Politica
Nichi Vendola in piazza a Bari con le "Sardine": «Orme dei dinosauri lasciamole nella cava di Altamura»
L'ex governatore interviene all'evento "La Puglia non si fitta": «Far vincere Fitto significa consegnare la nostra regione a chi è nemico del Sud»
Bari - giovedì 17 settembre 2020
22.09
Le "Sardine" tornano a manifestare a Bari: questa sera in piazza Prefettura il movimento spontaneo si è riunito per l'evento "La Puglia non si fitta", organizzato in vista delle regionali del 20 e 21 settembre per invitare gli elettori a non votare per un governo di centrodestra in Puglia.
Distanziamento, posti indicati sull'asfalto e misurazione della temperatura all'ingresso: diverse centinaia di persone hanno partecipato all'evento a cui è intervenuto anche Nichi Vendola, l'ex presidente della Regione Puglia che nel 2005 superò proprio l'attuale candidato di centrodestra, Raffaele Fitto, alle elezioni regionali. «C'è una connessione sentimentale con un pezzo di gioventù che non è mai venuta meno - ha detto Vendola. C'è un motivo per essere qui in piazza, ed è chiedere alla Puglia se vuole andare avanti o tornare indietro. Guardare al futuro o tornare al peggiore dei passati: questa è la posta in gioco. Lasciamo le meravigliose orme dei dinosauri ad Altamura e non portiamole sul lungomare di Bari, in Regione. Fitto si è travestito da giovane, lui che è nato vecchio, e cerca di far dimenticare quei 3mila o 4mila difetti che hanno contraddistinto il suo governo regionale di 10 anni, arrogante e incapace di portare la Puglia nel mondo come noi abbiamo fatto. Fitto è stato incapace di far crescere il talento giovanile e di far fiorire mille parchi, come noi abbiamo fatto».
L'ex presidente della Regione prosegue: «Emiliano ha fatto degli errori, ma questa non è una buona ragione per tornare all'epoca degli pterodattili. Fitto è l'espressione più tetragona dell'arroganza, è quanto di più lontano ci sia dall'interesse dei pugliesi. Se vince Fitto la Puglia viene regalata a chi vuole la secessione dei ricchi, a Salvini che viene da una storia di rottura fra nord e sud, anche se è travestito da patriota nazionale. È un voto contro un incubo del passato, e a favore di un centrodestra che questo popolo riuscirà a rigenerare».
Parlando della legge contro l'omo-bi-transfobia che la maggioranza uscente di centrosinistra non è riuscita ad approvare in consiglio regionale, Vendola continua: «Mi auguro che una legge nazionale contro omobitransfobia la approvi il parlamento. Un fenomeno che alcuni considerano folklore, ma nella tragedia di Caivano abbiamo visto cosa producono omofobia e transfobia: sono crimini, ammazzano i giovani e feriscono le famiglie. I partiti della destra fanno una fiera battaglia per le libertà, di insultare, deridere e offendere la libertà degli altri».
Dal palco, poi, l'ex presidente ha aggiunto: «Ci sono in negazionisti del covid, una banda di buffoni. Se avessero governato la pandemia gli amici di Fitto il numero dei morti lo avremmo moltiplicato per dieci. Ora Fitto non sta più con i democristiani, ora sta con i fascisti, i razzisti e i negazionisti. Fitto ha chiuso 22 ospedali, il suo piano ospedaliero si divideva in ospedali di chirurgia e in ospedali di medicina; i malati per lui erano dei pacchi postali. Nel 2005 c'era zero produzione di energia rinnovabile, nel 2010 eravamo la prima regione in Italia. In questi anni in Puglia sono stati girati centinaia di film, a Bari, Lecce e Foggia ci sono i cineporti dove abbiamo formato maestranze e dato lavoro. Se non vincesse Emiliano per Bari sarebbe un problema. Qui c'è il sindaco giustamente più popolare d'Italia, non lasciatelo solo. Consegnare la Puglia a Fitto significa far comandare i nemici della Puglia, quelli dell'autonomia differenziata».
Durante la manifestazione è stato proiettato anche un videomessaggio di Beppe Sala, sindaco di Milano, con un suo appello al voto per Emiliano: «Bisogna proseguire nel percorso virtuoso di questi 15 anni - ha detto Sala. Prima non avrei scommesso nella capacità della Puglia di trasformarsi in una terra virtuosa. La Puglia è cambiata e bisogna andare avanti. La Puglia è uno straordinario laboratorio sociale e tale deve rimanere. Votare Emiliano è importante anche per Milano, che è diventata grande anche grazie all'apporto dei pugliesi. Si deve stare insieme, dibattere ma trovare un'unica via».
Carolina Velati, del gruppo Sardine Bari, conclude: «Le Sardine tornano in piazza insieme al gruppo "La Puglia non si Lega" e "La Puglia del futuro", progetto giovanile che è nato con delle proposte verso la politica. Questa piazza non vuole solo dire no a Fitto e a quello che il centrodestra rappresenta in questa regione, ma fare anche proposte concrete per continuare sulla via di questi 15 anni di centrosinistra, per il futuro di studenti, studentesse, lavoratori e lavoratrici, per fare in modo che restino in un territorio che si sviluppi e sia inclusivo. Al nostro fianco c'è Nichi Vendola, protagonista della "primavera pugliese", che ha dato voce ai sogni e alle speranze di generazioni intere, che hanno creduto in una Puglia migliore. Prima eravamo definiti come "Emilia nera", ora siamo riusciti a riscattarci e vogliamo continuare a farlo».
