca tutto con tanti scontri importanti ravvicinati: «Mancano otto partite da qui alla fine e ne abbiamo sei in 14 giorni - ricorda il tecnico; sarà importante l'apporto della rosa in tutta la sua profondità, a partire dalla sfida di domani. Tranne gli indisponibili Salzano, Oikonomou e Morleo a Pescara porterò tutti i ragazzi che ho a disposizione».
Con 54 punti in classifica il Bari è quinto. Un piazzamento ottimo, considerata la distanza di soli 2 punti dal quarto posto e di 4 dal secondo. Eppure l'esigente pubblico barese non ha perdonato alla squadra il pareggio interno contro la Salernitana, accolto da fischi piuttosto ingenerosi. Grosso non ci sta e torna a mettere i puntini sulle i: «Quando siamo stati in grado di battere delle avversarie importanti si è sempre sottolineato i difetti delle altre squadre; quando invece non riusciamo a vincere si sottolineano i difetti nostri. Non è facile vincere le partite in questo campionato».
L'arma in più per il finale di stagione potrebbe tornare a essere Galano, che dopo un girone d'andata sugli scudi, al giro di boa si è un po' perso, accumulando panchine e facce lunghe. «Cristian è stato protagonista con tanti goal nel girone d'andata», ricorda viene da tre settimane in cui è un po' frenato da qualche problemino fisico che lo tormenta. Lui alla causa ci tiene tanto, forse troppo, e non riesce ad esprimersi come vorrebbe. Io comunque mi auguro che possa tornare sui suoi standard a partire dalla gara di domani, anche se non ho ancora deciso se inizierà dal 1' o meno. Con la sua qualità può continuare a essere determinante per questa squadra», conclude Grosso.