Politica
Regionali, volata finale per Scalfarotto. Boschi: «La Puglia può voltare pagina»
La capogruppo di ItaliaViva alla Camera: «Con i 5 stelle nessuna alleanza. Sul Mes cambieranno idea come sul resto»
Puglia - venerdì 18 settembre 2020
21.40
Ultimi scampoli di campagna elettorale prima del silenzio che anticiperà e accompagnerà il voto del 20 e 21 settembre per le regionali in Puglia. La volata finale Ivan Scalfarotto, candidato di ItaliaViva, Azione e +Europa, l'ha lanciata questa sera dal piazzale del teatro Petruzzelli di Bari, per l'ultimo appuntamento elettorale al fianco di Maria Elena Boschi (capogruppo di ItaliaViva alla Camera).
«Il 20 e 21 settembre sono giorni decisivi per scegliere i prossimi 5 anni di questa terra - ha detto Boschi. Fra il populismo di Emiliano e il sovranismo di Lega e Fratelli d'Italia rappresentato da Fitto si possa scegliere un futuro diverso votando Scalfarotto e sostenendo le liste di ItaliaViva. Significa scegliere competenza, concretezza e una ventata d'aria nuova per questa regione. Ci sono 18enne che votano per la prima volta e che quando Fitto è entrato in consiglio regionale non erano ancora nati. Emiliano negli utlimi 5 anni ha completamente trascurato agricoltura, turismo e sanità in questa regione, non ha mantenuto le promesse. Credo che si debba voltare pagina: è un nuovo inizio per ItaliaViva, nata appena da un anno, che si presenta con coraggio e la generosità di Scalfarotto. A prescindere dal risultato, dal 22 settembre saremo in Puglia, al fianco dei pugliesi per continuare il lavoro». ItaliaViva che ha scelto di correre da sola in Puglia, sostenendo Scalfarotto e mettendo tra parentesi la coalizione al governo nazionale con Pd e 5 stelle: «Non è un segnale per il governo, in ogni regione si è scelta una strada diversa - precisa Boschi. Noi non ci siamo alleati con il Movimento 5 stelle da nessuna parte, è una cosa che rivendichiamo: l'alleanza momentanea di governo non comporta un'alleanza strutturale, quindi siamo avversari come in Puglia. In altre regioni siamo con il Pd a sostegno dello stesso candidato, come con Giani in Toscana o Mangialardi nelle Marche. Ci sono regioni in cui Movimento 5 stelle e Pd hanno deciso di correre insieme, e anche lì abbiamo proposto un nostro candidato autonomo. È talmente vario lo scenario che non ci sarà alcuna ricaduta sul governo nazionale».
Tema caldo della campagna elettorale di Scalfarotto è stato il Mes (fondo europeo salva-stati), su cui c'è un acceso dibattito interno alla maggioranza di Governo. Maria Elena Boschi è convinta che «Il Movimento 5 stelle, passata la campagna elettorale, cambierà idea. Lo ha fatto anche in passato: Di Maio diceva che dovevamo uscire dall'euro e ha cambiato idea, che si doveva chiudere Ilva a Taranto e ha cambiato idea. Lo faranno anche sul Mes: sono 37 miliardi che l'Europa può dare a costo zero per la sanità italiana e per i cittadini, anche in Puglia. Sarebbe inspiegabile rinunciare a questi soldi; non si capisce perché la Lega di Salvini, anziché accedere a fondi europei che non costano niente, preferisca chiedere soldi agli italiani con nuove tasse».
In chiusura, Scalfarotto fa un ultimo appello al voto: «Che sia un voto utile, che non si dà turandosi il naso ma che si dà a qualcuno che può rappresentarci e che dice cose su cui siamo d'accordo. In questi mesi ho sentito tanta gente che votava per qualcuno per non far vincere qualcun altro, ma quando si vota così quella preferenza dura solo un attimo. Chi prende quel voto lo utilizza a pieno; io credo sia più importante stabilire chi può portare la nostra voce in consiglio regionale che fare una lotta fra tifoserie», conclude il sottosegretario agli Esteri e candidato presidente.
«Il 20 e 21 settembre sono giorni decisivi per scegliere i prossimi 5 anni di questa terra - ha detto Boschi. Fra il populismo di Emiliano e il sovranismo di Lega e Fratelli d'Italia rappresentato da Fitto si possa scegliere un futuro diverso votando Scalfarotto e sostenendo le liste di ItaliaViva. Significa scegliere competenza, concretezza e una ventata d'aria nuova per questa regione. Ci sono 18enne che votano per la prima volta e che quando Fitto è entrato in consiglio regionale non erano ancora nati. Emiliano negli utlimi 5 anni ha completamente trascurato agricoltura, turismo e sanità in questa regione, non ha mantenuto le promesse. Credo che si debba voltare pagina: è un nuovo inizio per ItaliaViva, nata appena da un anno, che si presenta con coraggio e la generosità di Scalfarotto. A prescindere dal risultato, dal 22 settembre saremo in Puglia, al fianco dei pugliesi per continuare il lavoro». ItaliaViva che ha scelto di correre da sola in Puglia, sostenendo Scalfarotto e mettendo tra parentesi la coalizione al governo nazionale con Pd e 5 stelle: «Non è un segnale per il governo, in ogni regione si è scelta una strada diversa - precisa Boschi. Noi non ci siamo alleati con il Movimento 5 stelle da nessuna parte, è una cosa che rivendichiamo: l'alleanza momentanea di governo non comporta un'alleanza strutturale, quindi siamo avversari come in Puglia. In altre regioni siamo con il Pd a sostegno dello stesso candidato, come con Giani in Toscana o Mangialardi nelle Marche. Ci sono regioni in cui Movimento 5 stelle e Pd hanno deciso di correre insieme, e anche lì abbiamo proposto un nostro candidato autonomo. È talmente vario lo scenario che non ci sarà alcuna ricaduta sul governo nazionale».
Tema caldo della campagna elettorale di Scalfarotto è stato il Mes (fondo europeo salva-stati), su cui c'è un acceso dibattito interno alla maggioranza di Governo. Maria Elena Boschi è convinta che «Il Movimento 5 stelle, passata la campagna elettorale, cambierà idea. Lo ha fatto anche in passato: Di Maio diceva che dovevamo uscire dall'euro e ha cambiato idea, che si doveva chiudere Ilva a Taranto e ha cambiato idea. Lo faranno anche sul Mes: sono 37 miliardi che l'Europa può dare a costo zero per la sanità italiana e per i cittadini, anche in Puglia. Sarebbe inspiegabile rinunciare a questi soldi; non si capisce perché la Lega di Salvini, anziché accedere a fondi europei che non costano niente, preferisca chiedere soldi agli italiani con nuove tasse».
In chiusura, Scalfarotto fa un ultimo appello al voto: «Che sia un voto utile, che non si dà turandosi il naso ma che si dà a qualcuno che può rappresentarci e che dice cose su cui siamo d'accordo. In questi mesi ho sentito tanta gente che votava per qualcuno per non far vincere qualcun altro, ma quando si vota così quella preferenza dura solo un attimo. Chi prende quel voto lo utilizza a pieno; io credo sia più importante stabilire chi può portare la nostra voce in consiglio regionale che fare una lotta fra tifoserie», conclude il sottosegretario agli Esteri e candidato presidente.