Politica
La legittima difesa è legge. Salvini: «Un gran giorno per l'Italia»
Approvazione al senato con 201 voti. Il ministro dell'Interno: «Non si legittima il far west, si sta dalla parte dei cittadini»
Italia - giovedì 28 marzo 2019
15.44
La legittima difesa è legge in Italia. Il senato, infatti, ha dato parere positivo con 201 voti a favore; 38 i contrari e 6 gli astenuti. La notizia è stata accolta dagli applausi scroscianti dei senatori della Lega, e anche da un gruppo de Movimento 5 Stelle.
In aula al momento della proclamazione il ministro dell'Interno Matteo Salvini, il ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e quello per l'Agricoltura Gianmarco Centinaio. Da notare, invece, l'assenza dei rappresentanti pentastellati del governo.
«Questo 28 marzo è un giorno bellissimo non per la Lega ma per gli italiani - afferma Salvini a commento del sì arrivato dal Senato. Dopo anni di chiacchiere e polemiche è stato sancito il sacrosanto diritto alla legittima difesa per chi viene aggredito a casa sua, nel suo bar, nel suo ristorante. Non si legittima il Far West ma si sta con i cittadini perbene».
Nello specifico, la nuova legge prevede la presunzione di legittima difesa, vale a dire verrà sempre ritenuto sussistente la proporzione difesa-offesa. Viene così modificato il comma due dell'articolo 52 del codice penale, in base al quale è possibile utilizzare «Un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo» per difendere sé stessi, altri o proprietà. Si considera sempre legittima difesa il caso in cui il proprietario metta in fuga il malvivente con la violenza o le minacce.
Poste modifiche anche all'articolo 55 del codice penale che disciplina l'eccesso colposo. Si esclude, quindi, nelle varie ipotesi di legittima difesa domiciliare, la possibilità di perseguire penalmente chi, trovandosi in condizione di minorata difesa o in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo, commette il fatto per la salvaguardia dell'incolumità propria o di altri. Modifiche anche all'articolo 624 bis del codice penale: in caso di condanna per i reati di furto in appartamento e scippo, la sospensione condizionale della pena viene subordinata al pagamento integrale dell'importo per il risarcimento del danno a chi l'ha subìto.
Soddisfatto anche il commento dell'ex premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che dice: «Il diritto alla difesa è sacrosanto: ciascuno dovrebbe sentirsi al sicuro dentro casa, libero di proteggere sé stesso, i suoi cari, le sue cose. Il testo approvato dal Senato non è quello che avremmo voluto, ma è migliorativo rispetto alla normativa attuale. Per questo motivo abbiamo deciso di votarlo, ma ci impegniamo fin da ora a rendere più efficace e a completare questa riforma quando saremo maggioranza e Governo».
La legge non convince, invece, la magistratura, che avanza ipotesi di incostituzionalità. «La nuova legge - afferma Francesco Minisci, presidente dell'Associazione nazionali magistrati - non tutelerà i cittadini più di quanto erano già tutelati fino ad oggi; al contrario introduce concetti che poco hanno a che fare con il diritto, prevede pericolosi automatismi e restringe gli spazi di valutazione dei magistrati, oltre a portare con sé grandi difficoltà di interpretazione. Tutto ciò significa che tutti saranno meno garantiti. Per non parlare dei numerosi dubbi di incostituzionalità che la nuova legge comporta».
In aula al momento della proclamazione il ministro dell'Interno Matteo Salvini, il ministro per la Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno e quello per l'Agricoltura Gianmarco Centinaio. Da notare, invece, l'assenza dei rappresentanti pentastellati del governo.
«Questo 28 marzo è un giorno bellissimo non per la Lega ma per gli italiani - afferma Salvini a commento del sì arrivato dal Senato. Dopo anni di chiacchiere e polemiche è stato sancito il sacrosanto diritto alla legittima difesa per chi viene aggredito a casa sua, nel suo bar, nel suo ristorante. Non si legittima il Far West ma si sta con i cittadini perbene».
Nello specifico, la nuova legge prevede la presunzione di legittima difesa, vale a dire verrà sempre ritenuto sussistente la proporzione difesa-offesa. Viene così modificato il comma due dell'articolo 52 del codice penale, in base al quale è possibile utilizzare «Un'arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo» per difendere sé stessi, altri o proprietà. Si considera sempre legittima difesa il caso in cui il proprietario metta in fuga il malvivente con la violenza o le minacce.
Poste modifiche anche all'articolo 55 del codice penale che disciplina l'eccesso colposo. Si esclude, quindi, nelle varie ipotesi di legittima difesa domiciliare, la possibilità di perseguire penalmente chi, trovandosi in condizione di minorata difesa o in stato di grave turbamento, derivante dalla situazione di pericolo, commette il fatto per la salvaguardia dell'incolumità propria o di altri. Modifiche anche all'articolo 624 bis del codice penale: in caso di condanna per i reati di furto in appartamento e scippo, la sospensione condizionale della pena viene subordinata al pagamento integrale dell'importo per il risarcimento del danno a chi l'ha subìto.
Soddisfatto anche il commento dell'ex premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, che dice: «Il diritto alla difesa è sacrosanto: ciascuno dovrebbe sentirsi al sicuro dentro casa, libero di proteggere sé stesso, i suoi cari, le sue cose. Il testo approvato dal Senato non è quello che avremmo voluto, ma è migliorativo rispetto alla normativa attuale. Per questo motivo abbiamo deciso di votarlo, ma ci impegniamo fin da ora a rendere più efficace e a completare questa riforma quando saremo maggioranza e Governo».
La legge non convince, invece, la magistratura, che avanza ipotesi di incostituzionalità. «La nuova legge - afferma Francesco Minisci, presidente dell'Associazione nazionali magistrati - non tutelerà i cittadini più di quanto erano già tutelati fino ad oggi; al contrario introduce concetti che poco hanno a che fare con il diritto, prevede pericolosi automatismi e restringe gli spazi di valutazione dei magistrati, oltre a portare con sé grandi difficoltà di interpretazione. Tutto ciò significa che tutti saranno meno garantiti. Per non parlare dei numerosi dubbi di incostituzionalità che la nuova legge comporta».