Politica
Salvini fa tappa a Bari: «Lega ha unito il centrodestra. Meno tasse per la Puglia»
Il leader del Carroccio incontra i metalmeccanici e dice: «Sanità funziona con integrazione pubblico-privato. A luglio porteremo Zaia qui». Altieri: «Basta Emiliano»
Bari - venerdì 26 giugno 2020
12.34
Dopo Barletta, Andria e Corato, il mini tour pugliese di Matteo Salvini ha fatto tappa stamattina in un hotel del centro di Bari. Il leader della Lega ha prima incontrato alcuni metalmeccanici del sindacato Ugl in presidio davanti alla Prefettura per chiedere la risoluzione delle vertenze Om e Bosch, poi ha presentato i principali punti programmatici del Carroccio in vista delle regionali di settembre in Puglia. «Nuccio Altieri sarà il vice presidente», ha confermato Salvini in relazione al passo indietro che ha fatto il leghista rutiglianese, presidente di Invimit, per lasciare campo libero a Raffaele Fitto (Fratelli d'Italia) come candidato unitario del centrodestra.
Prima dell'ufficializzazione di Fitto come candidato unitario, la Lega pugliese si era spaccata sul nome di Altieri, con tanti fuoriusciti (a cominciare dall'ex capogruppo leghista al Comune di Bari, Michele Picaro): «Nei prossimi giorni ci saranno tanti ingressi nella Lega, entreranno persone specchiata da diversi schieramenti che porteranno valore aggiunto - annuncia Salvini. Non costringiamo nessuno a fare le cose controvoglia, se qualcuno preferisce altro è libero di farlo. Non ho rimpianti né nostalgia, ma se esci ti saluto».
Sull'assenza di Fitto al suo fianco, Salvini spiega: «Oggi presentiamo il progetto Lega, da qui a settembre saremo presenti insieme anche con Fitto. Doppia preferenza? C'è chi delle donne si ricorda solo in campagna elettorale; io no, ma sono comunque contrario alle quote. Uno se è bravo vale, uomo o donna non fa differenza. Liste? Siamo un movimento autonomista, le liste le fa la Lega Puglia. Decidono i pugliesi in cabina elettorale, noi ci confermeremo primo partito. Io in questi 90 giorni commenterò il nulla di Vendola e Emiliano, non una parola sugli alleati. Noi manteniamo i patti, contiamo che lo facciano anche gli altri. Nel centrosinistra c'è chi mette in discussione Emiliano, non si sa neanche con quanti candidati si presenteranno».
Poi la stilettata al Governo nazionale: «Alla guida della scuola italiana abbiamo un ministro incapace, è una calamità naturale - la stoccata del leader leghista. A fine giugno non abbiamo linee guida sul rientro a scuola: fra plexiglas e mascherine io mia figlia a scuola non la mando. Il Governo è più attento al calcetto che alla scuola, vuol dire che odia l'Italia. Ministro Azzolina, dimettiti. Nel nome della coerenza abbiamo mollato sette ministeri, sull'affetto degli italiani aspettiamo il 20 settembre. Si vota in sette regioni e si parte da 5 a 2 per il centrosinistra: se a loro andrà bene il risultato sarà ribaltato, ma io punto al 7 a 0. PD e 5 stelle non sono capaci di guidare il paese, quando andremo al governo dovremo risolvere i loro problemi».
Nuccio Altieri, volto della campagna elettorale leghista in Puglia, chiosa: «Saranno 90 giorni in cui batteremo la Puglia da Vieste a Leuca per ascoltare quello che ci dice la gente. Parleremo di temi e la nostra sigla sarà "BASTA": i problemi sono burocrazia, agricoltura, sanità, trasporti e turismo, ambiente. Diciamo quello che serve alla Puglia, siamo i veri portatori di cambiamento».