Distanziamento, posti indicati sull'asfalto e misurazione della temperatura all'ingresso: diverse centinaia di persone hanno partecipato all'evento a cui è intervenuto anche Nichi Vendola, l'ex presidente della Regione Puglia che nel 2005 superò proprio l'attuale candidato di centrodestra, Raffaele Fitto, alle elezioni regionali. «C'è una connessione sentimentale con un pezzo di gioventù che non è mai venuta meno - ha detto Vendola. C'è un motivo per essere qui in piazza, ed è chiedere alla Puglia se vuole andare avanti o tornare indietro. Guardare al futuro o tornare al peggiore dei passati: questa è la posta in gioco. Lasciamo le meravigliose orme dei dinosauri ad Altamura e non portiamole sul lungomare di Bari, in Regione. Fitto si è travestito da giovane, lui che è nato vecchio, e cerca di far dimenticare quei 3mila o 4mila difetti che hanno contraddistinto il suo governo regionale di 10 anni, arrogante e incapace di portare la Puglia nel mondo come noi abbiamo fatto. Fitto è stato incapace di far crescere il talento giovanile e di far fiorire mille parchi, come noi abbiamo fatto».
L'ex presidente della Regione prosegue: «Emiliano ha fatto degli errori, ma questa non è una buona ragione per tornare all'epoca degli pterodattili. Fitto è l'espressione più tetragona dell'arroganza, è quanto di più lontano ci sia dall'interesse dei pugliesi. Se vince Fitto la Puglia viene regalata a chi vuole la secessione dei ricchi, a Salvini che viene da una storia di rottura fra nord e sud, anche se è travestito da patriota nazionale. È un voto contro un incubo del passato, e a favore di un centrodestra che questo popolo riuscirà a rigenerare».
Parlando della legge contro l'omo-bi-transfobia che la maggioranza uscente di centrosinistra non è riuscita ad approvare in consiglio regionale, Vendola continua: «Mi auguro che una legge nazionale contro omobitransfobia la approvi il parlamento. Un fenomeno che alcuni considerano folklore, ma nella tragedia di Caivano abbiamo visto cosa producono omofobia e transfobia: sono crimini, ammazzano i giovani e feriscono le famiglie. I partiti della destra fanno una fiera battaglia per le libertà, di insultare, deridere e offendere la libertà degli altri».
Dal palco, poi, l'ex presidente ha aggiunto: «Ci sono in negazionisti del covid, una banda di buffoni. Se avessero governato la pandemia gli amici di Fitto il numero dei morti lo avremmo moltiplicato per dieci. Ora Fitto non sta più con i democristiani, ora sta con i fascisti, i razzisti e i negazionisti. Fitto ha chiuso 22 ospedali, il suo piano ospedaliero si divideva in ospedali di chirurgia e in ospedali di medicina; i malati per lui erano dei pacchi postali. Nel 2005 c'era zero produzione di energia rinnovabile, nel 2010 eravamo la prima regione in Italia. In questi anni in Puglia sono stati girati centinaia di film, a Bari, Lecce e Foggia ci sono i cineporti dove abbiamo formato maestranze e dato lavoro. Se non vincesse Emiliano per Bari sarebbe un problema. Qui c'è il sindaco giustamente più popolare d'Italia, non lasciatelo solo. Consegnare la Puglia a Fitto significa far comandare i nemici della Puglia, quelli dell'autonomia differenziata».
Durante la manifestazione è stato proiettato anche un videomessaggio di Beppe Sala, sindaco di Milano, con un suo appello al voto per Emiliano: «Bisogna proseguire nel percorso virtuoso di questi 15 anni - ha detto Sala. Prima non avrei scommesso nella capacità della Puglia di trasformarsi in una terra virtuosa. La Puglia è cambiata e bisogna andare avanti. La Puglia è uno straordinario laboratorio sociale e tale deve rimanere. Votare Emiliano è importante anche per Milano, che è diventata grande anche grazie all'apporto dei pugliesi. Si deve stare insieme, dibattere ma trovare un'unica via».
Carolina Velati, del gruppo Sardine Bari, conclude: «Le Sardine tornano in piazza insieme al gruppo "La Puglia non si Lega" e "La Puglia del futuro", progetto giovanile che è nato con delle proposte verso la politica. Questa piazza non vuole solo dire no a Fitto e a quello che il centrodestra rappresenta in questa regione, ma fare anche proposte concrete per continuare sulla via di questi 15 anni di centrosinistra, per il futuro di studenti, studentesse, lavoratori e lavoratrici, per fare in modo che restino in un territorio che si sviluppi e sia inclusivo. Al nostro fianco c'è Nichi Vendola, protagonista della "primavera pugliese", che ha dato voce ai sogni e alle speranze di generazioni intere, che hanno creduto in una Puglia migliore. Prima eravamo definiti come "Emilia nera", ora siamo riusciti a riscattarci e vogliamo continuare a farlo».