Politica
Saltano le primarie a Bari, non si voterà più questa domenica
L'annuncio di Conte: «Non ci sono le condizioni per farle seriamente». La scelta di Laforgia e l'amarezza di Leccese
Bari - venerdì 5 aprile 2024
10.14
Saltano le primarie del centrosinistra a Bari. La data era fissata per questa domenica 7 aprile, ma tutte le vicende che si sono susseguite nelle ultime ore, con la bufera giudiziaria sul tema voto di scambio, hanno palesato una evidente difficoltà per lo svolgimento del voto tra i candidati, con un innesco partito proprio dalle parole di ieri di Giuseppe Conte, che ha ribadito il sostegno al proprio candidato Laforgia.
E non ho bisogno né di difendermi, né di giustificarmi di niente. La mia storia politica parla per me e le mie posizioni sul tema sono state sempre chiare.
Non faccio finta che la pratica del voto di scambio non esista, ma credo che l'unico modo per combatterla sia aumentare gli spazi di partecipazione democratica. Non sopprimerli. Annullare le primarie vuol dire arrendersi.
Io resto in campo. Vado avanti, insieme alle tantissime persone che ho incontrato in queste settimane e che mi sostengono lealmente. Vado avanti non per me, ma per la città che amo. Per difendere quello che è stato fatto dalle amministrazioni di centrosinistra e per continuare a crescere, migliorando. Lo faccio per quella comunità coesa e forte di cittadini e cittadine che in questi anni si sono sentiti sempre più orgogliosi di essere baresi. Ci vediamo stasera alle 18:30 in piazza Umberto. Andiamo!».
I nostri volontari stavano organizzando i seggi, le schede, le urne presso le sedi prescelte. Noi chiediamo rispetto per la città di Bari, per gli elettori di centrosinistra e diciamo forte e chiaro che nessuno può pensare di dare lezioni di moralità agli altri.
Chi diserta le primarie sbaglia perché divide la coalizione. Noi vogliamo tenerla unita la coalizione, ma se si continua a voler imporre da sei mesi un nome e un solo nome a tutti i costi il sospetto che si volesse andare divisi dall'inizio è più che legittimo.
Così non va, se non arriveranno segnali unitari seri, mettendo al centro la città e non le proprie legittime ambizioni personali noi cominceremo la campagna elettorale con Vito Leccese. Se si vuole parlare e trovare L'Unità noi ci siamo, e ci siamo sempre stati ma basta le imposizioni».
Le parole di Michele Laforgia
«Un nuovo inizio. Dopo l'esecuzione della seconda ordinanza di custodia cautelare per corruzione elettorale nella prima mattinata del 4 aprile, ho immediatamente rappresentato alle forze politiche della Convenzione per Bari 2024, che sostiene la mia candidatura a Sindaco, che non vi sono più le condizioni per tenere le primarie il 7 aprile p.v. Gli indagati, tutti, sono presunti innocenti e le accuse da dimostrare al di là di ogni ragionevole dubbio in un regolare processo. Ma il provvedimento restrittivo dà atto di ripetute condotte di compravendita dei voti e del pericolo attuale di reiterazione del reato, anche in relazione alle prossime amministrative di Bari. Ho pertanto proposto a Vito Leccese di sospendere di comune accordo l'organizzazione delle primarie. L'ho fatto prima che il Presidente Conte annunciasse l'analoga posizione del Movimento Cinque Stelle e poi ho ripetuto l'invito, pubblicamente, dal palco di Piazza Libertà, come concordato con gli alleati. Le reazioni stizzose che ho ricevuto sino ad ora dimostrano che a molti non è chiara la posta in gioco, che va ben oltre il risultato delle primarie e la scelta del candidato del centrosinistra. Nelle ore in cui la Commissione di accesso sta valutando se vi sono le condizioni per lo scioglimento del Consiglio comunale è in gioco il futuro dell'intera città. Confido che il passare delle ore porti consiglio e induca a prendere atto della gravità della situazione, del profondo turbamento del corpo elettorale e della necessità di scongiurare qualsiasi interferenza nel libero esercizio del voto, a danno, e naturalmente non a vantaggio, dei due candidati e dell'intera coalizione. Con l'auspicio che si possa arrivare finalmente a una soluzione condivisa e unitaria di tutto il fronte progressista, nell'interesse delle cittadine e dei cittadini baresi. Nel frattempo, noi andiamo avanti».Vito Leccese resta in campo: «Annullare le primarie vuol dire arrendersi»
«Domenica non si voterà per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra. Lo ha deciso ieri Giuseppe Conte appena arrivato da Roma, e l'ha confermato poi il mio sfidante dal palco. Ne prendo atto. E per prima cosa mi dispiace aver coinvolto in questi giorni decine di volontari per organizzare quella che doveva essere una bellissima giornata di esercizio democratico del voto. Io nelle primarie ho sempre creduto. Nel voto libero ho sempre creduto.E non ho bisogno né di difendermi, né di giustificarmi di niente. La mia storia politica parla per me e le mie posizioni sul tema sono state sempre chiare.
Non faccio finta che la pratica del voto di scambio non esista, ma credo che l'unico modo per combatterla sia aumentare gli spazi di partecipazione democratica. Non sopprimerli. Annullare le primarie vuol dire arrendersi.
Io resto in campo. Vado avanti, insieme alle tantissime persone che ho incontrato in queste settimane e che mi sostengono lealmente. Vado avanti non per me, ma per la città che amo. Per difendere quello che è stato fatto dalle amministrazioni di centrosinistra e per continuare a crescere, migliorando. Lo faccio per quella comunità coesa e forte di cittadini e cittadine che in questi anni si sono sentiti sempre più orgogliosi di essere baresi. Ci vediamo stasera alle 18:30 in piazza Umberto. Andiamo!».
«Siamo esterrefatti», il parere del PD
È intervenuto anche Domenico De Santis, Segretario PD Puglia, puntualizzando il parere del partito: «Provando ad interpretare una lunga e confusa serie di dichiarazioni ci sembra di essere difronte ad un ritiro unilaterale dalle primarie di Michele Laforgia che segue la analoga decisione del Movimento 5 Stelle. Siamo esterrefatti perché questo incomprensibile sviluppo avviene a 48 ore dall'apertura delle urne. Al popolo del centrosinistra si deve più rispetto.I nostri volontari stavano organizzando i seggi, le schede, le urne presso le sedi prescelte. Noi chiediamo rispetto per la città di Bari, per gli elettori di centrosinistra e diciamo forte e chiaro che nessuno può pensare di dare lezioni di moralità agli altri.
Chi diserta le primarie sbaglia perché divide la coalizione. Noi vogliamo tenerla unita la coalizione, ma se si continua a voler imporre da sei mesi un nome e un solo nome a tutti i costi il sospetto che si volesse andare divisi dall'inizio è più che legittimo.
Così non va, se non arriveranno segnali unitari seri, mettendo al centro la città e non le proprie legittime ambizioni personali noi cominceremo la campagna elettorale con Vito Leccese. Se si vuole parlare e trovare L'Unità noi ci siamo, e ci siamo sempre stati ma basta le imposizioni».