«Grazie alla Lega, dopo 15 anni di divisioni c'è una squadra solida e compatta nel centrodestra in Puglia», ha aggiunto Salvini. Entrando nel merito del progetto elettorale, il senatore ha proseguito: «In cinque anni l'obiettivo è abbassare le tasse in Puglia per sanità e rifiuti. I pugliesi pagano due volte la sanità a causa delle inefficienze della regione, che costringono tanti cittadini ad andare altrove per curarsi. L'integrazione fra pubblico e privato permetterà di risparmiare - ha detto Salvini. Per i pugliesi anche i rifiuti sono una doppia tassa: noi vogliamo avere un ambiente più pulito e tagliare le unghie alla mafia, lo si può fare con impianti ultra moderni. Preferisco che il rifiuto diventi energia e calore per le case dei baresi invece che business per la criminalità». Capitolo agricoltura: «Il presidente del Consiglio Conte e il ministro Bellanova sono pugliesi, ma hanno pensato che la sanatoria per gli immigrati fosse la soluzione - attacca il leghista. In Puglia porteremo la buona amministrazione della Lega, e luglio faremo venire Luca Zaia qui per parlare della buona gestione del Veneto. A Bari l'esempio del tribunale spiega tutto ciò che non va: il 20 settembre in Puglia si cambia».Prima dell'ufficializzazione di Fitto come candidato unitario, la Lega pugliese si era spaccata sul nome di Altieri, con tanti fuoriusciti (a cominciare dall'ex capogruppo leghista al Comune di Bari, Michele Picaro): «Nei prossimi giorni ci saranno tanti ingressi nella Lega, entreranno persone specchiata da diversi schieramenti che porteranno valore aggiunto - annuncia Salvini. Non costringiamo nessuno a fare le cose controvoglia, se qualcuno preferisce altro è libero di farlo. Non ho rimpianti né nostalgia, ma se esci ti saluto».
Sull'assenza di Fitto al suo fianco, Salvini spiega: «Oggi presentiamo il progetto Lega, da qui a settembre saremo presenti insieme anche con Fitto. Doppia preferenza? C'è chi delle donne si ricorda solo in campagna elettorale; io no, ma sono comunque contrario alle quote. Uno se è bravo vale, uomo o donna non fa differenza. Liste? Siamo un movimento autonomista, le liste le fa la Lega Puglia. Decidono i pugliesi in cabina elettorale, noi ci confermeremo primo partito. Io in questi 90 giorni commenterò il nulla di Vendola e Emiliano, non una parola sugli alleati. Noi manteniamo i patti, contiamo che lo facciano anche gli altri. Nel centrosinistra c'è chi mette in discussione Emiliano, non si sa neanche con quanti candidati si presenteranno».
Poi la stilettata al Governo nazionale: «Alla guida della scuola italiana abbiamo un ministro incapace, è una calamità naturale - la stoccata del leader leghista. A fine giugno non abbiamo linee guida sul rientro a scuola: fra plexiglas e mascherine io mia figlia a scuola non la mando. Il Governo è più attento al calcetto che alla scuola, vuol dire che odia l'Italia. Ministro Azzolina, dimettiti. Nel nome della coerenza abbiamo mollato sette ministeri, sull'affetto degli italiani aspettiamo il 20 settembre. Si vota in sette regioni e si parte da 5 a 2 per il centrosinistra: se a loro andrà bene il risultato sarà ribaltato, ma io punto al 7 a 0. PD e 5 stelle non sono capaci di guidare il paese, quando andremo al governo dovremo risolvere i loro problemi».
Nuccio Altieri, volto della campagna elettorale leghista in Puglia, chiosa: «Saranno 90 giorni in cui batteremo la Puglia da Vieste a Leuca per ascoltare quello che ci dice la gente. Parleremo di temi e la nostra sigla sarà "BASTA": i problemi sono burocrazia, agricoltura, sanità, trasporti e turismo, ambiente. Diciamo quello che serve alla Puglia, siamo i veri portatori di cambiamento».